F1 | Kvyat spiega perché non si è inginocchiato prima della gara in Austria
"Va contro la mia mentalità russa: noi ci inginocchiamo per la patria, la bandiera e Dio", ha detto Daniil
La Formula 1 si sta impegnando in prima linea nella lotta contro al razzismo. Lo sta facendo in tutti i modi possibili così da poter educare, provandoci quantomeno, il vasto pubblico del Circus. Prima della gara di domenica scorsa in Austria, alcuni piloti, tra i quali Lewis Hamilton e Sebastian Vettel si sono inginocchiati, come ormai da “tradizione” nelle ultime settimane, mentre altri come Leclerc e Verstappen hanno scelto liberamente di non farlo. Giustamente, ognuno ha pensato di mostrare il proprio sostegno a modo suo, e per questo non vanno assolutamente giudicati. Anche Daniil Kvyat, pilota dell’AlphaTauri è stato tra i piloti a rimanere in piedi, e all’emittente russa 1TV ha spiegato il perché.
“Quando hanno suggerito di inginocchiarsi, come gesto di lotta contro al razzismo, per me è stato un po’ incomprensibile – ha ammesso Kvyat. Il perché è semplice: va contro la mia mentalità russa, noi ci inginocchiamo per la patria, la bandiera e Dio. Tutti i piloti sono uniti in questa battaglia contro la discriminazione razziale, abbiamo mostrato la nostra posizione indossando la maglietta con la scritta “End Racism” prima della partenza della gara domenica scorsa”.
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