F1 | Pirelli, Mario Isola dopo le libere a Jeddah: “Medie e soft le mescole migliori per la gara”

"Graining eliminato su hard e medie", ha aggiunto

F1 | Pirelli, Mario Isola dopo le libere a Jeddah: “Medie e soft le mescole migliori per la gara”

Max Verstappen è il pilota più veloce delle prove libere in Arabia Saudita. Con la sua Red Bull su gomme soft ha ottenuto un miglior tempo in 1:29.603. Dietro di lui Fernando Alonso con l’Aston Martin, il quale ha segnato un crono in 1:29.811. Sergio Perez è stato invece più lento del pilota spagnolo di 91 millesimi. Grande l’equilibrio in campo in nella seconda sessione, con tutti e venti i piloti racchiusi in meno di un secondo e mezzo. Nelle seconde prove libere, più rappresentative di quanto accadrà sia in qualifica che in gara, la temperatura dell’asfalto era di 32°C, mentre quella ambientale di 26°C. Valori ben diversi dalla PL1, nella quale si è raggiunta a terra una temperatura di quasi 40°C. Il vento si è fatto sentire maggiormente nella sessione serale, soffiando fino a 24,8 km/h.

ANALISI PROVE LIBERE

Dalla prima sessione di prove libere alla seconda è stata registrata un’elevata evoluzione della pista. Il livello di aderenza degli pneumatici sull’asfalto è migliorato con l’avvicinarsi della sera, facilitato anche dalle attività delle serie di supporto. Red Bull e Aston Martin hanno segnato i migliori tempi anche nella prima sessione. Verstappen, su un set usato di C4, ha fermato il cronometro a 1:29.617, quasi mezzo secondo davanti al compagno di squadra Perez. Fernando Alonso e Lance Stroll sono stati rispettivamente il terzo e quarto più veloci in 1:30.315 e 1:30.577. Il pilota più veloce sulle hard è stato Nyck De Vries (AlphaTauri) con un tempo di 1:31.579, mentre sulle medie/C3 è stato sempre Verstappen in 1:29.952. De Vries e il compagno di squadra Yuki Tsunoda hanno completato ben 21 giri di pista sulle soft.

“È stata una giornata piuttosto interessante, soprattutto nella seconda sessione di prove libere – ha dichiarato Mario Isola, direttore motorsport di Pirelli. La prima, come prevedibile, è risultata relativamente poco rappresentativa per quanto riguarda il comportamento delle gomme, caratterizzata da un’evoluzione della pista molto rilevante. Su un tracciato completamente diverso rispetto a quello di Sakhir, le squadre ne hanno approfittato per lavorare principalmente sull’assetto delle monoposto. Ben più significativo l’andamento della seconda ora, con praticamente tutti i piloti che si sono concentrati sull’utilizzo delle medie e delle soft. Lo scorso anno il leit-motiv legato al comportamento degli pneumatici era la gestione del graining sulle anteriori, causa principale del degrado”.

“Le prime analisi emerse  dai long run indicano come la nuova costruzione realizzata con l’obiettivo di ridurre il sottosterzo e il miglior bilanciamento complessivo delle vetture 2023 abbiano praticamente eliminato il graining sulle hard e sulle medie, mentre sulle soft il fenomeno è ancora presente, in particolar modo sull’anteriore destra, peraltro senza influenzare in maniera significativa la prestazione sulla lunga distanza. Le condizioni della pista in continua evoluzione e i miglioramenti nelle regolazioni dell’assetto che i team cercheranno di provare in FP3 portano ad individuare nella strategia ad una sola sosta, con l’utilizzo delle medie e le soft, la scelta più probabile, anche alla luce del fatto che la differenza di prestazione fra le due mescole (0.4s) è piuttosto limitata, rendendole entrambe appetibili per la gara”.

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