F1 | Red Bull: Horner fa fuori Jos Verstappen e Marko, che ne sarà di Max e Newey?

Continuano le voci attorno al team: il campione olandese perderebbe due figure troppo importanti

F1 | Red Bull: Horner fa fuori Jos Verstappen e Marko, che ne sarà di Max e Newey?

Continua a regnare il caos in casa Red Bull. Archiviato, almeno per il momento, tutto quello che è accaduto a Christian Horner con la storia della dipendente e dell’indagine interna, adesso è il momento delle contromosse del team principal britannico, il quale non fa sconti a nessuno. Nel dopo gara del Bahrain sono emersi fatti che vanno ben oltre la storiella tra il capo e l’amante, o presunta tale. Jos Verstappen ha lanciato la bomba, ha chiaramente detto come la Red Bull, con Horner ancora al comando, cadrà a pezzi e verrà massacrata. E’ solo il primo di una serie di pastrocchi e che porteranno alle parole fortissime di Helmut Marko di ieri, il quale si è di fatto chiamato fuori dalla squadra nonostante altri anni di contratto a suo favore.

L’austriaco non potrà più rilasciare interviste, e già la prossima settimana potrebbe comodamente essere accompagnato alla porta. Fuori due quindi, perché il papà di Max Verstappen pare non sia più gradito nel garage Red Bull, con Horner che non è certamente rimasto a guardare. Qualche settimana fa vi parlavamo di questa situazione interna al team, e nonostante qualche luminare abbia ben pensato di attaccarci perché, secondo lui/loro divulgavamo il falso per qualche click in più, le questioni stanno venendo a galla, giorno dopo giorno.

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Max Verstappen, Christian Horner e Helmut Marko in Bahrain

In tutta questa situazione va assolutamente monitorata la posizione di due figure chiave, ossia quelle di Max Verstappen e Adrian Newey. Il tre volte campione del mondo olandese, nella giornata di mercoledì, ha respinto qualsiasi voce in merito a un suo presunto passaggio in Mercedes, indicando come il suo pensiero fosse soltanto sulle corse, ma dopo le qualifiche le cose sembrano diametralmente opposte, perché le parole di Marko fanno molto rumore, e Max sostiene appieno l’attuale consigliere Red Bull, colui che di fatto lo ha voluto lanciare a 17 anni in Formula 1.
“Sarebbe da pazzi fare a meno di Marko, è fondamentale per la Red Bull”, diceva ieri Verstappen dopo la pole position. Questo potrebbe davvero minare le certezze di una permanenza di Max a Milton Keynes, perché al di là di ogni smentita pubblica, l’ambiente tutt’altro che sereno sta pian piano scalfendo il tre volte campione del mondo, nonostante in pista stia continuando a bastonare tutti.

Adrian Newey sembra quello che guarda tutti in disparte, giustamente menefreghista della questione, tanto a lui interessa solo costruire macchine in grado di vincere e smantellare la concorrenza. Eppure dalla Germania filtrano sempre più voci su un suo possibile disimpegno, il che andrebbe a contrasto con la narrazione delle ultime settimane e che lo vede al fianco di Horner, per questo la cosa stona: noi sappiamo come i due siano molto legati, e di certo se il rapporto dovesse interrompersi, non sarà per volere del team principal. In tutto questo, la Ford sta alla finestra, ma pare sia più dalla parte austriaca della Red Bull, che è però quella che tiene la minoranza delle quote, mentre i thailandesi, quindi la maggioranza, non faranno mai a meno di Horner.

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La conferma o meno dell’accordo tra Red Bull e Ford preoccupa tanto e non quanto il capo del muretto, perché è vero come l’azienda americana stia fornendo la tecnologia per quanto concerne le batterie da montare sulla prossima Red Bull PowerTrains del 2026 e oltre, ma è anche vero che in due anni può accadere di tutto, a questo punto, e un eventuale addio del costruttore americano potrebbe comunque essere ripianato. La situazione è più complessa di quel che possa sembrare, Horner si sta vendicando di tutti i torti subiti nelle ultime settimane, sta facendo fuori due figure che potrebbero essere al centro della divulgazione di quelle famose e-mail contenenti le chat tra l’inglese e la dipendente. Via tutti coloro che hanno provato “il golpe” dopo l’assoluzione della Red Bull. Quanti ne resteranno?

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