F1 | Wolff a muso duro: “Servono fatti, non parole!”
"C'è bisogno di un regolamento chiaro, non si può avere una libera interpretazione", ha detto Toto
Non accenna a smaltire la delusione Toto Wolff dopo quanto accaduto ad Abu Dhabi. Per il manager austriaco la sconfitta di Hamilton nell’ultimo round del mondiale è stata scaturita da un’infrazione regolamentare da parte di Michael Masi, direttore di gara, e quindi come parte della FIA stessa. I contatti tra la Mercedes e la Federazione, con il nuovo presidente Mohammed Ben Sulayem restano costanti, e il team principal della squadra campione del mondo in carica continua a rimarcare come siano in atto le discussioni per migliorare la Formula 1 in futuro con regolamenti più chiari.
“Io, Lewis e tutta la squadra siamo disillusi – ha detto Wolff ad Auto Motor und Sport. Amiamo questo sport perché è onesto. Il cronometro non mente mai, ma quando il principio fondamentale dell’equità viene rotto, il tempo sul giro non è più rilevante, e allora dubiti di questo sport, perché tutto il lavoro, il sangue, il sudore e le lacrime versate possano essere inutili. Ci vorrà molto tempo per digerire ciò che è accaduto. Non credo che lo faremo mai a dire il vero, specialmente Lewis come pilota. Possiamo provare, insieme alla FIA, a migliorare per il futuro”.
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“Mi aspetto fatti, non parole: non possiamo avere libera interpretazione del regolamento in uno sport d’eccellenza. Deve esserci chiarezza sulle regole prima dell’inizio del mondiale, in modo che ogni pilota, le squadre e i tifosi sappiano cosa è permesso e cosa non lo è. Sì, stiamo intrattenendo, ma nessuna decisione deve infrangere il regolamento per il bene dello spettacolo. Max e Lewis sono due ragazzi completamente diversi: l’olandese è veloce come una freccia, ma non ha ancora tanta esperienza. Lewis guida al massimo delle sue capacità, ma entrambi sono in una classe differente rispetto agli altri, a volte erano 40/45 secondi davanti al terzo classificato”.
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