Barcellona: gomme, gomme e ancora gomme

Barcellona: gomme, gomme e ancora gomme

Se non si fosse capito dal titolo dell’articolo, si parla di pneumatici, che a questo giro tenteremo di indicare con l’articolo ‘gli’, per piacere dei fan del corretto uso dell’italica lingua.

Gli pneumatici, appunto. Ma questo non era un Campionato Mondiale di Formula 1? In teoria sì, ma è da novembre 2010 (il giorno dopo la disfatta di Abu Dhabi), che non si fa altro che parlare di Pirelli. Bene o male che sia, basta che se ne parli. E, infatti, è quello che si fa, e che facciamo anche noi.

Perchè in questo 2011 si parla di Gomme più di quando i fornitori erano due, più di quando la Michelin portava in pista pneumatici anteriori più larghi, più di quando da un anno all’altro (2005) questi dovevano durare un gp intero, per poi esplodere ad Indianapolis e quindi tornare alla durata di uno stint.

Ebbene, GLI pneumatici sono quest’anno più importanti dell’aerodinamica, del DRS, del Kers, degli scarichi soffiati, degli insulti a Schumacher, del dito di Vettel e di quant’altro.

Perchè non se ne capisce la durata, perchè le dure durano meno delle morbide tanto da far pensare che ne vengano invertiti i colori rigorosamente in modo casuale. Perchè, a fronte di una costante rispetto al 2010 (la Red Bull in gran forma), 80 pit in una gara non si possono vedere.

Che poi non sia ‘colpa’ della Pirelli ma il frutto di una delle solite manovre sconsiderate di chi governa (…) questo sport, poco conta. La Pirelli ha solo eseguito? Ci viene da dire che ha portato a termine il compito paurosamente bene.

Tra l’altro la Pirelli stessa, con l’aver costruito pneumatici di burro su commissione, rischia una reputazione equiparata allo ‘spettacolo’ (o meglio al caos) portato in pista, tra l’utenza media. Ma evidentemente il rischio sarà stato calcolato.

Oggi Heidfeld e i due ferraristi in particolare hanno lasciato intendere che anche a questo giro non ci siamo. O meglio: Alonso e Massa si sono rifiutati di dare un parere suGLI pneumatici provati oggi. Nel non commentare hanno fatto ben capire che sono un disastro. E da qualche foto di oggi relativa a burro in scioglimento, non si può non darne atto.

Fernando ha anche dichiarato che difficilmente si potrà passare la Q1 con le dure, dato che paiono essere molto più lente delle soft.

Se tanto ci dà tanto, anche domenica potremmo assistere a quattro soste, con le dure lasciate per ultime in modo da girare, con il serbatoio vuoto, almeno sui tempi dei primi stint.

Nella speranza che i meccanici si siano allenati a fondo per non rischiare di arrivare a fine gara più stanchi dei piloti continuando a cambiare gomme, ci chiediamo: ma visto che si parla tanto di sicurezza, a Montecarlo 80 soste ai box sono proprio così sicure? E se dovesse piovere?

Lo scopriremo vivendo.

Alessandro Secchi
F1Grandprix.it

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