F1 | Analisi passi gara a Austin: la Mercedes vola, McLaren sugli scudi
Sembra faticare Verstappen, molto meglio Perez: Ferrari da rivedere
Terminate le prove libere del Gran Premio degli Stati Uniti, è tempo di analisi, come sempre, dopo la seconda sessione. Lewis Hamilton sarebbe stato il più veloce se quel 34.8 fosse stato dichiarato valido, ma il britannico è andato di mezzo centimetro fuori dai track limits, e per questo motivo deve accontentarsi della terza piazza. Fari puntati dunque su Sergio Perez, il migliore di giornata per quanto riguarda il giro secco davanti a un grande Lando Norris, che conferma l’ottima forma della McLaren, insolitamente davanti al venerdì. Più indietro le Ferrari, con Leclerc e Sainz in settima e nona posizione, alle spalle anche di Ricciardo, quinto e a suo agio al COTA, una delle sue piste preferite in assoluto.
Prima di analizzare i passi gara, ricordiamo le scelte di Pirelli per il Gran Premio degli Stati Uniti: C2 – dure/bianche; C3 – medie/gialle; C4 – morbide/rosse. Oggi abbiamo analizzato i long run di tutti i piloti dei quattro top team. Notiamo come quasi la totalità abbia scelto le medie praticamente per tutta la simulazione, eccezion fatta per Ricciardo e Sainz, in pista con le soft, così per fare anche una comparazione importante e significativa per la lotta al terzo posto costruttori, notando subito come i due siano andati tra il 41 alto e il 42 basso, con un degrado delle gomme molto alto al COTA, e per questo le due soste sembrano essere le più accreditate. I rispettivi compagni di squadra, come si può notare nella nostra tabella hanno avuto più o meno lo stesso ritmo, con Leclerc leggermente meglio all’inizio, mentre Norris è sembrato più costante sul 42 basso. Sarà importante quindi la posizione di partenza, e ad oggi il team di Woking sembra essere messo leggermente meglio della Ferrari.
Nella lotta mondiale notiamo un Hamilton abbastanza in palla, con una sosta ai box per cambiare qualche regolazione probabilmente alle ali, ma che non sembra aver sortito un grande effetto (sono tutte ipotesi, ndr). Detto ciò, l’impressione è che la Mercedes sia messa meglio della Red Bull, almeno così ci indicano i tempi, ma Perez potrebbe dare qualche filo da torcere al campione in carica, specialmente con la conclamata assenza di Bottas quantomeno nelle prime fasi di gara, visto che dovrà scontare una penalità di cinque posizioni in griglia per aver sostituito l’ICE sulla sua power unit. Anche qui, le due soste sembrano assicurate, e la strategia sarà fondamentale. Ci meraviglieremmo se dovessimo trovare dei piloti qualificati in Q3 con le soft.
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