F1 | Ferrari, sei reale o è tutto un bluff?

Cosa aspettarsi da Leclerc e Sainz a Monaco dopo le prove libere di ieri

F1 | Ferrari, sei reale o è tutto un bluff?

da Montecarlo, Monaco

Sognatrice o capace di far sognare? Probabilmente nessuna delle due, giusto per mettere in chiaro il pensiero di chi spera possa esserci un’inversione di tendenza quantomeno a partire dal prossimo anno, visto che i regolamenti attuali non permettono qualsivoglia stravolgimento da una gara all’altra. Ieri tra l’altro Mattia Binotto, team principal della Ferrari ci ha detto chiaramente come le attenzioni della squadra siano verso la vettura del 2022, entrata nella sua fase cruciale e che inevitabilmente condizionerà il lavoro per i prossimi anni.

Questo però lo mettiamo in secondo piano adesso, perché è la pista a parlare, e ieri ci ha lasciato con infiniti punti interrogativi. Leclerc e Sainz hanno concluso la giornata di prove libere, a Monaco come da tradizione il giovedì davanti a tutti, primo e secondo, staccando di quasi quattro decimi Hamilton e Verstappen, i due contendenti al titolo mondiale. Chiaramente questi distacchi valgono tanto e non quanto, non crediamo possano essere veritieri anche perché la Mercedes ha girato come sempre a regimi più bassi di power unit, mentre la Red Bull, per stessa ammissione dell’olandese ha avuto diversi problemi, specialmente nella gestione delle gomme, con quelle anteriori troppo fredde e le posteriori tendenti al surriscaldamento, un classico nel Principato.

Si tratta solo quindi di trovare la quadra giusta, non fatichiamo a credere che questa giornata a motori spenti possa aver dato al team austriaco le risposte alle domande che ieri balenavano dalle parti del muretto box di Chris Horner. Detto questo, però, non si può non parlare di quanto fatto vedere dalla Ferrari, perché un uno-due del genere fa rumore e notizia, e quindi bisogna per forza evidenziare, con le dovutissime cautele quanto di buono è stato fatto a Maranello, nello specifico, per l’appuntamento di Montecarlo. Un tracciato atipico, nel quale la trazione fa tutta la differenza di questo mondo, e infatti il terzo settore di Barcellona ci aveva dato qualche spunto in tal senso, era un po’ il segreto di Pulcinella, ma così come fatto intendere da Leclerc e Sainz, la SF21 si è subito sentita alla grande nelle strette stradine del Principato, mettendo a proprio agio i piloti.

Poche illusioni, ma la competitività c’è

I due Carletti non vogliono in alcun modo illudere, sanno benissimo che Mercedes e Red Bull sono più forti, e avranno tutte le carte in regola per giocarsi le prime due file domani pomeriggio, però qualcosa la vogliamo aggiungere. Le impressioni avute vedendo le vetture passare a La Rascasse ci hanno subito confermato come le Rosse fossero sin da subito ben bilanciate e con qualsiasi tipo di mescola, tant’é che Sainz con le dure durante la prima sessione è riuscito a stampare tempi importanti mentre gli altri giravano con gomme più morbide. In quel tratto sono comuni dei controsterzi dovuti principalmente alla perdita del posteriore a centro curva, beh le SF21 erano le vetture più pulite.

A Montecarlo può accadere tutto e il contrario di tutto, specialmente in qualifica, lo abbiamo visto anche nel recente passato. Non crediamo che la Ferrari possa essere favorita per la pole position e quindi per la vittoria del Gran Premio, saremmo folli a pensare che Mercedes e Red Bull non siano in grado di giocarsela fra loro per ambire ai tre piazzamenti del podio, però il segnale dato dalla Rossa nella prima giornata di Monaco è importantissimo, quantomeno per l’immediato futuro, visto che tra poco tempo gli sviluppi saranno messi da parte (e vale per tutti i team, ndr) per completare la realizzazione della vettura 2022 e concentrarsi in toto sul cambio regolamentare. Quel che possiamo dire è che la Ferrari non è di certo un bluff, la competitività a Montecarlo è evidente: non è reale essere là davanti a tutti, ma fa parte del gioco. Una risposta chiara e netta alla domanda posta nel titolo probabilmente non c’è, bisogna per forza scindere cosa è reale e cosa invece non lo è, ma anche questo fa parte del gioco, no?

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