Ferrari, Marchionne ancora critico col passato: “Ora è un’altra storia, eravamo impresentabili”

Marchionne ancora duro verso il recente passato della Rossa, poi torna a parlare di Alfa Romeo in Formula 1

Ferrari, Marchionne ancora critico col passato: “Ora è un’altra storia, eravamo impresentabili”

Delle power unit V6 ibride la Ferrari non aveva capito niente, il team nel 2014 era a pezzi e lui e Maurizio Arrivabene hanno messo le cose a posto. E’ questo il tenore delle dichiarazioni rilasciate dal presidente del Cavallino Sergio Marchionne in una intervista a La Gazzetta dello Sport. Marchionne a Montezemolo proprio non suole mandarle a dire, dimostrandosi ancora una volta estremamente critico e duro nei confronti del recente passato della Rossa.

L’attuale numero uno di Maranello dice di non voler entrare nel merito dei problemi dell’ultima Ferrari targata Montezemolo, anche se poi dà una sua lettura dei fatti senza risparmiare le ennesime critiche all’organizzazione interna del Cavallino come trovata al suo arrivo.

“Quando sono arrivato io ho dovuto fare pulizia, eravamo impresentabili questo il tenore delle parole che si leggono sulla roseaAdesso la Ferrari è molto cambiata. Il momento più difficile è stato il primo mese, quando fui costretto a capire dove eravamo veramente nel panorama della F1. La prima cosa da fare è stata ripulire i ranghi, eliminando le ingerenze e concentrando gli sforzi del team su quelle che erano davvero le cose importanti. L’arrivo di Maurizio Arrivabene è stato molto importante in questo, ma non fatemi criticare il passato…”

La critica invece arriva puntuale: “Da quanto ho capito io, qui in Ferrari non avevano capito niente delle regole sui motori ibridi, eravamo davvero troppo indietro. E anche il telaio aveva i suoi difetti – ha continuato l’ad di FCA, prima di complimentarsi con il suo team principal Arrivabene – Adesso è un’altra Ferrari, Arrivabene è un grande nel fare squadra, l’unico difetto è che non è un tecnico. Ma forse questo può essere anche un pregio, certamente lui è bravissimo a caricare in modo bestiale i ragazzi, sa fare gruppo, ha il vantaggio di essere un vero uomo squadra e poi ci sono anche io che carico lui”.

Il presidente della Ferrari è poi tornato a parlare di Alfa Romeo in Formula 1: “L’Alfa Romeo deve prendere in considerazione il rientro in Formula 1 con un proprio telaio, perché ha tutte le capacità per costruirne uno competitivo. Magari potrebbe collaborare con la Ferrari per il motore. Non lo escludo, sarebbe importante per l’immagine dell’Alfa. In ogni caso preferirei vedere l’Alfa Romeo in F1 che a Le Mans”.

Antonino Rendina

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