Ferrari | Progetto “676”, come sarà la vettura del 2024?

L'analisi di Matteo Bobbi sulla prossima monoposto di Maranello

Ferrari | Progetto “676”, come sarà la vettura del 2024?

La Formula 1 è andata in vacanza con l’ennesima vittoria di Max Verstappen (19 su 22 gare) ad Abu Dhabi. La Ferrari ha chiuso con il secondo posto di Leclerc e il terzo nel mondiale costruttori, un risultato che ovviamente non può soddisfare squadra e tifosi, ma per come era partito questo campionato, con una SF-23 made in Binotto decisamente lontana dall’essere definita competitiva, si è comunque riusciti a mettere qualche pezza per salvare il salvabile. Nemmeno il tempo di gustarci un po’ di meritato riposo che si parte subito con le prospettive per quel che concerne la monoposto 2024 della casa di Maranello, la prima concepita davvero dalla squadra di Frederic Vasseur.

Nel corso delle ultime settimane si è parlato tanto di come la prossima vettura possa essere una sorta di mix tra le ultime due, con la SF-23 competitiva sul dritto e nelle curve più lente, mentre la F1-75 del 2022 è stata performante specialmente nelle curve veloci. Un miscuglio di tutti i pregi dei due progetti precedenti e che fa sì che non ci sia un vero e proprio copia e incolla nei confronti della Red Bull. Matteo Bobbi su Sky nel corso del fine settimana di Abu Dhabi ha provato a dare un suo punto di vista.

“Il 2023 restituisce una Ferrari in crescita – ha detto il campione del mondo FIA GT. Gli ultimi circuiti dimostrano come la squadra abbia fatto dei progressi, ma se da un lato è difficile prevedere come si presenteranno nel 2024, dall’altro è giusto pensare che si possa intervenire su alcuni punti e provare a migliorare ciò che di buono è stato fatto”.
Nella fattispecie, si nota come nel corso della stagione la squadra di Maranello abbia modificato la zona di entrata delle pance e quella del sottoquadro, trovando però dei limiti importanti e che non hanno permesso alla Ferrari di avere l’effetto sperato per via della posizione del cono antintrusione, e spostarlo vuol dire ricostruire da capo il telaio, un qualcosa di impensabile in tempi di budget cap e a stagione in corso. Per il 2024 invece si può immaginare una collocazione diversa di questa componente così da avere un sottoquadro maggiore.

Anche la Ferrari dalla prossima stagione dovrebbe introdurre delle pance che vanno a spingere i flussi aerodinamici verso la parte terminale del fondo, cosa che non abbiamo visto nelle due monoposto precedenti, ricordiamoci infatti le pance a forma di vasca nella parte superiore. Per quanto riguarda le sospensioni, specialmente quelle posteriori, si è parlato tanto nel corso della stagione, e infatti molti pensavano che nella presentazione della “Versione B” della vettura a Barcellona si potesse avere anche una geometria diversa, ma pensandoci bene, a parte il gran lavoro che ci vorrebbe anche dal punto di vista del telaio, quella parte della vettura non è mai stata un punto debole, visto che la SF-23 ha sempre trazionato molto bene. Per la prossima stagione però si potrebbe fare una revisione totale, anche di quelle anteriori, che la Scuderia di Maranello monta in stile Push Rod, mentre la Red Bull quelle Pull Rod. Infine abbiamo il fondo, il quale ha funzionato abbastanza bene in determinate altezze, molto meno in altre, perciò il talent di Sky se lo aspetta meno sensibile, con gole meno profonde e più variazioni di pendenza.

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