McLaren-Honda, Boullier: “Abbiamo mantenuto le promesse fatte ad Alonso”

Nonostante i miglioramenti, per il direttore corse di Woking il lavoro da fare è ancora parecchio

McLaren-Honda, Boullier: “Abbiamo mantenuto le promesse fatte ad Alonso”

La McLaren-Honda può ritenersi più che soddisfatta dal lavoro portato a compimento nei test pre-stagionali sul tracciato del Montmelò. Se nel 2015, complice anche l’inesperienza della Honda alla realtà ibrida, la monoposto di Woking fatica addirittura a percorrere gli installation lap, quest’anno invece – grazie un estenuante lavoro in fabbrica  – il cambio di passo appare subito evidente. Certo, Fernando Alonso e Jenson Button non potranno lottare per la vittoria ma riusciranno sicuramente a battagliare costantemente per la Q3. Una situazione (quasi) impossibile da pronosticare durante lo scorso Mondiale.

Nella scorsa stagione – complice il  calvario tecnico patito dalla scuderia britannica – non sono mancate alcuni tensioni interne al team, specie con Alonso che definì il motore giapponese da categoria inferiore (memorabile il team radio nel corso della gara di Suzuka dopo definì la PU Honda un “GP2 engine“).

Per Eric Boullier la McLaren ha mantenuto fede alla parola data al due campione del mondo, ovvero quella di miglioramenti costanti e mirati anno dopo anno: “Fernando sa cosa accadrà nel prossimo futuro – ha detto il direttore corse di Woking al giornalista britannico James Allen -. Il nostro obiettivo è quello di produrre la macchina migliore. Con gli attuali regolamenti sono necessari, come minimo, tre anni per ambire a lottare per il titolo“.

 I dati raccolti a Barcellona sono quelli che pensavano di ottenere questo inverno. Fernando può vedere quello che stiamo facendo, così come Jenson. Sanno che quando facciamo promesse poi le manteniamo. Il lavoro soddisfa il nostri impegno (i tecnici della McLaren e della Honda hanno lavorato costantemente per tutta la pre-stagione anche durante le festività natalizie, ndr) ed è un buon modo per mantenere la fiducia dei nostri piloti.

Non abbiamo avuto la continuità tra il 2012 e il 2013. Dallo scorso anno abbiamo lanciato una nuova filosofia in seno al team e se la nostra monoposto non era la migliore macchina all’inizio, nell’ultima gara di Abu Dhabi era la terza per telaio. Dobbiamo continuare a lavorare, perchè abbiamo ancora un sacco di ritardo dai nostri rivali. Il progresso e lo sviluppo ci fanno avvicinare con il giusto entusiasmo al primo GP della stagione”, ha concluso Boullier.

Piero Ladisa

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