F1 | Red Bull, Horner: “Max è straordinario, è lui a fare la differenza”
"Verstappen era molto più contento della vettura in qualifica" rivela il team principal
Imola – L’inizio del weekend non è stato dei migliori per la Red Bull: Max Verstappen e Sergio Perez non si sono mai davvero avvicinati alle posizioni davanti durante le libere, e sembrava che la RB20 mancasse di qualcosa per spiccare tra le curve di Imola. Come dice Christian Horner, però, questo è un team che conosce il valore della collaborazione, ed infatti quella scesa in qualifica sembra un’altra vettura. O almeno, quella di Verstappen: l’olandese conquista l’ottava pole consecutiva eguagliando Ayrton Senna – non senza polemiche, grazie al gioco di scia con Nico Hulkenberg – mentre Sergio Perez, invece, resta incredibilmente escluso in Q2. A metterlo fuori, per soli quindici millesimi, Daniel Ricciardo con la sua Racing Bull.
“E’ un po’ come tutto nella vita, è una questione di applicarsi e avere la giusta passione e desiderio di aver successo. La collaborazione nel team è fondamentale: stanotte abbiamo lavorato sodo, al simulatore, con Buemi , in fabbrica, tutti hanno dato il massimo. Credo sia la voglia di vincere: questa, però, non sempre basta, serve un pilota straordinario che faccia un giro come questo – ha precisato il team principal Christian Horner – Max era molto più contento della vettura in qualifica, ma le Ferrari e le McLaren sono veloci. Se guardiamo al tempo complessivo la pista si evolve continuamente; per Checo è stata una giornata difficile, ha fatto un errore alla prima chicane e poi ha dovuto inseguire per il resto del giro per riconquistare il tempo perso, gli è mancato meno di un decimo”.
“Max è stato incredibile e domani dovrà lottare contro tutti. McLaren e Ferrari sono molto veloci, ma questa è una pista dove ora si può superare e dovremo essere sul pezzo per convertire questa pole in vittoria. Stasera farò solo un paio d’ore di gara al simulatore: gli piace correre, gli piace guardare le competizioni. E’ una macchina da corsa” conclude Horner.
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