GP Gran Bretagna, Silverstone: Anteprima e orari del weekend

GP Gran Bretagna, Silverstone: Anteprima e orari del weekend

Il circus ritorna a Silverstone per il Gran Premio di Gran Bretagna. Proprio qui il 13 Maggio 1950 nacque il Campionato del Mondo di Formula 1.

La Formula 1 si appresta a vivere un mese di Luglio molto intenso con la tappa in Inghilterra il prossimo weekend e le due tappe ravvicinate in Germania al Nurburgring e a Budapest. Tuttavia il circus che arriva in Inghilterra potrebbe essere potenzialmente diverso rispetto a quello visto fino ad ora.

Da questa gara, infatti, entrerà in vigore il divieto di utilizzare i cosiddetti scarichi soffiati; di quel sistema, cioè, che continua ad emettere aria calda dagli scarichi anche se il pilota non tocca il pedale del gas, producendo così effetti aerodinamici. Il team più penalizzato da questo divieto potrebbe essere la Red Bull che ha dominato questa prima parte di campionato. Pare, infatti, che i motori Renault montati dalla Red Bull, siano quelli che più sfruttano questo sistema.

L’eminenza grigia del team austriaco Marko, braccio destro di Mateschitz, conversando con i cronisti ha detto che il team potrebbe anche perdere mezzo secondo al giro. Ma è tutto da vedere. C’è comunque da riflettere su questi cambi di regolamento a mondiale in corso che non trovano nessuna giustificazione plausibile se non quella di cercare di mischiare le carte in tavola di una stagione che pare chiudersi anzitempo grazie, o per sfortuna, dipende dai punti di vista, al dominio assoluto di Vettel.

Non è la prima volta che la FIA entra a gamba tesa in un mondiale tentando di condizionarlo. Il mass dumper vietato nel 2006 e il fondo Ferrari nel 2007 sono solo due esempi di quanto avvenuto negli ultimi anni.

Già comunque la scorsa settimana, per il Gran Premio d’Europa, la FIA aveva vietato alcuni settaggi particolari delle mappature dei motori. Anche in quel caso si riteneva che la Red Bull ne avrebbe maggiormente risentito e invece anche in quel di Valencia Vettel ha dominato.

Dovremo seguire quindi con attenzione il Gran Premio di Gran Bretagna per capire se e in quale misura le modifiche apportate al regolamento influiranno sul prosieguo della stagione. Uno stravolgimento totale appare comunque improbabile. E c’è già chi ha iniziato a fare i conti: continuando in questo modo, Vettel dovrebbe laurearsi campione del mondo tra Monza e Suzuka. Tuttavia gli altri team non si arrendono: Ferrari e McLaren continuano a promettere battaglia, ma a questo punto è del tutto utopistico pensare a rimonte in chiave iridata.

Il Gran Premio d’Europa ha dimostrato, se ce ne fosse ancora bisogno, che Vettel e la Red Bull sono assolutamente degli schiacciasassi. Il secondo posto agguantato con forza e tenacia da Alonso ha impedito agli austriaci di festeggiare un’altra doppietta. In sordina, almeno rispetto a quanto fatto vedere in Canada, la McLaren.

La gara a Valencia era molto attesa anche per vedere se le nuove regole concepite per aumentare lo spettacolo si fossero rivelate efficaci anche questo circuito. La risposta è stata negativa. Si è assistito alla più brutta gara dell’anno su un circuito completamente anonimo, molto poco selettivo e assolutamente non adatto alle Formula 1.

La settimana appena trascorsa ha visto la FIA e i team trovare l’accordo sui motori che verranno usati dalla stagione 2014. Accantonata quasi subito l’introduzione di un quattro cilindri turbo per il 2013, la F1 Commission ha proposto l’adozione di un motore V6 1600cc turbo. La FIA ha accolto la proposta con la soddisfazione di tutte le squadre.

Tornando al Gran Premio di Gran Bretagna, la gara si svolge sul circuito di Silverstone, un piccolo villaggio di appena duemila abitanti nella campagna inglese, poco a sud di Northampton. Il tracciato segue, almeno in parte, le strade perimetrali di quello che era un aeroporto utilizzato dalla RAF durante la seconda guerra mondiale, ed ancora oggi, in occasione della settimana del Gran Premio, lo scalo di Silverstone viene utilizzato per piccoli aerei charter e privati.

Nel tempo si sono susseguite varie configurazioni, fino al completo stravolgimento operato lo scorso anno. In corrispondenza della vecchia curva Abbey infatti, è stato creato un percorso interno con un lungo rettilineo denominato Wellington Straight che ha allungato il circuito di circa un chilometro. Un altro cambiamento è previsto per l’edizione di quest’anno. Infatti il rettilineo del traguardo è stato spostato da quello che precede la velocissima curva Copse a quello che segue la curva Vale e si immette nella nuova curva Abbey.

Il Gran Premio di Gran Bretagna vanta comunque una storia antichissima, che precede di molti anni lo stesso mondiale di Formula 1. Già negli anni venti vennero organizzate due edizioni (1926-27) del Gran Premio di Gran Bretagna su quello che per anni è stato il circuito inglese per antonomasia, Brooklands, ed entrambe vennero vinte dalla Delage, marca che nel 1927, anno in cui trionfò Benoist, vinse anche il Campionato del Mondo Marche Grand Prix (alla sua terza e ultima edizione). Negli anni ’30 l’unica competizione in terra inglese ad avere valore internazionale fu il Gran Premio di Donington, che però non ebbe la titolazione di Gran Premio nazionale (come talvolta erroneamente viene indicato).

Bisogna aspettare un ventennio, e nel 1948 la Formula 1 sbarcò per la prima volta a Silverstone (pista che in origine segnava il perimetro di un aeroporto militare) per il rinato Gran Premio di Gran Bretagna, che vide il successo tutto italiano del nostro Gigi Villoresi sulla Maserati, marca che si ripetè l’anno successivo con lo svizzero De Graffenried.

Nel 1950 venne istituito il Mondiale di Formula 1 e, sempre sulla pista di Silverstone, la Gran Bretagna ebbe l’onore di ospitare la prima gara valevole per il neonato Campionato. Fu di nuovo un trionfo italiano, con Nino Farina sulla mitica Alfetta, accoppiata che quell’anno vincerà anche il primo titolo mondiale di Formula 1. Dal ’55 al ’62 la gara spesso venne disputata in alternanza tra Silverstone e la pista di Aintree, mentre dal ’64 all’86 la mitica “pietra d’argento” ha convissuto, sempre in alternanza, con lo stupendo e difficile tracciato di Brands Hatch, pista che costituiva una dura prova per i telai e le sospensioni delle vetture.

Non si può pensare a Silverstone senza ricordare la prima vittoria di una Ferrari in un Gran Premio iridato, evento che si verificò il 14 luglio 1951 per merito di Froilan Gonzalez, che battè le temibili Alfa. L’argentino si ripetè nel ’54, e stavolta a essere battute furono le fortissime Mercedes. Anche un’altra scuderia prestigiosa, la Williams, ha curiosamente ottenuto la sua prima affermazione in Formula 1 sulla stessa pista e addirittura nello stesso giorno, quando il 14 luglio 1979 l’indimenticato Clay Regazzoni (alla sua ultima vittoria) diede a Sir Frank la prima di tante affermazioni.

Agli anni ’50 risalgono anche le ultime vittorie di un pilota italiano nel Gran Premio inglese: Ascari nel suo biennio d’oro, 1952-53, impose la legge della Ferrari anche in questa gara. Ma il dominio dei piloti e squadre di casa era ormai imminente: nel 1957 la Vanwall, giovane team inglese, vinse il Gran Premio ad Aintree grazie a due piloti (allora il cambio in corsa era consentito), Stirling Moss e Tony Brooks, entrambi nati in terra d’Albione.

Fu l’inizio dell’egemonia inglese nella massima serie: negli anni successivi prima la Cooper e il suo motore posteriore (con la doppietta di Jack Brabham nel ’59-’60, vincitore anche nel ’66 con la vettura che porta il suo nome), poi la Lotus con la sua innovativa monoscocca, imporranno la loro superiorità. Infatti sarà il grande Jim Clark, alfiere della Lotus, a dominare gli anni ’60, con ben 5 vittorie nell’arco di 6 anni (tra il ’62 e il ’67): memorabile quella del ’65 quando negli ultimi giri, con la pressione d’olio a secco, Jim percorse le curve in folle riuscendo a prevalere per poco su Graham Hill, che al contrario non vincerà mai il Gran Premio di casa.

Ci penserà suo figlio Damon a completare l’albo d’oro di famiglia vincendo nel 1994, nella famigerata edizione in cui Schumacher con la Benetton ignorò la bandiera nera, cosa che gli costò una pesante squalifica. Nel ’68 a Brands lo svizzero Siffert ottenne quella che rimase l’ultima vittoria per il team di Walker, piccola squadra completamente privata, avvenimento che, da allora, è ormai improponibile in F1.

Nel 1973, per la prima volta nella storia, un GP venne sospeso e poi ripreso: il giovane e irruente Scheckter provocò un incidente in pieno rettilineo dei box al secondo giro, che per puro miracolo non si trasformò in tragedia, con le auto di metà schieramento distrutte e De Adamich che ebbe serie ferite alle gambe e la carriera troncata. Da allora a Silverstone venne introdotta una chicane prima dei box per rallentare le vetture, cosa che non impedì a Villeneuve di innescare proprio lì un incidente multiplo nel 1981 (vittoria di Watson su McLaren, la prima di una scocca in carbonio).

Nel ’76 si correva a Brands e, dopo un incidente multiplo (ancora!) alla prima curva, Hunt vinse ma fu squalificato per aver cambiato vettura prima del secondo via (vittoria a Lauda, primo anche nell’82 e ’84): l’inglese si rifece l’anno successivo a Silverstone, ma l’edizione ’77 è da ricordare anche per un triplice debutto: quello della Renault turbo, delle gomme Michelin radiali, e infine l’esordio di Gilles Villeneuve, al volante di una McLaren.

Tra gli anni ’80 e ‘90 sono Prost e Mansell a dominare l’albo d’oro, con il francese ben 5 volte vincitore (con 4 scuderie diverse: Renault, McLaren, Ferrari e Williams) e il Leone inglese (e idolo locale) 4 volte primo, con la doppietta nell’86-87 al volante della Williams-Honda turbo, battendo entrambe le volte l’acerrimo compagno-rivale Piquet (memorabile l’inseguimento di Nigel nell’87 dopo un imprevisto cambio gomme, coronato da un monumentale sorpasso alla curva Stowe a due giri dalla fine tra il delirio dei tifosi inglesi), e la successiva doppietta ’91-’92 sempre con la Williams, ma motorizzata Renault.

A partire proprio dal 1991 la pista di Silverstone venne radicalmente modificata, dove al posto delle velocissime curve Stowe, Club e Woodcote sono state inserite sezioni molto più lente.

Nel ’95 Damon Hill tamponò Schumacher eliminando entrambi, e favorendo la prima vittoria in carriera di Herbert (Benetton), prima della doppietta di Jacques Villeneuve (Williams-Renault) dei due anni successivi e di Coulthard nel 1999-2000 (McLaren-Mercedes). Proprio nel 1999 avvenne l’incidente di Schumacher che gli costò la frattura a tibia e perone, tenendolo lontano dalle piste per diverse gare e lanciando indirettamente il compagno Irvine nella lotta al titolo, poi persa contro Hakkinen (vincitore a Silverstone nel 2001).

Schumacher comunque, nonostante il suo rapporto “controverso” con questa pista, otterrà complessivamente 3 vittorie. Negli anni recenti è da ricordare l’edizione 2003, quando un Barrichello in giornata di grazia trionfò con una serie di stupendi sorpassi, ma resta nella memoria la pericolosa invasione di pista di uno spettatore sul rettilineo dell’Hangar che sconvolse l’andamento del Gran Premio (all’epoca la Safety Car usciva molto più raramente). Nelle ultimo otto edizioni vi sono stati sempre vincitori diversi, l’ultimo dei quali Webber con la Red Bull.

Il Gran Premio di Gran Bretagna, oltre alla novità del divieto degli scarichi soffiati, vede il debutto del pilota australiano di origini italiane Daniel Ricciardo. Ricciardo, legato alla Red Bull tramite la Toro Rosso, di cui è stato fino alla gara scorsa terzo pilota, sostituirà l’indiano Karthikeyan alla HRT.

La gara inglese rappresenterà un momento molto importante anche per la Ferrari. Poco più di un mese fa, il team principal del Cavallino Stefano Domenicali ha indicato il Gran Premio di Gran Bretagna come snodo cruciale della stagione. Dopo la gara in terra d’Albione, la Ferrari deciderà che continuare a concentrarsi sulla stagione in corso o se porre tutte le attenzione alla stagione 2012.

Domenico Della Valle – Francesco Ferrandino

INFO
Lunghezza del circuito: 5,891 km
Giri da percorrere: 52
Distanza totale: 306,227 km
Numero di curve: 18
Senso di marcia: orario
Mescole Pirelli: soffici/dure
Apertura farfalla: 62% della percorrenza

RECORD
Giro prova: 1:29.615 – S Vettel – Red Bull Renault – 2010
Giro gara: 1:30.874 – F Alonso – Ferrari – 2010
Distanza: 1h24:38.200 – M Webber – Red Bull Renault – 2010
Vittorie pilota: 5 – J Clark, A Prost
Vittorie team: 15 – Ferrari
Pole pilota: 5 – J Clark
Pole team: 14 – Ferrari
Km in testa pilota: 1.693 – J Clark
Km in testa team: 4.683 – Ferrari
Migliori giri pilota: 7 – N Mansell
Migliori giri team: 18 – Ferrari
Podi pilota: 7 – A Prost, M Schumacher
Podi team: 48 – Ferrari
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Albo d’oro

01. 1926 Senechal e Wagner – Delage
02. 1927 R Benoist – Delage
03. 1948 L Villoresi – Maserati
04. 1949 E de Graffenried – Maserati
05. 1950 N Farina – Alfa Romeo
06. 1951 J Gonzalez – Ferrari
07. 1952 A Ascari – Ferrari
08. 1953 A Ascari – Ferrari
09. 1954 J Gonzalez – Ferrari
10. 1955 S Moss – Mercedes
11. 1956 J Fangio – Ferrari
12. 1957 S Moss – Vanwall
13. 1958 P Collins – Ferrari
14. 1959 J Brabham – Cooper Climax
15. 1960 J Brabham – Cooper Climax
16. 1961 W von Trips – Ferrari
17. 1962 J Clark – Lotus Climax
18. 1963 J Clark – Lotus Climax
19. 1964 J Clark – Lotus Climax
20. 1965 J Clark – Lotus Climax
21. 1966 J Brabham – Brabham Repco
22. 1967 J Clark – Lotus Ford
23. 1968 J Siffert – Lotus Ford
24. 1969 J Stewart – Matra Ford
25. 1970 J Rindt – Lotus Ford
26. 1971 J Stewart – Tyrrell Ford
27. 1972 E Fittipaldi – Lotus Ford
28. 1973 P Revson – McLaren Ford
29. 1974 J Scheckter – Tyrrell Ford
30. 1975 E Fittipaldi – McLaren Ford
31. 1976 N Lauda – Ferrari
32. 1977 J Hunt – McLaren Ford
33. 1978 C Reutemann – Ferrari
34. 1979 C Regazzoni – Williams Ford
35. 1980 A Jones – Williams Ford
36. 1981 J Watson – McLaren Ford
37. 1982 N Lauda – McLaren Ford
38. 1983 A Prost – Renault
39. 1984 N Lauda – McLaren TAG
40. 1985 A Prost – McLaren TAG
41. 1986 N Mansell – Williams Honda
42. 1987 N Mansell – Williams Honda
43. 1988 A Senna – McLaren Honda
44. 1989 A Prost – McLaren Honda
45. 1990 A Prost – Ferrari
46. 1991 N Mansell – Williams Renault
47. 1992 N Mansell – Williams Renault
48. 1993 A Prost – Williams Renault
49. 1994 D Hill – Williams Renault
50. 1995 J Herbert – Benetton Renault
51. 1996 J Villeneuve – Williams Renault
52. 1997 J Villeneuve – Williams Renault
53. 1998 M Schumacher – Ferrari
54. 1999 D Coulthard – McLaren Mercedes
55. 2000 D Coulthard – McLaren Mercedes
56. 2001 M Hakkinen – McLaren Mercedes
57. 2002 M Schumacher – Ferrari
58. 2003 R Barrichello – Ferrari
59. 2004 M Schumacher – Ferrari
60. 2005 J Montoya – McLaren Mercedes
61. 2006 F Alonso – Renault
62. 2007 K Raikkonen – Ferrari
63. 2008 L Hamilton – McLaren Mercedes
64. 2009 S Vettel – Red Bull Renault
65. 2010 M Webber – Red Bull Renault
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Orari del Gran Premio di Gran Bretagna

Venerdì 8 Luglio
09:00-10:30 (10:00-11:30) Prove Libere 1
13:00-14:30 (14:00-15:30) Prove Libere 2

Sabato 9 Luglio
10:00-11:00 (11:00-12:00) Prove Libere 3
13:00-14:00 (14:00-15:00) Qualifiche – Rai Due

Domenica 10 Luglio
13:00 (14:00) Gara – Rai Uno

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