Gran Premio di Malesia, Sepang: Anteprima ed orari del weekend

Gran Premio di Malesia, Sepang: Anteprima ed orari del weekend

La Formula 1 approda sul Sepang International Circuit per la seconda tappa del mondiale 2011: il Gran Premio di Malesia giunto alla sua tredicesima edizione.

Si arriva in Malesia, dunque, reduci dal primo appuntamento stagionale in Australia, una gara che salvo alcune eccezioni ha confermato in parte le aspettative della vigilia.

Se Vettel e la Red Bull hanno completamente dominato il weekend australiano confermando le attese; un mezzo fiasco è stato invece il fine settimana della Ferrari. La casa di Maranello, indicata dai più come principale antagonista delle “lattine”, non solo non è stata minimamente in grado di impensierire Vettel, ma addirittura è stata scavalcata dalla McLaren che ha stupito tutti dopo le difficoltà emerse durante i test invernali.

Bisogna dire, ad onor del vero, che la prestazione del cavallino è stata forse oscurata dalla partenza di Alonso che trovatosi imbottigliato alla prima curva ha perso delle posizioni, ma ciò ovviamente non può essere assunto a giustificazione di una prestazione complessiva per niente brillante. Lo spagnolo è comunque poi riuscito ad agguantare il quarto posto. Peggio è andata a Felipe Massa, il brasiliano si è reso protagonista solo all’inizio ben difendendosi dagli attacchi di Button. In Ferrari gli umori non sono certo dei migliori; il problema in particolare sarebbe una mancanza di carico all’anteriore che costinge ad un lavoro doppio le gomme posteriori degradandole in fretta.

Sorprese in positivo sono arrivate da McLaren, Renault e Sauber, seppur con accenti e sfumature diverse. La McLaren, come abbiamo già detto, dopo i risultati deludenti dei test ha stupito tutti fin dalle libere del venerdì offrendo ottime prestazioni, in qualifica un magistrale Hamilton ha tolto alla Red Bull la possibilità di ipotecare tutta la prima fila e in gara sarebbe potuta andare ancora meglio se non fosse stato per gli errori di Button.

Ottima anche la Renault. Orfano di Kubica, il team francese ha centrato la top ten in qualifica con Petrov e addirittura il podio in gara. Più in difficoltà il weekend di Heidfeld. Chissà cosa avrebbe fatto Kubica con questa vettura che sembra davvero ben messa.

Capitolo Sauber: il team svizzero è sembrato veramente in forma in Australia e in gara è riuscito a portare entrambe le vetture ai punti. In serata tuttavia il colpo di scena: entrambi i piloti squalificati per irregolarità tecniche alle ali posteriori delle loro vetture. In un primo momento il team aveva fatto sapere di essere intenzionato ad appellarsi alla Corte d’Appello Internazionale, salvo poi recedere dalla decisione. La squalifica comunque non cambia la valutazione sulla prestazione delle Sauber, in quanto il particolare tecnico messo sotto accusa non era in grado di garantire notevoli vantaggi.

Una piccola parentesi va aperta su Mark Webber. Il pilota di casa, dopo una qualifica tutto sommato discreta (seppur a sei decimi dal compagno), in gara è scomparso. Mai un acuto, mai un segno di lotta, nulla. C’è l’impressione che Webber abbia accusato il colpo di aver perso il mondiale lo scorso anno, per di più a scapito del baby fenomeno che ha per compagno.

Da segnalare, in negativo, anche la prestazione della Mercedes. Nonostante le parole fiduciose espresse alla vigilia del weekenda da Schumacher, il fine settimana dei tedeschi è stato orribile: solo Rosberg è riuscito ad entrare nella top ten in qualifica e in gara è andata perfino peggio con Schumacher costretto al ritiro “per ragioni di sicurezza” così ha detto la squadra, e Rosberg ritiratosi a causa di un contatto con Barrichello, poi penalizzato con un drive through..

Il Gran Premio d’Australia è stato anche il banco di prova delle nuove regole. Sebbene sia presto per esprimere giudizi netti, si può già dire che la tanto famigerata ala mobile non ha proprio sortito tutti gli effetti sperati. Vero è che si sono visti abbastanza sorpassi rispetto agli standard, ma dare tutto il merito all’ala mobile sarebbe generoso. Niki Lauda ha già bollato il congegno come una delle cose più stupide della storia della Formula 1. C’è da vedere cosa accadrà sui lunghi rettilinei della Malesia.

Alla vigilia c’era molta apprensione anche per la tenuta delle gomme Pirelli che hanno offerto un’ottima prova. Il messicano Perez addirittura è stato in grado di effettuare un solo pit stop. Qualche lamentela è giunta solo per la colorazione delle differenti mescole. Se il giallo delle soft non ha dato problemi, è stato quasi impossibile distinguere il colore argento delle specifiche hard.

La settimana è trascorsa abbastanza tranquilla anche se non sono mancate scaramucce e piccole polemiche. A dar fuoco alle polveri già a Melbourne sono state alcune voci inerenti il sistema KERS delle Red Bull che, pare, lavorerebbe solo in partenza. In realtà sembra addirittura che il team austriaco non abbia proprio usufruito del dispositivo che invece monterà quasi certamente in quel di Sepang.

Commenti sono giunti anche sull’ala anteriore della Red Bull che a prima vista sembra flettere sensibilmente. Hamilton, in particolare, ha affermato che a suo giudizio la flessione dell’ala Red Bull è eccessiva.

Il Gran Premio di Malesia è giunto ormai alla tredicesima edizione ed ha trovato posto stabile in calendario all’inizio della stagione, dopo i primi due anni di collocazione in Ottobre.

Il tracciato sorge alle porte della capitale Kuala Lumpur, proprio vicino al nuovissimo aeroporto internazionale. È stato l’antesignano della nuova generazione di circuiti e dalla sua costruzione è servito come modello per la realizzazione di tutti i nuovi impianti, specie dal punto di vista della sicurezza. La sede stradale è molto larga, le vie di fuga sono immense e l’aderenza dell’asfalto è molto alta.

Sepang è anche un circuito molto tecnico, i due lunghi rettilinei rappresentano l’unico momento di “pausa” su una pista caratterizzata da continui curvoni veloci che uniti alle condizioni climatiche rappresentano una vera sfida per i piloti. Il clima, appunto, è un aspetto fondamentale: fa un caldo infernale, la temperatura, già alta, unita all’elevato tasso di umidità mette a dura prova tutti. Nel 2003 il pilota Justin Wilson dovette essere ricoverato nell’infermeria dell’impianto proprio a causa del gran caldo. Proprio qui in Malesia, inoltre, si è disputata la gara più calda della storia della Formula 1: nel 2005, con 40 gradi nell’aria e ben 50 sull’asfalto.

Da non sottovalutare neanche il discorso pioggia, possono arrivare dal vicino oceano acquazzoni improvvisi che trasformano la pista in piscina e le vetture in canoe.

Da un punto di vista storico non c’è molto da ricordare, se non altro per la vita, fin qui breve, di questo Gran Premio. La prima edizione, svoltasi nel 1999 verrà ricordata per il ritorno alle gare di Michael Schumacher dopo l’incidente di Silverstone e per la questione dei deviatori di flusso laterali delle Ferrari giudicati irregolari che portarono alla squalifica delle vetture del cavallino. Squalifica in seguito revocata dalla Corte d’Appello.

Impossibile da dimenticare, per i ferraristi, l’edizione del 2000 segnata dal successo nel mondiale costruttori a coronamento di una stagione perfetta con la conquista del mondiale piloti due settimane prima in Giappone. L’edizione 2003 vide la prima pole di Fernando Alonso, allora alla guida della Renault, e la prima vittoria di Kimi Raikkonen, alla guida della McLaren. Nel 2006 è da registrare l’ultima vittoria di un pilota italiano in Formula 1 con Giancarlo Fisichella su Renault.

Si arriva in Malesia, quindi, con molti interrogativi e alla ricerca di qualche certezza. Cerca la riconferma Sebastian Vettel. Il fenomeno di Heppenheim resta il favorito anche in questa gara. Alla ricerca di un riscatto invece, Mark Webber e le Ferrari. Il pilota australiano deve reagire se non vuole rassegnarsi a vedere il compagno volare verso l’iride; mentre la Ferrari rischia di buttare via un altro anno se non risolve al più presto i suoi problemi di carico all’anteriore.

In una posizione tutto sommato comoda si trova la McLaren che durante i test invernali ha tenuto un profilo piuttosto basso ma in Australia ha dimostrato di essere abbastanza vicina alla Red Bull.

Il Gran Premio di Malesia sarà da seguire con molta attenzione perchè team e piloti troveranno, umidità a parte, più o meno le stesse temperature che li attenderanno in Estate in Europa, il chè può fornire, seppure in via indicativa, un ritratto delle condizioni di forma delle singole squadre. Non ci resta che attendere.

Domenico Della Valle

INFO
Lunghezza del circuito: 5,543 km
Giri da percorrere: 56
Distanza totale: 310,408 km
Numero di curve: 15 – 10 a destra, 5 a sinistra
Senso di marcia: orario
Mescole Pirelli: soffici/dure

RECORD
Giro prova: 1:32.582 – F Alonso – Renault – 2006
Giro gara: 1:34.223 – J Montoya – Williams BMW – 2004
Distanza: 1h30:40.529 – G Fisichella – Renault – 2006
Vittorie pilota: 3 – M Schumacher
Vittorie team: 5 – Ferrari
Vittorie motore: 5 – Ferrari
Pole pilota: 5 – M Schumacher
Pole team: 7 – Ferrari
Pole motore: 7 – Ferrari
Migliori giri pilota: 2 – M Schumacher, M Hakkinen, J Montoya
Migliori giri team: 4 – McLaren
Migliori giri motore: 5 – Mercedes
Podi pilota: 5 – M Schumacher
Podi team: 11 – Ferrari
Podi motore: 11 – Ferrari
Km in testa pilota: 815 – M Schumacher
Km in testa team: 1.480 – Ferrari
Km in testa motore: 1.480 – Ferrari
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Albo d’oro
01. 1999 E Irvine – Ferrari
02. 2000 M Schumacher – Ferrari
03. 2001 M Schumacher – Ferrari
04. 2002 R Schumacher – Williams BMW
05. 2003 K Raikkonen – McLaren Mercedes
06. 2004 M Schumacher – Ferrari
07. 2005 F Alonso – Renault
08. 2006 G Fisichella – Renault
09. 2007 F Alonso – McLaren Mercedes
10. 2008 K Raikkonen – Ferrari
11. 2009 J Button – Brawn Mercedes
12. 2010 S Vettel – Red Bull Renault
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Orari del Gran Premio di Malesia

Venerdì 8 Aprile
10:00-11:30 (04:00-05:30) Prove Libere 1
14:00-15:30 (08:00-09:30) Prove Libere 2

Sabato 9 Aprile
13:00-14:00 (07:00-08:00) Prove Libere 3
16:00-17:00 (10:00-11:00) Qualifiche – Rai Due/Rai HD

Domenica 10 Aprile
16:00 (10:00) Gara – Rai Uno*/Rai HD

Tra parentesi gli orari italiani
*Dalle 10:50 su Rai Due

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