F1 | Monza, quattro chiacchiere con Giovinazzi: “Voglio ringraziare i tifosi con un bel risultato”
"L'incidente di Spa? Ha arricchito il mio bagaglio di esperienza", ha detto Antonio

In occasione del Gran Premio d’Italia, l’Alfa Romeo Racing ha concesso ai media italiani di scambiare quattro chiacchiere con Antonio Giovinazzi, idolo locale e in cerca di riscatto dopo il botto di Spa, epilogo di una gara comunque importante e ben condotta dal pugliese fino, purtroppo, all’incidente nel finale. Il #99 vuole lasciarsi alle spalle gli ultimi weekend sfortunati, e vuole ripartire da Monza, sua pista di casa, laddove è anche riuscito a vincere nel 2016 in GP2.
“E’ il Gran Premio che aspettavo da inizio stagione – ha detto Giovinazzi. Già ieri all’evento Ferrari ho sentito il grande affetto dei tifosi, e bisogna solo ringraziarli con un ottimo risultato, ed è quello che cercherò di fare domenica. C’è un po’ più di pressione, perché è la gara di casa, ma ci saranno tante persone a supportarmi, anche familiari e amici, ma l’approccio al weekend deve essere uguale agli altri”.
Su nostra domanda, Antonio racconta quanto accaduto a Spa: “Ero molto carico e sapevo di essere il più veloce, quantomeno rispetto ai piloti che correvano vicino a me. E’ successo quel che è successo nell’ultimo giro, ma è un qualcosa che mi ha dato più esperienza, e adesso sono qui e voglio scordarmi Spa e godermi il mio weekend di casa”.
“Le critiche ci saranno sempre, non ci faccio neanche caso e anzi, vedo dove posso migliorare – ha continuato Antonio. Non bisogna concentrarsi su chi parla bene o male di te, perché non serve a niente. Adesso mi concentro solo su me stesso e voglio fare bene qui a Monza. Non ho mai corso con la consapevolezza di restare in Formula 1 per 20 anni, è lo stesso in tutte le categorie. Per arrivare qui ho fatto delle FP1, e se non andavano bene, potevo dimenticarmi il sedile in Alfa Romeo, quindi ho sempre corso con la pressione, per me è normale farlo. So solo che se faccio bene, nessuno può togliermi il sedile. Spa e Monza sono i due circuiti dove si può sorpassare più facilmente, speriamo di poter partire davanti. La nuova power unit è molto vicina a quella vecchia come performance”.
“Quando ho fatto il pit stop a Spa ero quattordicesimo, ma sapevo di essere più veloce di altri: il sorpasso su Ricciardo è stato bellissimo, c’è stato tanto rispetto da parte sua. Come velocità siamo lì, anche rispetto a Kimi: mi è mancato un po’ il passo gara all’inizio, ma stare fermi due anni non è facilissimo. Sto facendo dei progressi, mi manca l’esperienza ma verrà col tempo: un pilota non è mai al 100%, ogni anno mi toccherà imparare qualcosa”.
Ancora su Spa e le critiche di Vasseur: “Mi sentivo in forma e spingevo, ma con Fred è tutto ok: mi ha sempre detto che ho il massimo supporto del team, così come io credo in loro. Voglio portare punti a casa, sono il primo a volerlo, e credo che in questa prima parte di campionato sono successe degli episodi che non me l’hanno permesso”.
“Andiamo meglio sulle piste con poco carico, a Spa è stato così, penso che potremo ripeterci anche a Monza. Sulla vittoria del 2016? Venerdì ero incazzato nero, sono tornato in hotel a piedi: quando fai il secondo tempo davanti ai tuoi tifosi e poi ti penalizzano è davvero stressante, sono partito ultimo, ma mi sono ripreso con gli interessi quello che mi è stato tolto, è stato fantastico, il podio di Monza è speciale, soprattutto per un italiano, e spero che possa girare la fortuna anche in Formula 1”.
“Kimi come compagno di squadra è un qualcosa in più, anche se non è facile, perché è un campione del mondo e se la macchina è da ottavo posto, lui la piazza all’ottavo posto. Guardare le sue telemetrie nelle piste che non conosco è fondamentale e posso migliorarmi da venerdì a domenica molto più velocemente. E’ un privilegio e credo che con lui riesco a lavorare benissimo, diamo più o meno gli stessi feedback al team”, ha concluso Antonio.
You must be logged in to post a comment Login