Dopo la vittoria di Monza, la Ferrari e Alonso pronti all’assalto finale?

Dopo la vittoria di Monza, la Ferrari e Alonso pronti all’assalto finale?

Smaltita la sbornia per l’esaltante vittoria, resta da capire se sia trattato di un fuoco di paglia o se davvero il Cavallino possa dire la sua in questo finale di campionato divenuto quanto mai incerto ed appassionante.

A rendere infatti ancora più inebriante la vittoria di Alonso sul circuito brianzolo ci hanno pensato le opache prestazioni dei diretti concorrenti al titolo, in parte scavalcati (Button e Vettel) ed in parte avvicinati dallo spagnolo (Webber ed Hamilton rispettivamente a 21 e 16 punti di distacco).

Restando da disputare ancora cinque GP (con 125 punti in palio) è evidente che Alonso non possa più nascondersi e debba tentare il tutto per tutto per riportare il titolo a Maranello alla sua prima stagione in rosso, impresa già riuscita a Kimi Raikkonen nel 2007.

L’eventuale exploit di Alonso farebbe schizzare anche le quotazioni della scuderia Ferrari che, considerato l’ottimo stato di forma di Felipe Massa, potrebbe agguantare la vetta della classifica costruttori, scavalcando la Red Bull lontana adesso solo 60 punti.

Per raggiungere la gloria, a Maranello dovranno però fare i conti con un finale di stagione che si preannuncia sulla carta ricco di incognite.

Già tra meno di due settimane, infatti, il Circus sbarcherà tra i grattacieli del porto di Singapore ai cui piedi si snoda l’angusto “Marina Bay Street Circuit” dove le monoposto sfrecceranno illuminate solo da potenti riflettori. La “Night Race”, alla sua terza edizione, ha già dimostrato di essere una gara sui generis, caotica, con molti colpi di scena e per di più stregata per la Ferrari che, pur detenendo il record sul giro, non è mai andata oltre un pallido 10° posto (Raikkonen 2009). Alonso ha invece vinto la prima edizione (anche se aiutato, secondo i tribunali sportivi, dall’incidente “volontario” del compagno di squadra Piquet jr) e lo scorso anno ha calcato il gradino più basso del podio (lo stesso ha fatto Hamilton a stagioni invertite). L’esito è quindi quanto mai incerto.

Il Gran Premio successivo sarà quello del Giappone sull’affascinate e molto tecnico tracciato di Suzuka, appuntamento ormai tradizionale del campionato anche se non più decisivo come un tempo, quando era l’ultima gara della stagione. Qui, in barba all’elettronica imperante, il pilota dice ancora la sua ed è quindi probabile che, ove la Ferrari non accusasse gap prestazionali eccessivi dagli avversari, Alonso e Massa potrebbero farsi valere, supportati anche da un pubblico sempre caldo nei confronti della Ferrari e ancor di più oggi con le case nipponiche assenti dalla F1.

Due settimane dopo, interessi economici sempre più sbilanciati ad oriente porteranno le monoposto in Corea del Sud dove per la prima volta si correrà un Gran Premio di F1. La pista, che è stata disegnata (come tutte quelle di nuova generazione) da Hermann Tike, sorge in uno degli angoli più verdi della Corea (Yeongam) e, stando alle ultime preoccupanti notizie, non sarebbe ancora completamente asfaltata. E’ quindi prevedibile che anche in Corea molte carte si rimescoleranno con l’inserimento nelle prime posizioni di team e piloti relegati in genere nelle retrovie.

Si farà poi tappa in Brasile (Interlagos) dove la Ferrari ha sempre ben figurato vincendo tra l’altro quattro degli otto ultimi gran premi e in caso di vittoria potrebbe agganciare la Mclaren a quota undici su trentasette edizioni. E’ la pista di casa di Felipe Massa che vi ha realizzato delle sue quindici pole position e due delle sue undici vittorie in F1. Lo scorso anno sul gradino più alto andò Webber con Button e la Brawn a festeggiare i rispettivi (primi) titoli iridati. Né Alonso né Hamilton hanno mai vinto e per uno dei due potrebbe davvero essere l’annata buona (Red Bull ed idolo di casa permettendo).

Infine, come lo scorso anno, i motori andranno in letargo nella esotica ed avveniristica cornice dello Yas Marina Circuit di Abu Dhabi negli Emirati Arabi. Qui, se i giochi dovessero ormai essere fatti, si farà veloce passerella, o viceversa, con i titoli ancora in ballo, si potrebbe decidere l’intera stagione in una sola gara che, per ragioni di audience, partirà anche quest’anno nel tardo pomeriggio (ore 17.00) per concludersi dopo il tramonto.

Vedremo quindi come andrà a finire, intanto non resta che godere di un campionato ancora avvincente e di un Cavallino tornato rampante.

Santi Dario Tomaselli

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