F1 | Ferrari sarebbe stata esclusa dal meeting sulle power unit 2026

La Scuderia di Maranello si sarebbe messa di traverso sulla questione Red Bull Powertrains, non aderendo in un primo momento ai regolamenti che entreranno in vigore tra tre anni

F1 | Ferrari sarebbe stata esclusa dal meeting sulle power unit 2026

Nelle ultime ore si apprende di una notizia che, se confermata, detterebbe un certo scalpore. Stando a quanto riportato dai colleghi di RacingNews365.com, la Ferrari non sarebbe stata ammessa al meeting con tutti i motoristi impegnati nella costruzione delle nuove power unit del 2026 in programma lo scorso 15 dicembre. Cerchiamo di mettere le cose in ordine: in un primo momento la scadenza per aderire ai nuovi regolamenti che entreranno in vigore tra tre anni era fissata per il 15 ottobre, ma solo l’Audi aveva dato adesione, e per questo è stata data una nuova scadenza, attorno a fine novembre, alla quale anche Renault, Honda, Mercedes e Red Bull Powertrains (RBPT) hanno aderito. Tutte quindi, tranne la Ferrari.

Perché la Scuderia del Cavallino si sarebbe opposta? Semplice, per colpa della Red Bull: o meglio, per una zona grigia del regolamento che la squadra di Milton Keynes starebbe sfruttando. Sì, perché i nuovi arrivati avrebbero un vantaggio economico non indifferente per sviluppare le power unit e fare dei test specifici da qui al 2026, ossia 10 milioni di euro in più l’anno per 2023 e 2024 e 5 milioni in più per il 2025. Vedete bene come la Red Bull, che ha acquisito da Honda i tecnici del reparto motori da quando il colosso giapponese si è ritirato lo scorso anno (per poi tornare probabilmente proprio nel 2026, ndr) si presenterà come nuovo costruttore, non avendo mai fabbricato motori dal 2014 al 2021, ma questo cozza in pieno con la situazione reale, che pare essere ben diversa da quella scritta, con una parte di Honda che di fatto è stata incorporata nell’ultimo anno proprio da Red Bull.

Non avendo aderito quantomeno inizialmente a questa situazione (pare possa averlo fatto in un secondo momento, ndr) la Ferrari sarebbe quindi stata esclusa da questo meeting in programma lo scorso 15 dicembre 2022, non avendo confermato l’intenzione di partecipare al nuovo ciclo regolamentare a partire dal 2026. Il fatto che Red Bull Powertrains possa essere trattata come nuovo fornitore di motori non va giù alla Scuderia di Maranello, avendone volendo ben donde, vista l’acquisizione di tecnici Honda lo scorso anno. Il colosso giapponese però fa sapere come la proprietà intellettuale acquisita dalla scuderia di Milton Keynes sia stata restituita senza essere stata utilizzata, viste le intenzioni di voler andare ognuno per la propria strada nei prossimi anni. Ricordiamo che la Ferrari ha a disposizione il diritto di veto, essendo scuderia storica, e non è detto che non possa far valere questa sua posizione per quanto riguarda i regolamenti futuri.

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