GP di Germania: Splendida vittoria di Alonso
Lo spagnolo resiste agli assalti di Vettel e Button
Fernando Alonso ha vinto la 59ma edizione del GP di Germania, mantenendo la testa della corsa dall’inizio alla fine e resistendo agli attacchi di Sebastian Vettel e Jenson Button.
Il ferrarista ha condotto una gara in difesa, ma non ha mai seriamente rischiato di perdere la vittoria: alle sue spalle appaiono delusi Vettel con la Red Bull e Button con una McLaren pur rinata, e sono stati protagonisti di un duello con tanto di strascico polemico finale, in quanto il tedesco avrebbe superato in maniera irregolare nel finale l’inglese andando oltre i limiti della pista. Dietro questi tre ottimo quarto posto per Kimi Raikkonen con la Lotus, davanti alle strepitose Sauber di Kamui Kobayashi e Sergio Perez e la Mercedes di Michael Schumacher. Mark Webber con la Red Bull è ottavo, mentre Nico Hulkenberg con la Force India precede Nico Rosberg con la seconda Mercedes, che chiude la Top 10 e che è stato autore di un formidabile recupero dalla 23ma posizione. Da segnalare l’11° posto per Paul Di Resta con l’altra Force India, il 12° di Felipe Massa, il 15° di Pastor Maldonado con la Williams e il 18° di Romain Grosjean con la Lotus. Ritiro per guasto meccanico invece per Lewis Hamilton, che aveva compromesso la sua gara con una foratura dopo dopo la partenza.
Prima della gara la notizia è il proscioglimento della Red Bull dalle accuse di irregolarità: dopo una riunione dei commissari di gara Derek Warwick, Tim Mayer e Paul Gutjahr, nessuna ulteriore azione è stata intrapresa contro la Red Bull a seguito della relazione tecnica del delegato FIA Jo Bauer questa mattina circa la legittimità delle mappature del motore della squadra austriaca. Bauer aveva sostenuto che il motore delle RB8 di Sebastian Vettel e Mark Webber aveva violato l’articolo 5.5.3 del Regolamento Tecnico in quanto sarebbe stato in grado di alterare artificialmente le caratteristiche aerodinamiche di entrambe le vetture in violazione della direttiva tecnica 036-11. Ma dopo l’incontro con i rappresentanti di Red Bull e Renault ed esaminando i dati, i commissari sportivi hanno concluso che non ci sono state violazioni delle norme del regolamento tecnico e dunque le “lattine” possono prendere parte al GP di Germania.
Al via Alonso monta gomme morbide, al pari di tutti i rivali: solo Rosberg monta le Medie ma è arretratissimo. La partenza è emozionante, con Alonso che scatta benissimo mentre alle sue spalle è battaglia per tutto il primo giro tra Schumacher e Vettel, con il pilota della Red Bull che resiste all’assalto dell’ex ferrarista. A proposito di Ferrari nelle retrovie Massa parte bene ma è contatto tra il brasiliano e la Toro Rosso di Daniel Ricciardo, con il ferrarista che perde l’alettone anteriore. Anche Senna e Grosjean si urtano e i tre sono costretti a un rientro anticipato ai box per sostituire gomme e musetto. Al terzo giro un primo colpo di scena: Hamilton fora la gomma posteriore sinistra ed è costretto a tornare lentamente ai box. Davanti Vettel realizza tempi record e attacca Alonso, mentre alle spalle Schumacher precede Hulkenberg, Button, Maldonado, Webber, Raikkonen, Di Resta e Kobayashi tra i primi 10. Massa è 21° a 38” secondi dalla vetta, Hamilton lo segue a oltre 1′, ma per l’inglese ci sono problemi di stabilità. Davanti invece la McLaren gemella di Button va molto bene, col britannico che passa agevolmente la Force India di Hulkenberg. Sergio Perez nel frattempo passa Di Resta, non è un bel momento per la scuderia indiana; il messicano della Sauber invece strappa la nona posizione. La Force India corre ai ripari ed effettua all’11° giro la prima sosta con Di Resta, che monta le Medie; davanti invece Button passa con autorevolezza anche Schumacher ed è terzo. Raikkonen pitta al 12° giro, ma rimane sulle gomme Soft. Al 13° giro tocca a Hulkenberg e Webber mettere le Medie, al pari di Maldonado; anche Rosberg rientra e monta le Soft, dimostrando però di aver sbagliato strategia. Al 15° giro Schumi adotta la stessa mescola del compagno di squadra, ma al rientro in pista viene beffato dal connazionale Hulkenberg e con un sorpasso di forza il tedesco della Mercedes si riprende la quarta posizione virtuale. Nella sua scia si inserisce Raikkonen che a sua volta passa il pilota della Force India.
Al 17° giro Alonso ha 2”2 su Vettel, il giro dopo lo spagnolo effettua la sosta: monta le Medie, il suo tempo è 3”3. La Ferrari torna in pista in terza piazza, ora Vettel è al comando davanti a Button, che al 20° giro si ferma a sua volta, copiando la strategia del Cavallino. Poi è la volta di Vettel: il pit-stop è di 3”2, ma nel rientro in pista il tedesco è alle spalle dell’asturiano e anzi si ritrova sulla strada Kobayashi ed è costretto a passarlo per non perdere ulteriore terreno dal ferrarista. Dietro nel frattempo Raikkonen è scatenato e passa Schumacher, ora è quinto, ma davanti a loro c’è ancora Kobayashi che deve fermarsi. Finalmente il giapponese si ferma e al 24° giro la situazione è Alonso al comando con 2”1 di vantaggio su Vettel, poi Button a 5”6 dalla Ferrari, quindi Raikkonen, Schumacher, Hulkenberg, Perez, Webber, Di Resta e Kobayashi. Rosberg è 12°, Massa 15°, Hamilton 18° davanti a Grosjean. Massa si ferma al 25° giro e monta ancora le Medie, davanti invece Kobayashi passa Di Resta ed è nono. Davanti Vettel spinge ed è a 1”6, Alonso perde circa due decimi a giro: la gara è ancora molto lunga, mancano 40 giri alla fine, ma la Red Bull pare avere un miglior passo con le Medie. Al 30° giro Vettel è solo a sette decimi e anche Button è alle loro spalle, a 3”5; Alonso sta tirando, le sue gomme iniziano a fumare in frenata segno della sua fatica a tenere dietro la Red Bull, ma il vantaggio della Rossa risale a 1”1. Hulkenberg, passato da Perez e da Webber, decide di cambiare strategia e monta le Soft, prima che un Kobayashi scatenato passi a sua volta l’australiano della Red Bull. A metà gara Hamilton viene doppiato, ma incredibilmente l’inglese dopo essersi fatto passare dal duo di testa non solo non perde contatto, ma risupera Vettel, che ha gesti di stizza nei confronti della McLaren. Hamilton così avvantaggia in modo pazzesco Alonso e allo stesso tempo consente l’aggancio di Button a Vettel: Alonso ora ha 2”2 di vantaggio sul tedesco, Button è a 2”1 dalla Red Bull. Schumi 5° pitta e monta ancora le Medium; la Ferrari in testa è seguita dalla doppiata McLaren di Hamilton che copre le spalle alla Rossa. Ma il ritmo del britannico è superiore e vuole sdoppiarsi: allo spagnolo invece è determinante avere una vettura tra sé e Vettel.
Al 39° giro anche Raikkonen si ferma e monta le Medie, via radio ad Alonso Andrea Stella, il suo ingegnere di pista, chiede di dare tutto in vista del pit-stop previsto per il 42° giro: ma Button anticipa la sosta montando le Medie, così come Webber. Al giro dopo è sosta doppia: Alonso e Vettel si fermano contemporaneamente, ma mentre lo spagnolo mantiene la testa, Vettel viene beffato da Button che in uscita di pitlane lo passa in accelerazione ed è secondo. Ad aiutare l’inglese anche lo straordinario tempo del pit-stop, 2”4, realizzato dai suoi meccanici. Il tedesco reagisce furiosamente cercando di passare a destra e a sinistra la McLaren, ma è inutile e nel tirare in pista Vettel rischia anche di uscire di strada arrivando lungo alla Curva 1. La gara è bellissima, i colpi di scena si susseguono: Button è comunque negli scarichi di Alonso, è a 0”8 mentre Vettel è a 1”5. A venti giri dalla fine la situazione vede Alonso al comando con 0”7 di vantaggio su Button, Vettel a 2”5, poi Raikkonen, Schumacher, Kobayashi, Perez, Hulkenberg, Rosberg e Webber. Massa è 12°, Hamilton 15°. Proprio il brasiliano effettua la sua ultima sosta e monta le Soft, mentre Alonso rimane sulle Medium e guadagna un decimo sull’inglese. Schumacher si ferma per la sua terza sosta e monta le Soft, al rientro in pista è settimo. Vettel invece guida al limite andando oltre i cordoli, il tedesco sembra poco lucido nella guida e infatti perde decimi e ora è a 3”6 da Alonso. Ma anche il ferrarista guida in modo estremo: lo spagnolo si rivolge via radio a Stella spiegando che perde due decimi nel settore centrale, chiedendo quale mappa motore utilizzare. Al 58° giro c’è il ritiro per Hamilton, mentre era 16°, davanti invece Alonso e Button sono impegnati nei doppiaggi. Il divario a 7 giri dalla fine è di 1”2, mentre Vettel è a 2”6 da Alonso, avvantaggiandosi della bagarre dei doppiati. La Ferrari spinge, guadagna due decimi sulla McLaren, mentre ora è Button a doversi guardare le spalle: A tre giri dalla fine Alonso ha 1”9, mentre Vettel è a 0”8 dall’inglese. Al 65° giro il margine è di 2”4, mentre è battaglia tra i due inseguitori: Vettel attacca Button al tornantino e andando oltre il cordolo passa l’inglese, che si lamenta per una presunta manovra irregolare del tedesco. Alonso è salvo, la vittoria è sua: una magnifica vittoria, mai veramente messa in discussione. Ora lo spagnolo comanda la classifica a quota 154, poi Mark Webber a 120 e Vettel a 118. Nel campionato Costruttori la Red Bull è a quota 238, la Ferrari a 177 e la McLaren a 157. L’appuntamento con la F1 è settimana prossima, con GP di Ungheria a Budapest.
Lorena Bianchi
Ecco i risultati del GP di Germania:
Pos Pilota Team Tempo 1. Alonso Ferrari 1h31:05.862 2. Vettel Red Bull-Renault + 3.732 3. Button McLaren-Mercedes + 6.949 4. Raikkonen Lotus-Renault + 16.409 5. Kobayashi Sauber-Ferrari + 21.925 6. Perez Sauber-Ferrari + 27.896 7. Schumacher Mercedes + 28.960 8. Webber Red Bull-Renault + 46.900 9. Hulkenberg Force India-Mercedes + 48.100 10. Rosberg Mercedes + 48.800 11. Di Resta Force India-Mercedes + 59.200 12. Ricciardo Toro Rosso-Ferrari + 1:11.400 13. Massa Ferrari + 1:16.800 14. Vergne Toro Rosso-Ferrari + 1:16.900 15. Maldonado Williams-Renault + 1 giro 16. Petrov Caterham-Renault + 1 giro 17. Senna Williams-Renault + 1 giro 18. Grosjean Lotus-Renault + 1 giro 19. Kovalainen Caterham-Renault + 2 giri 20. Pic Marussia-Cosworth + 2 giri 21. De la Rosa HRT-Cosworth + 3 giri 22. Glock Marussia-Cosworth + 3 giri 23. Karthikeyan HRT-Cosworth + 3 giri Giro più veloce: Schumacher, 1:18.275 Ritirati: Driver Team Al giro Hamilton McLaren-Mercedes 58
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