Le 10 Pillole del Gran Premio della Corea 2011

Le 10 Pillole del Gran Premio della Corea 2011

Premessa:
Sebbene le Pillole fossero già pronte, in parte, nella serata di ieri, la notizia della scomparsa di Dan Wheldon in quel di Las Vegas ha posto alcuni dubbi sulla convenienza o meno di pubblicarle. Trattandosi di articolo ‘allegro’, comunque diverso dagli altri, non mi è parso il caso di renderlo pubblico proprio durante i momenti di cordoglio e commozione per la tragedia consumatasi non più di 24 ore fa.

Detto questo, la legge del Motorsport ci insegna sempre, volenti o nolenti, che ‘the show must go on’. E’ sempre stato così e sempre lo sarà.

Tra il non pubblicare le ‘Pillole’ (e leggere magari di aver esagerato nella reazione alla tragedia) e pubblicarle con un piccolo ricordo per Dan, oltre all’articolo di ieri sul Blog, ho scelto questa seconda opzione. Come per tutti gli altri articoli, essendoci un titolo chiaro, ognuno è libero o meno di leggerlo e/o commentarlo ben sapendo cosa troverà.

Pertanto, ecco le Pillole così come erano pronte per la pubblicazione, senza alcuna modifica a posteriori.

Un pensiero sincero alla famiglia e agli amici di Dan Wheldon.

Pillole Coreane per l’appuntamento 16 della Stagione 2011.
Che, di suo, non ha più niente da dire visto che i Mondiali sono ormai matematicamente dei Bibitari (idealmente da tempo, però).

A spuntarla è, guarda caso, Sebastian Vettel. Se continua a vincere così, oltre ad essere il più giovane BiCampione della Storia, diventerà presto anche il più giovane a stare sui maroni al paddock tutto.

Il troppo stroppia, certo, ma il problema è: chi lo stoppa, questo?

Partiamo.

Foto di copertina dedicata al miglior pilota del Mondo.

1 – Il tracciato di Yeongam
Ci viene ricordato più volte durante il weekend che il tracciato Coreano è stato utilizzato, l’ultima volta, esattamente per il GP del 2010. Le squadre hanno trovato i tappi di bottiglie stappate durante le premiazioni dell’anno passato. Questo tracciato è stato quindi costruito, spendendo e milioni di Euro, a ridosso del mare, in mezzo alla nebbia e al deserto, per essere utilizzato una volta all’anno. Tanto di cappello a chi permette continuamente certe assurdità. C’è proprio poco da ridere..

2 – Le Toro Rosso
Con la scusa che ormai il Mondiale è andato, la Red Bull presta due vecchi telai al team ‘tradotto’. Buemi e Alguersuari ringraziano e fanno il bello e il cattivo tempo guadagnando posizioni a raffica durante la gara. Rosberg, dopo la sverniciata subìta dallo Spagnolo, è in crisi depressiva da 12 ore. Sorpassato, eccome, da quella che un tempo era una Minardi. Lode alle Toro Rosso, ma povera Mercedes.

3 – Sebastian Vettel
Alzi la mano chi aveva scommesso che, per l’occasione, avrebbe indossato un casco speciale. Ecco, sarebbe anche il caso di non buttare più soldi, dato che il ragazzino cambia più caschi che mutande. A fine carriera dovrà comprare una casa solo per tenere tutti i caschi che avrà utilizzato in anni di corse. Detto questo, chi si aspettava una flessione da pancia piena post secondo titolo, si è dovuto ricredere. Da notare altro sorpasso per la prima posizione, sebbene molto meno impegnativo di quello di Monza (ma a qualcuno non è parso niente di che nemmeno quello..)

4 – Mark Webber
Per una settimana lancia la sfida (ma dove?) alle ultime quattro gare dicendo che adesso è libero di correre senza giochi di squadra, e come applicazione pratica di cotante dichiarazioni si dimostra ancora una volta due gradini sotto il compagno di squadra. Se Vettel si sbarazza di Hamilton in pochi tentativi, lui non riesce a passare l’inglese nemmeno se ci provasse per 10 ore di fila. Non è colpa tutta sua (la Red Bull non è un fulmine sul dritto), ma per la serie ‘le ultime parole famose’..

5 – Lewis Hamilton
Lui non lo sa, ma oltre ad aver rotto il dominio Red Bull in qualifica dopo 15 anni, ha infranto anche un altro record: quello del Poleman più impassibile e scazzato della storia. In questa speciale classifica, ha superato il 15 volte Campione del Mondo Kimi Raikkonen, che è stato visto sorridere giusto dopo aver vinto il Mondiale 2007. La minaccia di Whitmarsh di non fargli più vedere Nicole per qualche mese ha sortìto i suoi effetti. Prima di riportare la Mclaren ai box, Lewis si è premurato anche di portarla all’autolavaggio.

6 – Jenson Button
Lui, la sua Jessica, dopo la vittoria in Giappone pensiamo che l’abbia vista fin troppo. Se aggiungiamo una sola settimana di sosta tra le due corse, ecco spiegato il perchè della prestazione opaca di questa domenica. Ma ci può anche stare, suvvìa. Alzi la zampa chi non vorrebbe essere secondo nel Mondiale, con una fidanzata così, e un ex datore di lavoro che quasi ad ogni gara viene ricordato per il più infelice non complimento?

7 – Felipe Massa
Visto che la scusa è buona per giustificare alcune prestazioni non positive,a fine gara dirà “la gara è stata condizionata da qualche episodio, soprattutto il contatto con Hamilton”. I giornalisti lo guardano attoniti, perchè di contatti con Lewis non ce ne sono stati. Ma tant’è, tutto fa brodo..Che anno no..

8 – Fernando Alonso
Terminata la carriera in F1 Nando ha già un contratto pronto come DJ in qualche radio spagnola. Le conversazioni che lo vedono protagonista sono sempre speciali. E così dopo l’ “it’s ridicolous” dell’anno scorso abbiamo un mesto “I give up” che, dopo una decina di giri a ritmo forsennato (Felipe, IMPARA), la dice lunga su quanto Fernando non veda l’ora che quest’anno finisca in fretta. Sfiga vuole che, tra un po’ si arrivi a correre fino a Natale.

9 – Vitaly Petrov
“Le cose o si fanno bene, o non si fanno”. Questo è il motto del russo, che anche quando deve ritirarsi non sa farlo senza creare scalpore. Questa volta, cercando di curare troppo Nando al suo fianco, non si cura di chi ha davanti e, visto il ritardo nella frenata, pensa bene di utilizzare la Mercedes dello zio Schumi come sponda. Peccato che calcoli male l’angolo d’impatto e sia costretto anche lui al ritiro.

10 – Michael Schumacher
Intervista a fine gara: “Io chiedere meccanici se mio machina avere poster di bella donna su diffuzore. Siamo uomini, ci piace belle donne, spesso sbagliare. Capita”. La vecchiaia ci regala uno zio sempre più diplomatico. Sono passati i tempi delle quasi risse con Coulthard. Chissà come sarebbe finita, se non l’avessero portato via, quel giorno.

Fuori Concorso – Bernd Maylander
Voi pensate che il (poco) pubblico Coreano sia venuto a vedere le F1? PAZZI. La foto di copertina rende giustizia a quello che è stato il vero eroe dell’edizione 2010 di questo GP. E che anche quest’anno ha dato il suo contributo per rendere più affascinante il Campionato del Mondo. Lunga vita a Bernd (finchè non cambieranno questi simil-kart..)

MENZIONI SPECIALI

Il ponte di legno
Per giustificare l’assurdità dell’andare a correre tra la nebbia, le paludi e i licantropi, ci viene mostrato più e più volte il ponte di legno che attraversa il rettilineo del traguardo, in “puro stile architettonico Coreano”. Bello, non c’è che dire, ma c’era bisogno di costruirci una pista intorno?

I sorpassi PRIMA della DRS Zone
Per la serie “quando il DRS va a tuo sfavore”, Webber supera Hamilton nell’unico punto in cui riesce ad avvicinarsi all’inglese. Guarda caso, la detection zone del DRS. Hamilton ringrazia e nel rettilineo successivo rifila una ventina di metri all’australiano. Ma quando levano questa boiata?

Arrivederci all’India…chissà cosa (non) troveremo.

Alessandro Secchi
F1Grandprix.it

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