GP Monaco | Sainz avverte: “Occhio a chi causa volontariamente bandiere rosse in Q3”

"Ci sono stati dei casi molto evidenti, noi piloti sappiamo quando qualcuno agisce appositamente", ha detto lo spagnolo

GP Monaco | Sainz avverte: “Occhio a chi causa volontariamente bandiere rosse in Q3”

Al Gran Prmio di Monaco, si sa, la qualifica è la parte più importante del weekend, spesso e volentieri anche fondamentale per determinare il risultato della gara di domenica. Non sempre è stato così, nel 2022 abbiamo avuto l’esempio lampante di come la Ferrari sia riuscita a buttare alle ortiche una vittoria partendo con ben due macchine in prima fila. Tralasciando questo aspetto, sarà interessante capire come la FIA gestirà le eventuali bandiere rosse che potrebbero essere provocate tra Q1 e Q3. In passato infatti, diversi piloti, furbescamente, hanno “inscenato” un incidente o un problema per non permettere agli altri di migliorare i tempi.

Lampante quanto accadde a Michael Schumacher nel 2006, il quale parcheggiò alla Rascasse in Q3, oppure anche Rosberg al Mirabeau Alto. Due pesi e due misure all’epoca, ma l’ultima di queste situazioni si è verificata nel 2022 con Perez, quando andò a sbattere al Portier, magari per non permettere a Verstappen di migliorare il suo tempo. Guardando video on board e analizzando la telemetria, diciamo che il messicano non ha fatto granché per evitare l’incidente, mettiamola così, e il caso venne ripreso a fine anno ma senza conseguenze per Checo.

Carlos Sainz, pilota della Ferrari, nel corso del giovedì dedicato ai media ha voluto trattare questo discorso, essendo stato protagonista involontario sia nell’episodio di Perez (ci andò anche a sbattere contro, ndr) che nel 2021, quando al suo ultimo giro in Q3 venne fermato per l’incidente di Leclerc alle Piscine, il quale costò un miglioramento della prestazione sia allo spagnolo che a Verstappen stesso.

“Ci sono stati dei casi molti evidenti – ha detto Sainz. Nei circuiti cittadini abbiamo individuato piloti che generavano bandiere rosse di proposito. La FIA forse non è mai stata convinta che lo facessero apposta, ma come piloti sappiamo come si può fare in un modo o nell’altro, quindi sarà interessante vedere quale approccio adotterà la Federazione in questo weekend qui a Monaco. Su questo circuito è sempre un argomento di discussione, ma spero solo che per il bene dello spettacolo e del fair play, quindi delle gare corrette, scenderemo tutti in pista dalla Q1 alla Q3 dando il massimo e senza correre rischi inutili”.

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