Le 10 Pillole del Gp d’Italia 2011

Le 10 Pillole del Gp d’Italia 2011

Eccoci giunti al nuovo appuntamento con le Pillole post-GP, in ritardo rispetto alla consueta tabella di marcia per permettere all’autore di riprendersi dal lunghissimo weekend Brianzolo.

In quel del Parco di Monza la spunta ancora una volta Sebastian Vettel, che è tornato Baby viste le lacrime sul podio a tre anni dalla sua prima vittoria, proprio qui in Italia.

Foto di copertina dedicata allo Strike di Vitantonio Liuzzi, che dato il materiale a disposizione ha pensato bene, per una volta, di cambiare sport in corsa e passare al Bowling. Così, per vedere l’effetto che fa. Ma forse è meglio non chiedere a Rosberg e Petrov cosa ne pensano.

Pillole un po’ meno ‘comiche’ e un po’ più ‘ragionate’, a questo giro, e al netto delle telecronache di qualsiasi televisione (per il momento). Partiamo.

1 – Sebastian Vettel – BiCampione
Qualcuno avrà ancora da ridire che guida una Red Bull, che tutti al posto suo vincerebbero, che Webber è sabotato, insomma che è un mediocre con un fondo scocca pazzesco. Eppure, quel sorpasso all’esterno della curva grande ad Alonso, con due ruote sull’erba, è roba che ha fatto sollevare le tribune. Con buona pace del fegato di Fiorio, se permettete. Lacrime di gioia da commozione per tutti sul podio.

2 – Jenson Button – Il Paracarro di Lusso
La classifica del Campionato del Mondo vede un certo Jenson Button terzo con 167 punti e un certo Lewis Hamilton quarto a 158. Jenson è sempre stato trattato come un Ide qualsiasi, Lewis è il ‘fenomeno’ per eccellenza. Ovvio, lungi da noi dire che ci siamo bevuti il cervello cambiando idea su Lewis, ma qui chi dovrebbe finalmente rivedere i suoi giudizi è chi pensa che questo Button sia uno scarso. Il Papà all’uscita dal Paddock dice ‘I’m sorry for Ferrari!’. Anche noi siamo sorry.

3 – Fernando Alonso – Più di così..
Ci regala una delle sue più belle partenze da quando è in Formula 1, pari a quella di Barcellona, di qualche mese fa. Lo spagnolo sta disputando una stagione di tutt’altro livello rispetto alla scorsa, un po’ caotica e con qualche blackout. Peccato che, per contro, la F150 sia tutt’altra macchina (in negativo) rispetto alla F10 dell’anno scorso. Le due cose si compensano, ma Alonso più di così, quest’anno, cosa deve fare? Montare il NOS alla Fast & Furious?

4 – Lewis Hamilton – Furious
Scene da ricordare per anni: Lewis Hamilton, il sorpassatore furioso, perde la bellezza di 20 e passa giri dietro a quello che tutti definiscono un nonno (vedi sotto) e poi arriva il suo compagno, proprio quello che tutti definiscono un paracarro, che salutando con una mano e bevendo con l’altra passa in sordina uno e l’altro senza problema alcuno. I pianti via radio potevano essere risparmiati, visto che Lewis è uno di quelli che fa, delle manovre al limite, la sua forza.

5 – Michael Schumacher – Inossidabile
Dopo Montecarlo, Montreal, Spa e Monza, di quante altre gare di questo tipo dovrà rendersi protagonista il ‘Poor old Michael’ per zittire definitivamente certe persone? Per favore, un po’ di onestà intellettuale. Che Schumacher debba passare per forza per il traditore della patria possiamo anche capirlo (insomma..), ma non siamo così bacati mentalmente da non renderci conto in autonomia dello spessore di alcune sue gare di quest’anno. Emozioni.

6 – Felipe Massa – La Iella persevera
Lui dice che poteva lottare per il podio, noi visti i 5 che gli sono arrivati davanti abbiamo qualche dubbio. Fatto sta che anche questa gara è stata compromessa da un episodio e che comunque, nel complesso del weekend, è stato sotto e ancora al caposquadra. Manca ancora la fine del 2011, ma pensare ad un altro anno (il 2012) in queste condizioni.. Difficile far risultato quando la tristezza si impadronisce di te. Ci vorrebbe una vittoria, anche fortunata.

7 – Bruno Senna – Buona la Seconda
Considerato che ‘sarebbe’ un raccomandato, che corre in F1 ‘solo per il cognome’, che insomma è lì ‘per caso’, facciamo notare che tornato in pista ultimo dopo lo strike di Liuzzi giunge a punti alla sua seconda gara in F1. Perchè sul fatto che le HRT 2010 NON fossero delle F1, siamo tutti d’accordo, vero? Primi punti, due o tre sorpassi ottimi (su Buemi soprattutto), e chilometri che servono per conoscere la macchina. Fidatevi.

8 – Rubens Barrichello – Poor old Rubens
Il tormentone dell’età sta attraversando il rientro di Michael Schumacher dall’inizio del 2010. Ma anche Barrichello ricordiamo come non sia ormai un giovincello. E, quando dichiara che la Williams farebbe un errore a sostituirlo con una nuova leva, dovrebbe poi ricordarsi di dimostrare di meritarsi ancora il sedile, invece di ergersi a chicane mobile da doppiato mentre arrivano i primi della classe.

9 – Mark Webber – Sconsiderato
Va bene la foga iniziale, va bene cercare di recuperare visto l’abissale distacco in classifica da Vettel, ma da che mondo è mondo si sa che una monoposto lanciata a 250/260 all’ora senza alettone anteriore difficilmente frena in tempo se si stacca alla solita distanza. Risultato, gara finita quasi subito. Lontano parente del concreto Mark dell’anno scorso. Dimostrazione che guidare una Red Bull non è garanzia di vittoria, se manca altro.

10 – Vitantonio Liuzzi – Strike
Il tentativo di guadagnare 15 posizioni in partenza è stato lodevole, peccato che il punto di atterraggio previsto era 50 metri più avanti rispetto a dove, effettivamente, l’HRT ha avuto il suo punto di contatto. Fa ridere la penalizzazione inflittagli dai commissario per la griglia di partenza di Singapore. 5 posizioni in meno per Tonio. Da dove partirà, dalla periferia della città?

Fuori Concorso – Bernd Maylander
L’eroe dei due Mondi. Dopo aver ottenuto una foto con il pilota della Safety Car, l’autore crede che il compito della sua esistenza possa definirsi concluso. La foto non viene pubblicata qui per rispetto della sensibilità estetica comune. Tornando a Bernd, uno sprazzo di GP d’Italia anche per lui. Fenomeno.

MENZIONI SPECIALI

Luca Filippi
Sì, una menzione per il nostro Luca ci voleva tutta. In GP2 ha vinto alla grandissima gara 1 ed è arrivato quinto dopo una bella rimonta in gara 2, raggiungendo il secondo posto assoluto dietro Grosjean in classifica generale.

Il macello del PitWalk
Altrove si organizzano con tavolini e con la possibilità di ottenere un autografo praticamente da tutti i piloti. Qui, e anche in altri posti, preferiscono che la gente si uccida per averne anche solo uno. Un po’ più di organizzazione non sarebbe poi tanto male, ecco.

Ci congediamo e rinviamo l’appuntamento alla notturna di Singapore.

Alessandro Secchi
F1Grandprix.it

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