F1 | Kvyat sulla lotta al razzismo: “Siamo tutti uniti, ma inginocchiarsi non è nella mia mentalità”
"Ad alcune persone va bene inginocchiarsi, mentre altri preferiscono esprimere la propria posizione in un modo diverso", ha affermato il russo
Al termine dell’ultimo Gran Premio di Stiria, secondo appuntamento di questo mondiale 2020 di Formula 1, Daniil Kvyat è tornato sulla scelta di non inginocchiarsi sulla griglia di partenza del Gran Premio al Red Bull Ring, sottolineando come ogni pilota sia libero di combattere il razzismo come meglio crede e senza obblighi di natura “esterna”.
“E’ una scelta personale se i piloti vogliono inginocchiarsi o stare in piedi nella nuova ondata di politica razziale che sta affrontando il mondo della Formula 1”, ha affermato Daniil Kvyat. “Ho già espresso la mia posizione sette giorni fa. Tutti i piloti sono uniti nella lotta contro il razzismo, ma personalmente sono contro l’inginocchiarsi. Non è nella mia mentalità”
“Nessuno spinge nessuno a fare qualsiasi cosa”, ha proseguito. “Ogni pilota o dipendente in Formula 1 fa quello che ritiene opportuno. Penso che non ci sia alcun dramma in questo. Ad alcune persone va bene inginocchiarsi, mentre altri preferiscono esprimere la propria posizione in un modo diverso. Siamo tutti calmi e concentrati prima della gara. Non ci sono gravi disaccordi. Combattiamo contro il razzismo, ma ognuno a modo proprio”.
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