Le 10 Pillole del GP d’Australia 2011

Le 10 Pillole del GP d’Australia 2011

Inauguriamo le ‘Pillole’ 2011 con il teatrino di Melbourne, scena della prima tappa 2011. Anche se sembra la continuazione del 2010.


1 – Sebastian Vettel: non strilla più
Baby Schumi inizia dove aveva terminato la rimonta 2010, vincendo e convincendo. Il Mondiale pare non avergli montato la testa e lui sembra più maturo. Calmissimo nel team radio post qualifiche, calmo anche in quello post GP. Adesso ad urlare è il suo Ingegnere di pista. Inizio da Kaiser.

2 – Lewis Hamilton
‘Dobbiamo recuperare un secondo al giro’ erano le parole di Lewis prima dell’Australia. La realtà è diversa, la voglia di strafare con soluzioni estreme della Mclaren ha lasciato posto alla tradizionalità e sono arrivati i risultati. Sfonda il fondo (scusate il gioco di parole), dai telecronisti arrivano gufate pazzesche, ma lui la macchina la porta alla fine senza problemi. Scudo antisfiga.

3 – Vitaly Petrov, l’incubo delle Asturie
Il russo volante (vedete un po’ voi in quali termini) riprende anch’esso da dove aveva terminato, e cioè davanti ad Alonso. La Renault-Lotus deve essere una scheggia se in mano a lui va così (e che suono sublime si sente dal cameracar! Belli gli scarichi frontali). Non sbattere per tutto il weekend è già una notizia, arrivare a podio è da sbancare le agenzie di scommesse. Chissà che proprio Abu-Dhabi non gli abbia dato fiducia.

4 – Fernando Alonso
‘Use the best of your talent, I know how big it is’ anche questa volta non ha funzionato. Dopo quattro mesi Nando è ancora dietro al protetto di Putin. Questa volta però non si gioca il Mondiale e non lo ringrazia a fine gara. Una volta che parte benissimo rispetto al suo standard lo sbattono quasi fuori pista, e il risultato è quello di perdere comunque tempo. Si danna come un pazzo ma più di così non si può. L’incubo russo continua.

5 – Mark Webber
L’avevamo definito ieri ‘Massinizzato’, e speriamo di sbagliarci. Ma oggi la sensazione è che non ci abbia capito proprio niente. Vedere Vettel portargli via il Mondiale all’ultima e vederlo volare così oggi dev’essere stato uno shock. Forse forse, la sindrome di Felipe è qualcosa di dimostrabile, a questo punto. Irriconoscibile, anche se è solo la prima.

6 – Jenson Button
Il belloccio per una volta si dimentica di essere ‘gentleman’ e si rende protagonista di una furbata degna di Silverstone 2010 (Alonso-Kubica). Non lascia posto a Massa dopo averlo passato tagliando la chicane veloce e si prende una sacrosanta punizione. Considerata la sosta in più per il cambio gomme e il Drive Through, avrebbe potuto fare ben altra gara. Rimandato a Sepang.

7 – Sergio Perez
Debutto a dir poco impressionante del messicano con la Sauber. Porta a casa la sua macchina con UNA sola sosta. Il dubbio è che gli abbiano fornito delle Bridgestone rimarchiate, viste le soste degli altri. Consistente, non sbaglia niente, è sotto contratto Ferrari. Capito, Felipe?

8 – Felipe Massa – Baby Rubens
Purtroppo, gomme o non gomme, il dubbio che viene è che non ne abbia più. Resiste giri e giri a Button e poi, appena vede Nando negli specchietti, si getta sulle strade cittadine adiacenti per farlo passare. Siamo sicuri che un’altra ‘Fernando is faster than you’ non l’ascolteremo. Definitivamente Barrichellizzato.

9 – Rubens Barrichello
Continuano a dare del vecchio a Schumacher, ma quello che continua a centrare i colleghi sul posteriore è lui. Dopo Spa 2010 (ma contro l’indistruttibilità della Ferrari non si può niente), questa volta il malcapitato è il biondino di casa Mercedes. Risultato, Rosberg out, e lo stesso Rubinho si ritirerà più avanti. -2 Diottrie.

10 – Michael Schumacher
Che l’Australia non gli piaccia? Buttato fuori in partenza l’anno scorso, speronato oggi con danno ad una sospensione. Già in Ferrari aveva collezionato ritiri a Melbourne, ma anche cambiando casacca la situazione qui non è cambiata. ‘Ruota rotten, sospenzione rotten, tutto rotten’. Anche gli zebedei, forse.

Fuori Concorso – Bernd Maylander
Zero punti oggi per il pilota della scuderia Safety Car. Prestazione impalpabile, non si è mai visto nelle posizioni che contano, non trovando il ritmo per tutto il weekend. E’ arrivato comunque davanti alle HRT, sia come prestazione, sia come chilometraggio, il che fa pensare.

MENZIONI SPECIALI

Robert Kubica
Non abbiamo idea di quanto gli stiano girando per aver visto la prestazione del suo compagno Petrov. Heidfeld non si capisce cosa abbia combinato, ma ci rifiutiamo di pensare che sia questo il suo livello. La Lotus nera pare essere davvero un’ottima macchina, e il fatto che Kubica non possa essere lì sopra è un’ingiustizia pazzesca. Se tanto ci dà tanto, oggi avrebbe lottato per il secondo posto senza problemi. Torna presto, Robert!

L’ala mobile
Il concetto per il quale chi è davanti deve subìre un handicap perchè la Fia non sa trovare alternative che rendano agibili i sorpassi, è semplicente antisportivo. Alla fine della fiera di sorpassi ‘utili’ alla causa ne abbiamo visti forse due (Button su Massa e Massa su Buemi). Per il resto lo stesso Inglese nella prima parte di gara è restato dietro Felipe giri interi senza avvicinarsi. Insomma, ci sentiamo di confermare la citazione di Fantozzi. Qualcuno ha anche il coraggio di chiederla (a gran voce oltretutto) abilitata in qualsiasi occasione anche in gara. Follia pura. Non si aggirano problemi con giochini da console.

Il mistero del Kers Red Bull
Ce l’hanno, non ce l’hanno, ce l’hanno più piccolo, lo usano solo in partenza, non lo usano, serve a tenere accese le luci nei box. L’ultima versione del primo enigma 2011 è che le Lattine abbiano avuto problemi il venerdì e sia stato, pertanto, deciso di non utilizzare le batterie nè in qualifica nè in gara. Inutile ricordare che, senza Kers, Vettel ha fatto quello che ha voluto, sia ieri che oggi. Se tutto va bene, siamo rovinati.

Le Pirelli
Parziale Mea culpa riguardo le critiche alla Pirelli. Durano meno delle Bridgestone ma non quanto sembrava nei test. Probabilmente le temperature più fredde davano problemi maggiori. C’è anche da dire che Melbourne è un circuito cittadino, solo frenate e ripartenze. Di curve in appoggio non ce ne sono, vedremo a Sepang se il consumo sarà maggiore (molto probabile). Il riconoscimento delle diverse mescole non è immediato come per le giapponesi, ci si abituerà.

E’ tutto per le prime pillole dell’anno, arrivederci a Sepang!

Alessandro Secchi
F1Grandprix.it

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Focus F1

Lascia un commento

43 commenti

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

F1 | Alonso: “Un piacere lavorare con Honda” F1 | Alonso: “Un piacere lavorare con Honda”
News F1

F1 | Alonso: “Un piacere lavorare con Honda”

"Alla McLaren non ha funzionato ma hanno risolto i problemi", ha commentato il due volte iridato
Reduce dal rinnovo pluriennale con Aston Martin, Fernando Alonso ha ammesso che la partnership del team britannico con Honda per
F1 | GP Giappone, le nostre pagelleF1 | GP Giappone, le nostre pagelle
News F1

F1 | GP Giappone, le nostre pagelle

Verstappen torna cannibale, Sainz conferma il grande stato di forma, Leclerc mago delle gomme
Max Verstappen 10 e lode Al cinquantesimo giro, con gomma che teoricamente doveva essere quantomeno usurata, piazza il giro più
F1 | GP Australia, le nostre pagelleF1 | GP Australia, le nostre pagelle
News F1

F1 | GP Australia, le nostre pagelle

Sainz mostruoso, Leclerc completa la festa, la Ferrari si fa trovare pronta
Carlos Sainz 10 e lode Matador di soprannome e di fatto, lo spagnolo regala alla Ferrari un fine settimana da
F1 | GP del Bahrain, le nostre pagelleF1 | GP del Bahrain, le nostre pagelle
News F1

F1 | GP del Bahrain, le nostre pagelle

Verstappen è irraggiungibile, Sainz autore di una gran gara, Leclerc tormentato
Max Verstappen 10 e lode Un giro per involarsi tra le scintille del Bahrein e mettere subito le cose in