GP Gran Bretagna: Analisi del weekend

GP Gran Bretagna: Analisi del weekend

Siamo quasi giunti al giro di boa della stagione e nonostante finora ci sia stato il dominio assoluto della Mercedes, il mondiale risulta apertissimo e divertente con i due piloti delle frecce d’argento divisi solo da 4 punti e tutti gli altri a lottarsi le altre posizioni a suon di duelli e sorpassi.
Lewis Hamilton per una volta può ritenersi fortunato: dopo il sabato disastroso in cui è finito sesto in griglia mentre il compagno conquistava una rocambolesca pole, sembrava che il mondiale gli stesse scivolando inesorabilmente dalle mani. E invece complice una buona partenza che gli ha permesso dopo pochi giri di ritrovarsi subito dietro il suo compagno Nico Rosberg in seconda posizione, ha visto l’altra freccia d’argento rallentare mestamente per un problema al cambio costringendo il pilota tedesco al ritiro. I tifosi di Nico saranno dispiaciuti, ma questo guasto oltre ad aver regalato la vittoria all’inglese nel gp di casa, riapre totalmente il mondiale che rimane incertissimo. Peccato per Rosberg che finora si è dimostrato comunque più solido e attento di Hamilton, per cui il tedesco non deve disperare perché sa di avere tutte le carte in regola per poter vincere questo mondiale.

Incredibile il week-end della Williams: dopo un venerdì disastroso in cui sia Felipe Massa che Susie Wolff hanno avuto problemi si sperava in una buona qualifica. E invece il peggio doveva ancora arrivare con le due Williams relegate in diciassettesima e diciottesima posizione a causa dell’errata strategia da parte del muretto box. Come se non bastasse, Felipe Massa è stato coinvolto nel terribile incidente di Kimi Raikkonen che lo ha costretto a ritirarsi dopo appena un giro del suo gp numero 200 in carriera. E in tutto questo cosa fa Valtteri Bottas? Conquista un insperato il suo secondo podio in carriera (consecutivo) giungendo alle spalle di Hamilton grazie ad una gara perfetta con strategia (per una volta) perfetta. Mai podi furono più meritati per colui il quale si sta rivelando essere un’autentica rivelazione di questo inizio stagione.

Ancora un podio per Daniel Ricciardo e ancora una volta davanti al suo compagno di squadra Sebastian Vettel. Nonostante un brutto sabato per l’australiano qualificatosi ottavo contro il secondo posto del compagno di squadra, alla domenica azzecca la strategia facendo una sola sosta e riesce a portare la macchina sul terzo gradino del podio nonostante un Jenson Button all’arrembaggio nei giri finali. Considerando il secondo posto in griglia conquistato al sabato, possiamo dire che è stata una gara deludente per Sebastian Vettel: sbaglia completamente la partenza e ancora una volta sceglie la strategia perdente effettuando due soste. Da antologia il duello con Fernando Alonso dove alla fine ne esce vincitore, anche se le continue lamentele via radio sul comportamento dello spagnolo potevano essere tranquillamente evitate; anni fa si vedevano cose ben “peggiori” eppure rientrava tutto nella norma delle corse.

Ottimo week end per la Mclaren che piazza entrambe le monoposto in zona punti. Jenson Button sfiora il podio dopo le ottime qualifiche del sabato (ma si sa lui è un esperto in situazioni del genere), se avesse avuto un giro in più a sua disposizione sarebbe sicuramente arrivato sul gradino più basso del podio visto che le gomme di Ricciardo erano in crisi; un vero peccato per Jenson non essere salito sul podio nella gara di casa, nel week end in cui correva con il casco per ricordare il padre scomparso qualche mese fa. Settimo invece il compagno di squadra Kevin Magnussen che è apparso meno in palla del compagno per tutto il week end.
Occasione mancata per la Ferrari. Le possibilità per fare un podio c’erano tutte, ma sono state clamorosamente annullate con le disastrose qualifiche del sabato. L’errore nel posizionamento in griglia da parte di Fernando Alonso (e conseguente penalità) e il brutto botto di Kimi Raikkonen a poche curve dal via, hanno fatto capire agli uomini di Maranello che questo week end era destino che andasse storto. Un gran peccato perché la rimonta che è seguita poi da parte di Fernando Alonso è stata fantastica, così come lo è stato il duello con Sebastian Vettel in cui è uscita fuori tutta la rivalità che c’è fra i due. Anche per lo spagnolo vale quanto detto poche righe fa nei riguardi di Sebastian Vettel: le lamentele via radio è meglio lasciarle a casa.

Gara sottotono per le due Force India: Nico Hulkenberg non sfrutta il quarto posto conquistato al sabato e scivola fino all’ottava posizione finale con una gara abbastanza anonima. Peggio ha fatto il suo compagno di squadra Sergio Perez finito ai margini della zona punti in undicesima posizione, ma soprattutto doppiato dal leader. Ancora una volta il team indiano risulta essere incostante nelle prestazioni, peccato perché la vettura e i piloti hanno un gran potenziale.
Punti molto importanti in casa Toro Rosso poiché entrambi i piloti concludono in zona punti in nona e decima posizione, confermando il risultato delle qualifiche. Fortunatamente questa volta non ci sono stati problemi tecnici a fermare le due monoposto con i piloti che hanno avuto l’occasione di raccogliere quanto di buono il team ha fatto sulla vettura. Daniil Kvyat si dimostra ancora una volta più veloce del più esperto compagno Jean-Eric Vergne.

Ancora male le Lotus con Romain Grosjean fuori dalla zona punti in dodicesima posizione, mentre Pastor Maldonado ha subito la “vendetta” di Gutierrez dopo l’incidente che c’era stato fra i due al gran premio del Bahrain: stavolta è stato il messicano che ha visto la sua vettura balzare con tutte e quattro le gomme dal suolo a causa di un contatto. Risultato: entrambi i piloti costretti al ritiro. A un giro di distanza dal leader sono finiti poi anche Adrian Sutil e Jules Bianchi (che guiderà la F14-T nella sessione di test al posto di Kimi Raikkonen) mentre Kamui Kobayashi e Max Chilton sono stati doppiati due volte.
Prossimo appuntamento con il gran premio di Germania.

Davide Gambardella

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