F1 | Lo scambio Bottas-Russell a stagione in corso non avrebbe senso

Bottas resta un secondo pilota che fa comodo alla Mercedes

F1 | Lo scambio Bottas-Russell a stagione in corso non avrebbe senso

Più che uno scambio basato su precise ragioni tecniche, il tentativo di portare George Russell sulla Mercedes già nel 2021 sembra tanto una volata tirata dagli inglesi ad un loro pilota.

La notizia del Daily Mail è un fulmine a ciel sereno, per il tempismo con il quale è stata lanciata e anche e soprattutto per i toni utilizzati. La Mercedes starebbe pensando di silurare a stagione in corso Valtteri Bottas qualora perdesse fiducia nelle capacità del pilota finlandese, a tutto vantaggio di George Russell che porterebbe velocità ed entusiasmo per contrastare l’incedere minaccioso delle Red Bull.

Addirittura il popolare quotidiano inglese cita una fonte interna a Brackley (un ingegnere anonimo) che avrebbe asserito che nel team “ci sono malumori su Valtteri perché è chiaro che non è più all’altezza del compito e tutti hanno visto cosa è stato capace di fare Russell in Bahrain”.

Pensandoci però bene, perché mai Toto Wolff dovrebbe appiedare Bottas? Perché non è veloce come Hamilton? Perché non lotta per il mondiale? Perché non riesce a mettersi tra Hamilton e Verstappen?

Il pilota finlandese sta sicuramente attraversando un momento di forte difficoltà, perché sembra soffrire oltremodo sulla distanza di gara, come se avesse perso fiducia o non riuscisse comunque a massimizzare il potenziale della monoposto sul ritmo, a differenza di quella iradiddio del team mate. Resta però un pilota veloce, non è un caso che a Portimao sia scattato dalla pole position.

Tolta la gara di Imola, Bottas ha comunque conquistato due terzi posti, salendo due volte sul podio e facendo quindi il suo sporco lavoro da seconda guida (ciò che poi è) spuntandola per ora senza troppi problemi contro il suo omologo alla Red Bull, Sergio Perez.

Sicuramente remissivo e titubante in gara, Bottas dovrebbe lavorare per recuperare il feedback e la fiducia così da non crollare alla prima avversità (leggasi sorpassi subiti) in gara, ma è un pilota ormai esperto, che sa come si vincono i GP e che ha di fatto portato sempre buoni punti alla scuderia.

Sostituirlo nel bel mezzo di una tenzone iridata con Russell potrebbe anche rivelarsi un’arma a doppio taglio. George è spesso irruente, esuberante, il comportamento post incidente di Imola tradisce un certo nervosismo e una certa ansia di voler emergere a tutti i costi. L’inglese si sente vittima di una ingiustizia perché “condannato” a guidare da anni una monoposto non all’altezza al suo straripante talento.

Russell caratterialmente è una bomba ad orologeria, potrebbe fare fuoco e fiamme al volante della W12, ma non è detto che sarebbe la scelta migliore per una Mercedes perfettamente calata nello schema prima e seconda guida, con un Lewis Hamilton pienamente concentrato nella battaglia con Verstappen, sicuro di fare affidamento su un gregario comodo e leale.

Perché la Mercedes dovrebbe far vacillare gli equilibri interni nel bel mezzo di un mondiale combattuto? Per dare spettacolo? Per far felici gli inglesi? La verità è che Valtteri Bottas probabilmente non è un pilota che attualmente merita appieno quella macchina, ma verosimilmente è ancora la seconda guida di cui la Mercedes ha bisogno.

Antonino Rendina


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