F1 | Ferrari, Vettel aveva già segnalato il problema al motore durante il giro di allineamento

Per sostituire una candela ci vogliono però venti minuti

F1 | Ferrari, Vettel aveva già segnalato il problema al motore durante il giro di allineamento

“C’era un problema a livello di accensione, giravo con cinque cilindri e ho rilevato il guasto già nel giro di allineamento”, Sebastian Vettel ha commentato così il ritiro arrivato al quinto giro del Gran Premio del Giappone, sedicesimo appuntamento del mondiale 2017 di Formula Uno. Il tedesco della Ferrari è stato rallentato da una candela che, al momento dell’accensione, ha smesso di funzionare, costringendo l’unità termica a lavorare con soli cinque cilindri. Questo ha portato a un clamoroso calo di potenza, fattore che ha dapprima spinto il ferrarista nelle retrovie e successivamente al ritiro. Vettel, però, aveva riscontrato il problema già nel giro di allineamento, tant’è che i tecnici, una volta giunta la vettura in griglia, avevano immediatamente aperto il cofano motore per provare a risolvere il guaio tecnico. La domanda che tutti i tifosi ferraristi si sono posti nelle ultime due ore è stata: perchè la noia tecnica non è stata risolta in griglia? Nonostante Jock Clear e lo staff al muretto sapesse esattamente dove andare a mettere le mani?

La spiegazione è abbastanza semplice: per sostituire una candela bisogna smontare gran parte del posteriore e ci vogliono almeno venti minuti. Una procedura troppo lunga da iniziare in griglia. Jock Clear ha quindi eseguito un reset totale dell’elettronica, riavviando il sistema che gestisce il funzionamento della power unit. Inizialmente il problema sembrava risolto, tant’è che i tecnici hanno richiuso il cofano per la classica procedura di partenza, ma una volta scattato il verde il guasto si è ripresentato, costringendo il tedesco a completare il giro d’installazione con cinque cilindri attivi e uno non funzionante. Il tedesco ha provato un’ulteriore reset manuale dall’auto, non riuscendo però a risolvere il problema. Una gara che non è mai partita per il tedesco visto che, fin dalla prima curva, la SF70-H non riusciva ad erogare tutta la potenza del V6 termico. Una mannaia in un appuntamento che doveva rilanciare il tedesco in ottica mondiale.

Lewis Hamilton lascia quindi l’Asia con un bottino insperato di cinquantanove punti, arrivato soprattutto grazie ai tanti problemi di affidabilità (e non solo.ndr) messi in mostra dalla Rossa nel trittico composto da Singapore, Malesia e proprio Giappone. Una situazione di assoluto vantaggio che permetterà all’inglese di affrontare questa parte finale di stagione con una relativa tranquillità (bastano quarantadue punti in quattro gare per laurearsi iridato.ndr). Dall’altra parte, invece, troviamo una Ferrari ferita che, nonostante il titolo ormai sfumato e i sicuri provvedimenti che arriveranno dalla bocca di Sergio Marchionne, dovrà salvare la faccia nei restanti appuntamenti del campionato.

Roberto Valenti

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in News F1

Lascia un commento

4 commenti

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati