Ferrari, Arrivabene: “Veto? Esercitato un nostro diritto”
"Necessario un giusto budget per sviluppare un motore"
Nella classifica conferenza stampa riservata ai team principal, Maurizio Arrivabene è tornato a parlare del cambio di regolamento previsto dal 2017 e del diritto di veto esercitato dal board della “Rossa” sulla questione costi e tetto di spesa per l’acquisto delle power unit. Una conferenza importante dove il Team Principal della Ferrari, su diretta domanda dei giornalisti presenti in sala, ha spiegato i motivi che hanno spinto Sergio Marchionne e tutto lo staff dirigenziale a sfruttare il diritto di veto sui regolamenti che la Ferrari è riuscita a confermare durante la stagione 2012. Secondo Arrivabene, un tetto di spesa massimo per le power unit andrebbe a danneggiare tutti i costruttori che ogni inverno spendono fior di milioni per sviluppare i propri costosissimi prodotti.
Ecco le parole di Maurizio Arrivabene: “Le regole sono scritte dalla Federazione e noi abbiamo semplicemente sfruttato un nostro diritto. Siamo dell’idea che un tetto spesa per le unità andrebbe a danneggiare i costruttori impegnati che ogni inverno spendono milioni e milioni per sviluppare i propri prodotti, prodotti che vengono successivamente sfruttati dai clienti. Ferrari è aperta a qualsiasi tipo di dialogo per risolvere il problema dei costi ma, secondo la nostra idea, questa non è la strada da seguire”.
“Noi non applichiamo il veto a ogni riunione e quando decidiamo di farlo, pensiamo bene a tutto. Sappiamo che alcune squadre non concordano con questo tipo di diritto, ma è così e abbiamo semplicemente sfruttato qualcosa che abbiamo. L’ultimo veto da parte di Ferrari è stato applicato durante l’era Todt e quindi capite bene che non è qualcosa che si verifica spesso” ha concluso.
Roberto Valenti
Twitter: @RobertoVal94
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