Formula 1 | Coulthard su Andretti: “Capisco la riluttanza degli altri team”

Il grande dibattito dell’inverno si riferisce al tentativo di ingresso in Formula 1 della famiglia Andretti insieme a Cadillac. Gli americani hanno ufficialmente manifestato l’interesse nelle scorse settimane, dopo l’apertura di una sorta di “bando” da parte della FIA, la quale vorrebbe arrivare a dodici team presenti nella griglia di partenza nei prossimi anni. Verso gli statunitensi però non sembra esserci un benestare totale da parte del Circus, anzi, solo Alpine e McLaren, almeno ufficialmente hanno fatto sapere come vedrebbero di buon occhio Andretti in futuro, mentre gli altri team, specialmente i top, ma non solo, non sembrano granché entusiasti. David Coulthard, ex pilota e oggi commentatore TV ha voluto così commentare questi diverbi, secondo lui assolutamente normali.

“Ho vissuto in un’era nella quale c’erano tante squadre, anche più di adesso, ma alcune erano davvero deboli in termini di prestazione – ha detto Coulthard ai media inglesi. Aggiungere vetture vuol dire avere un qualcosa di buono per lo spettacolo, ma in realtà tutti lavorano prima di essere pagati, perché amano quello che fanno e hanno passione. Siamo in una fase di manovra politica, ci sono dei litigi: entrare nello sport è una osa, avere successo richiede tanto tempo e risorse umane, quindi i soldi non bastano. Capisco perché le squadre siano un po’ riluttanti quando hai un valore di franchigia basato su dieci team: la Red Bull ha due compagini in Formula 1, hanno una grande programmazione alle spalle, basti vedere quanto hanno fatto negli ultimi 20 anni, prima con la squadra principale e poi con la Toro Rosso. Se hai fatto tutto questo e poi arriva un’altra squadra senza aver investito cosi tanto, questo influisce sul tuo valore”.