F1 | Ferrari, Binotto: “Siamo totalmente concentrati sul 2022”

da Montecarlo, Monaco

Tra le due sessioni di prove libere si è avvicinato a parlare con la stampa Mattia Binotto, team principal della Ferrari. Nonostante una Rossa così competitiva, quantomeno nella prima giornata di lavoro a Montecarlo le attenzioni sono comunque rivolte specialmente alla macchina che nascerà nel 2022, e che inevitabilmente condizionerà il futuro dei team di Formula 1 per i prossimi anni. Il capo del muretto della Scuderia di Maranello ha voluto parlare ampiamente di quello che sta accadendo in fabbrica e di come la Ferrari si sta preparando al cambio regolamentare imminente.

“Vedremo se il terzo posto arriverà – dichiara Binotto poco prima delle FP2. Noi siamo concentrati per il 2022, perché questo è un campionato, mentre quello del prossimo anno potrà condizionare anche gli altri che seguiranno, visto che questo tipo di regolamento durerà per diverse stagioni, e non possiamo permetterci di avere un deficit nelle prestazioni. Quindi questa è la nostra priorità, è inevitabile: lo sviluppo della macchina di quest’anno non sarà importante, perché tutti gli sforzi sono già verso il 2022. La progettazione della nuova vettura è già in fase avanzata, entro fine estate i disegni saranno completati, adesso stiamo valutando alcune cose importanti sull’aerodinamica”.

“E’ una fase cruciale questa, perché il tempo stringe e bisogna essere bravi a fare le scelte giuste per utilizzare al meglio le nostre risorse dettate dal budget cap. Dobbiamo migliorare anche la power unit, ci saranno dei carburanti più “verdi” e quindi bisogna adattarla ad essi, anche perché poi sarà congelata per il prossimo triennio. La tabella di marcia è rispettata, sarà una vettura diversa, non possiamo permetterci di perdere tempo per quanto riguarda lo sviluppo. Macchine molto simili tra loro dall’anno prossimo? Alla fine anche oggi, se dovessimo togliere la vernice sulle vetture faremmo fatica a riconoscere le une dalle altre. E’ sempre una monoposto con quattro ruote scoperte”.