F1 | La FIA non indagherà sul caso Horner (per il momento)
Ben Sulayem: "Godiamoci le battaglie in pista. Certamente è una situazione che danneggia il nostro sport"
Prova a gettare un po’ di acqua su fuoco, almeno per il momento, il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem, interrogato dal Financial Times sul caso Horner. La questione sembrava risolta nella giornata di mercoledì con il comunicato dell’azienda Red Bull, la quale ha fatto sapere come le indagini non abbiano portato a nulla di rilevante, e quindi il team principal sarebbe rimasto regolarmente al suo posto. Durante la seconda sessione di prove libere di giovedì però, una mail inviata da tale “Anonymous Journalist” e inoltrata alla stampa accreditata al mondiale attraverso pass permanent, team principal, FIA e Formula 1, un file Google Drive con una settantina di screenshot e che raffigurano una presunta chat tra Christian Horner e la dipendente che ha successivamente denunciato all’azienda i comportamenti inappropriati dell’inglese. Di nuovo nella bufera quindi, la Federazione ha voluto calmare le acque al momento, attraverso il suo numero uno.
FIA: “Valuteremo qualsiasi reclamo”
“Prendere la palla al balzo sarebbe sbagliato – ha detto il presidente della FIA. Noi comunque esamineremo ogni reclamo che arriverà attraverso il nostro responsabile della conformità. E’ chiaro come questa vicenda stia danneggiando la Formula 1, ed è dannoso anche sotto l’aspetto umano. Siamo a inizio stagione, il nostro sport continua a diventare sempre più popolare, vogliamo e dobbiamo soltanto goderci questi momenti, guardate la concorrenza e le battaglie che abbiamo in pista, non capisco perché bisogna mettere tutto in ombra con questioni negative”.
Caso Horner, il comunicato della Red Bull sull’inchiesta
“L’indagine indipendente sulle accuse mosse contro il signor Christian Horner è stata completata, e la Red Bull conferma che la denuncia è stata respinta, il denunciante ha diritto di ricorso. La Red Bull è fiduciosa che l’indagine sia stata giusta, rigorosa e imparziale. Il rapporto dell’indagine è confidenziale e contiene le informazioni private delle parti e dei terzi che hanno collaborato alle indagini, pertanto non commenteremo ulteriormente per rispetto di tutti gli interessati. Red Bull continuerà a impegnarsi per soddisfare i più alti standard sul posto di lavoro”.
Caso Horner, la posizione di Toto Wolff e Zak Brown
“Ho letto il comunicato e lo trovo piuttosto basilare – ha detto Toto. Non possiamo guardare in casa d’altri stando dietro le quinte, c’è un’organizzazione nella quale una persona ha denunciato un problema alle risorse umane, e ieri lo sport ha ricevuto un messaggio chiaro, ossia che va tutto bene. Penso che per un argomento così critico ci sia bisogno di più trasparenza, così da capire quale sia la posizione di questo sport. Siamo tutti in competizione l’uno con l’altro, ma su un caso come questo si deve valutare quali siano le azioni e reazioni corrette”.
“Ho letto il comunicato – ha ribadito Brown. Continuano ad esserci tante voci, speculazioni e domande, e credo che l’ente governativo e disciplinare abbia una responsabilità e un’autorità per il nostro sport e i fan. Siamo ambasciatori della Formula 1 sia in pista che fuori, e come in altri ambiti, si deve garantire che il processo sia stato trasparente. Le discussioni devono essere scrupolose, tutti devono arrivare alla stessa conclusione data dalla Red Bull, e finché non c’è un accordo da parte di tutti su ciò che è accaduto, credo che ci saranno ancora congetture e domande senza risposta. Penso sia necessario tracciare una linea su questo argomento da parte di chi governa la Formula 1, perché finché non ci saranno risposte certe non sarà salutare per il nostro sport”.
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