F1 | Marko su Albon: “La sua carriera in Red Bull non è finita”

"Albon ha fallito non perché non abbia talento, ma perché ha peccato di costanza", ha dichiarato l'austriaco

Marko continua a credere nelle potenzialità di Albon
F1 | Marko su Albon: “La sua carriera in Red Bull non è finita”

In una chiacchierata concessa ai microfoni di motorsport-total.com, Helmut Marko è tornato a parlare della “pesantesi” retrocessione di Alex Albon nel ruolo di terza pilota, precisando come la carriera del thailandese all’interno della scuderia austriaca non sia affatto terminata.

Secondo quanto dichiarato dal braccio destro di Dietrich Mateschitz e responsabile del programma junior della team quattro volte iridato, Alex ha peccato di costanza nel corso delle due due stagioni a Milton Keynes, aspetto che lo ha costretto a cedere il posto a Sergio Perez per il 2021. Nonostante questo, però, Red Bull crede fortemente nelle capacità dell’ex pilota della Toro Rosso, fattore che lo tiene in corsa per un sedile nel 2022.

“Alex proverà con noi al simulatore e ricoprirà il ruolo di terzo pilota in diversi Gran Premi”, ha affermato Helmut Marko. “Ovviamente questo discorso non vale solo per la Red Bull, ma anche per l’AlphaTauri. La sua carriera con noi non è finita. Albon ha fallito non perché non abbia talento, ma perché ha peccato di costanza. Gli abbiamo causato molto stress e questo ha influito negativamente sulle performance. Deve ritrovare serenità”.

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in News F1

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

F1 | Albon contro il concetto di Formula-noia F1 | Albon contro il concetto di Formula-noia
News F1

F1 | Albon contro il concetto di Formula-noia

"Non bisogna guardare solo Max, dietro c'è equilibrio", ha affermato il thailandese della Williams
F1 Albon – Alexander Albon si è schierato contro il concetto di “Formula-noia” emerso dopo gli appuntamenti mondiali di Sakhir