F1 | Alonso “striglia” Aston Martin: prevedibile il ritorno di Ferrari, Mercedes e McLaren
"Sono squadre fortissime, noi dobbiamo accelerare con gli sviluppi", ha detto lo spagnolo
Fernando Alonso e l’Aston Martin in generale hanno avuto un calo evidente nella seconda parte della stagione. La squadra britannica, da che sembrava l’unica a poter dare in qualche modo fastidio alla Red Bull, adesso è la quinta forza in pista, e nel campionato costruttori è tallonata dalla rinata McLaren. Il pilota spagnolo sembra aver perso un po’ la pazienza nelle ultime uscite, complici anche degli aggiornamenti arrivati in ritardo rispetto ai team rivali come Mercedes e Ferrari, e inoltre non efficaci come quelli dei rivali. Il due volte campione del mondo “striglia” un po’ tutta l’organizzazione dell’Aston Martin, incitandola a fare di più nella prossima stagione per competere ad altissimi livelli per tutto l’anno e non solo in alcune gare.
“A Singapore la Red Bull non era certamente la macchina migliore, ma noi non siamo riusciti ad approfittarne – ha dichiarato Alonso. Questa cosa va capita, dobbiamo essere consapevoli della sfida che stiamo affrontando, e a inizio anno avevamo una macchina veloce. I nostri rivali diretti sono molto ben organizzati e hanno dei team di altissimo livello, sapevamo di dovercela vedere con squadre così forti, quindi era più o meno prevedibile che Ferrari e Mercedes tornassero in forma, e potenzialmente avrebbero anche potuto fare meglio di noi: a Brackley non hanno impiegato molto tempo per riuscirci, la Ferrari ci ha messo un po’ di più e adesso anche la McLaren è molto forte, quindi dobbiamo accettare il fatto che bisogna migliorare il nostro livello anche fuori dalla pista, e che la velocità di sviluppo deve essere maggiore il prossimo anno”.
“Questa squadra è nuovissima, e anche la posizione in cui milita lo è, e abbiamo a disposizione una fabbrica e delle persone in grado di riuscirci. Posso assicurare che non stiamo accettando questa situazione tranquillamente, sappiamo a che punto siamo, ma siamo anche consapevoli che ci voglia un processo di apprendimento su più fronti”.
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