Le Pagelle del Gran Premio del Canada

Voti al Weekend di Montreal

Le Pagelle del Gran Premio del Canada

LEWIS HAMILTON 9

“Float like a Butterfly, sting like a bee”. Non irresistibile in partenza, Lewis si ritrova servita su un piatto d’argento una vittoria facile facile. Da inseguitore diventa lepre appena si trova la strada libera davanti a se. Fa valere tutta la velocità della sua Mercedes e tutta la sua bravura su questo tracciato in un duello a distanza con Vettel che lo vede uscire vincitore. Signori è ufficiale, Luigino è tornato!

SEBASTIAN VETTEL 8

Dopo la fantastica partenza che lo porta in pochissimi metri in prima posizione, la macchina gli permette di allungare pian piano sul pilota della Mercedes che lo insegue. Al muretto Ferrari scelgono una strategia a due pit, montando prima gomme supersoft e poi soft. Purtroppo il degrado di queste ultime è molto contenuto anche sulla vettura di Hamilton. La corsa del tedesco si trasforma in una lotta psicologica con Hamilton sul filo dei decimi di secondo. Sbaglia una, due volte all’ultima chicane e scivola troppo lontano dall’inglese per poterlo riacciuffare. Secondo posto e qualche rimpianto per alcune sbavature di troppo.

VALTTERI BOTTAS 8.5

Finalmente la Williams torna a podio dopo un lungo digiuno e lo fa con l’unica vettura che riesce ad arrivare al traguardo di questa gara. Dopo una prima parte di gara in solitaria il finlandese si ritrova in un gruppetto di macchine in lotta per il quarto posto. Dopo essere riuscito a passare Ricciardo a causa di un errore di quest’ultimo, comincia la sua lunga marcia verso la bandiera a scacchi, e riesce a conquistare il terzo posto grazie ad un lunghissimo stint di oltre quaranta giri su gomme soft.

MAX VERSTAPPEN 8

In barba a tutti quelli che avrebbero scommesso su un suo bacio al muretto dei campioni – prima o poi dovrà comunque assaggiarlo – Max dimostra di essersi già lasciato alle spalle il brutto fine settimana Monegasco, e sfodera invece le sue migliori abilità di guida per rimanere attaccato alla coppia di testa. Una strategia dei Pit non proprio irresistibile gli fa perdere una posizione in favore di Bottas, ma la sua difesa agli attacchi di Rosberg ha dello stoico. Talmente testardo e determinato da costringere Rosberg ad un brutto errore al penultimo giro. Bel quarto posto in una pista a dir poco insidiosa.

NICO ROSBERG 6.5

L’episodio alla prima curva sarà sicuramente argomento di discussione alll’interno del box della Mercedes, e oggettivamente Nico potrebbe anche avere ragione di lamentarsi. Alla fine è stato il tuo compagno di squadra a mandarti per prati facendoti scendere subito in nona posizione. Oltretutto su un tracciato sul quale non è proprio così facile sorpassare chi è ben fornito di motore, si vedano Force India e Williams. La rimonta lo porta a duellare per la quarta posizione, ma al penultimo giro, quando la cosa sembra ormai fatta ecco che la frenata dell’ultima chicane lo tradisce, fortunatamente facendogli perdere solamente la posizione nel duello con Verstapppen.

KIMI RAIKKONEN 6

Sufficienza tiratissima per il finlandese che di certo non dà il meglio di sé in questa nuvolosa domenica. Dopo una partenza discreta, rimane nei tubi di scarico delle due Redbull per tutto il primo stint di gara, passando Ricciardo al primo pit. Da lì in avanti fa da tappo ai piloti che lo raggiungono, che diventano ben tre: Ricciardo, Bottas e Rosberg. Alla seconda sosta ci si aspetta da lui una scossa alla gara, che però non arriva. Viene passato da Rosberg in rimonta e alla fine chiude solamente in sesta posizione.

DANIEL RICCIARDO 5

Del gruppetto di testa è di certo quello che ottiene di meno da questa gara. Parte in quarta posizione ma subito viene passato da Verstappen, che velocemente si invola all’inseguimento del duo di testa. Daniel invece è braccato dalla Ferrari di Raikkonen, che al primo stop lo sopravanza, e seppur sempre a tiro di DRS non riesce più a contraccambiare il sorpasso in pista. Bloccato in questa situazione viene passato da Bottas dopo avere commesso un errore all’ultima chicane, e ancora da Rosberg dopo il secondo Pit. Gara decisamente sottotono, qui dove due anni fa aveva conquistato il suo primo successo in carriera.

NICO HULKENBERG 7.5 & SERGIO PEREZ 7

Gara abbastanza solitaria per i due piloti della Force India, che, più che difendersi alla meglio sul lungo rettilineo di Montreal, non riescono a fare. Si tratta, però, di due piazzamenti a punti, che è comunque un gran risultato. Dopo una prima parte di gara un po’ movimentata, la oro corsa si è stabilizzata sulle ultime posizioni della top ten e così hanno chiuso dopo settanta giri.

CARLOS SAINZ 8.5

Si accontenta di un solo saluto al muretto dei campioni, ma solo quello basta per metterlo fuori gioco in qualifica e farlo partire dal fondo dello schieramento dopo la sostituzione del cambio. In Gara lo spagnolo si scatena, forse esaltato dalla possibilità di diventare campione – se il muretto può essere considerato una condizione necessaria – e recupera posizioni su posizioni fino a chiudere nono in zona punti.

FERNANDO ALONSO 5.5 & JENSON BUTTON s.v.

Dai grandi proclami che in casa McLaren si stanno facendo da due gare a questa parte, il Gran preio del Canada preannunciava punti a mani basse per il duo del team di Woking, tuttavia la Gara del pilota inglese è finita fin troppo presto in una nuvola di fumo, mentre quella dello spagnolo si è trasformata in una tragedia greca alla ricerca del passo gara perduto con una strategia non adatta alle potenzialità della vettura. Grande delusione del Weekend.

DANIIL KVYAT 5

Qualcuno l’ha visto? Sia in qualifica che in gara non guida in maniera impeccabile e non compie nessuna manovra degna di nota. In griglia sconta tre posizioni di penalità rimediate a Monaco, e questo lo porta davvero indietro in partenza. Conclude una corsa del tutto anonima alla dodicesima piazza. Purtroppo il contraccolpo del passaggio in Tororosso si sta facendo sentire più a lungo del previsto.

ESTEBAN GUTIERREZ 5.5 & ROMAIN GROSJEAN 5

Un altro circuito, quello di Montreal, dove la Haas fatica a carburare. Entrambi i piloti non riescono a vedere la top ten neanche da lontano per tutto il fine settimana, arrancando dietro u passo gara troppo sostenuto per loro. Chiudono la gara esattamente nelle stesse posizioni in cui sono partiti, il chè, considerando il numero dei ritirati, non è di certo un gran risultato.

MARCUS ERICSSON 6 & FELIPE NASR 6

Eliminati entrambi nella prima sessione di qualifiche al sabato, hanno cercato in un modo o nell’altro un riscatto la domenica in gara. Lo svedese è riuscito a rimontare sei posizioni rispetto alla sua posizione in griglia grazie ad un ottimo ultimo stint di gara, che lo h visto sorpassare Magnussen e Wehrlein. Il brasiliano, invece, è stato speronato da Magnussen alla curva 3 del primo giro, e da lì ha dovuto ricostruirsi la gara con il fondo danneggiato, correndo inevitabilmente con un handicap decisamente pesante.

KEVIN MAGNUSSEN 5

Buona la prestazione in gara in generale, ma il weekend è andato storto a causa del suo grave incidente nellle libere tre dove è andato a sbattere violentemente contro un muretto del tracciato di Montreal. Poi lo speronamento in partenza a Nasr ha rovinato la gara al pilota della Sauber.

PASCAL WEHRLEIN 6

Continua a navigare attorno alle ultime posizioni, ma per lo meno davanti al suo compagno di squadra, come quasi sempre del resto. Sarebbe bello vederlo qualche volta in zona top ten, ma forse per quello bisognerà aspettare ancora qualche anno.

RIO HARYANTO 5

Sempre ultimo ci regala davvero poche emozioni ad ogni gran premio, più che altro per il fatto di non venire mai inquadrato dalla regia internazionale.

FELIPE MASSA 6.5

Dispiace davvero tanto per il suo ritiro nelle fasi finali di una gara non eccelsa ma neanche da buttare via. Felipe stava navigando tranquillamente nella zona punti quando unn guaio meccanico ha messo ko la sua vettura, che notoriamente si è sempre adattata bene a questa pista, e anche in questa occasione non stava affatto sfigurando.

JOLYON PALMER s.v.

Di certo non è un predestinato della Formula 1 dato che la sfortuna sembra si stia accanendo insistentemente su di lui. Anche questa volta non riesce a terminare la gara ma questa volta per lo meno non per colpa sua. Di fatto, però, i risultati scarseggiano e in casa Renault non tira una bella aria per lui. Chissà se riuscirà a tenersi stretto il suo sedile fino alla fine della stagione o se Ocon riuscirà a correre qualche gran premio in questo 2016?

 

Matteo Bramati.

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