F1 | GP Bahrain, gara ricca di strategie sul tracciato del Sakhir

Pirelli, il report delle strategie dopo il GP del Bahrain

Hamilton e Verstappen in battaglia fino all'ultima tornata, bene la Ferrari
F1 | GP Bahrain, gara ricca di strategie sul tracciato del Sakhir

Gara ricca di variabili strategiche sul tracciato del Sakhir, teatro dell’ultimo Gran Premio del Bahrain. Grazie a una safety car uscita nelle prime tornate e all’alto degrado delle mescole posteriori, i muretti box hanno dovuto “adeguare” i piani studiati nel pre-gara. adottando un approccio più aggressivo. Il risultato è stata una gara “frizzante”, ricca di sorpassi e non scontata fino all’esposizione della bandiera a scacchi.

A salire sul gradino più alto del podio, ricordiamo, è stato il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, bravo ad imporsi di misura su Max Verstappen e sull’altra Mercedes di Valtteri Bottas. Quarto un ottimo Lando Norris, seguito dall’altra Red Bull condotta da Sergio Perez e dalla Ferrari di Charles Leclerc. Prossimo appuntamento tra quindici giorni, ad Imola, per il Gran Premio del “Made in Italy” e dell’Emilia Romagna.

I punti chiave del Gran Premio del Bahrain

– Il Gran Premio del Bahrain si è trasformato in una battaglia strategica sulla scelta pneumatici tra Max Verstappen (Red Bull), partito dalla pole, e Lewis Hamilton (Mercedes), che successivamente ha vinto la gara dopo aver difeso il suo vantaggio con pneumatici molto più usati. Hamilton è passato in testa dopo aver anticipato il pit-stop, ma Verstappen è stato in grado di sfruttare pneumatici che avevano 11 giri in meno durante lo stint finale. I piloti hanno scelto entrambi due strategie a due soste ma diverse tra loro.

– Valtteri Bottas (Mercedes) è arrivato 3° dopo aver effettuato un terzo pit stop sul finale per montare pneumatici P Zero Yellow medium e ottenere il punto in più in campionato per il giro veloce di gara. Anche Sergio Perez si è fermato tre volte al suo debutto in Red Bull, chiudendo la gara al quinto posto dopo essere partito dalla pitlane. Pierre Gasly (AlphaTauri) è stato l’unico altro pilota ad effettuare tra soste dopo un primo un pit-stop obbligato per un contatto.

– Le temperature sono state molto più fresche il giorno della gara rispetto al resto del fine settimana, con 21 gradi di aria e circa 25 di asfalto oltre a raffiche di vento.
Ci sono state diverse strategie in questa gara ricca di azione, che è stata accorciata di un giro dopo un giro di formazione extra. In totale, abbiamo visto cinque diverse strategie tra i primi sei piloti.

Come si sono comportati i pneumatici

HARD C2: Questa mescola è stata uno degli ingredienti chiave per il successo in Bahrain, utilizzata da Hamilton e Verstappen per lo stint finale decisivo. Mercedes e AlphaTauri sono stati gli unici Team a tenere due set di P Zero White Hard per la gara, con Hamilton che ha completato con questi pneumatici uno stint finale da 28 giri mantenendo ottime prestazioni fino al traguardo.

MEDIUM C3: Pneumatici utilizzati dalla maggior parte dei piloti al via, compresi i primi tre in griglia. Verstappen li ha scelti anche per lo stint centrale, mentre Mercedes ha optato per la hard. Questa mescola ha dimostrato un gap prestazionale minimo rispetto alla hard in linea con i dati raccolti durante le prove libere.

SOFT C4: Visti in azione solo durante il primo stint dopo che nove piloti li hanno scelti in partenza. La loro usura è stata leggermente migliorata dalla safety car iniziale oltre che da temperature più basse che hanno contribuito a ridurne il surriscaldamento.

“La strategia pneumatici ha svolto un ruolo da protagonista in questa gara emozionante, con Hamilton e Mercedes che si sono fermati due volte prima di Verstappen e Red Bull – il che significa ovviamente che Hamilton ha dovuto completare uno stint finale più lungo, cosa che ha gestito brillantemente”, ha affermato Mario Isola. “Tutte e tre le mescole si sono comportate bene per tutta la gara, con Verstappen che ha fatto anche un lungo stint centrale sulla medium. Abbiamo visto una serie di strategie diverse, con cinque piloti che hanno utilizzato tutte le mescole durante la gara e due piloti tra i primi cinque sul traguardo che hanno effettuato tre soste”.

“Le strategie sono state naturalmente anche conseguenza dei set di pneumatici che ogni pilota aveva a disposizione per la gara. Storia simile in Formula 2, dove il nuovo formato di gara ha contribuito a porre l’accento sulla strategia pneumatici, offrendo così un weekend di gara piacevole in ogni categoria”, ha concluso.

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