Vettel: “Non sono un eroe”

"Sono come tutti gli altri" e sulle nuove regole "Non perdiamo lo spirito della F1"

Vettel: “Non sono un eroe”

28 anni, un decennio in Formula 1 e quattro Titoli Mondiali conquistati, con 42 GP vinti e 80 podi. Numeri che spingerebbero chiunque a porsi su un piedistallo, o perlomeno darsi delle arie. Ma non Sebastian Vettel. “Io sono una persona normale come tutti quelli che camminano per strada -ha dichiarato il tedesco al Die Welt – Io non sono meglio, solo perchè posso guidare più velocemente di altre persone. Non sto salvando la vita a nessuno, non sono un eroe“.

Che il pilota tedesco della Ferrari fosse una persona estremamente modesta e riservata era cosa nota. Lo dimostra la sua assenza dai social network e la rarità con cui si mostra in platee che non siano quelle dei circuiti. “Questa generazione che si scatta le foto da sola è lontana da me” ha detto il ferrarista, liquidando selfie e la ricerca spasmodica della notorietà.
E anche per quel che riguarda l’opinione sul futuro della Formula 1, Sebastian non cambia la propria posizione di scetticismo nei confronti dei nuovi regolamenti. “Dobbiamo stare attenti a non perdere lo spirito della F1“, ha avvertito Vettel. “Le nuove regole sono, direi, molto futuristiche. Le vetture sono diventate più efficienti in termini di consumo, ma non sono sicuro che questo entusiasmi il pubblico e i piloti”.

“Da quando sono qui abbiamo fatto molto per migliorare questo sport. Alcuni cambiamenti sono riusciti, altri no. Alcune cose sono troppo artificiose, e il pubblico stenta a identificarsi con esse”, conclude il tedesco.

Lorenzo Lucidi

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