Formula 1 | Ultimatum della FIA ai circuiti con troppi track limits

Il presidente Ben Sulayem: "O si cambia o correremo da altre parti"

Formula 1 | Ultimatum della FIA ai circuiti con troppi track limits

Dopo il Gran Premio del Qatar tiene banco la situazione track limits. A Losail, così come in Austria ci sono state troppe segnalazioni in merito ai limiti della pista, che hanno falsato i risultati dalle qualifiche alla gara di diversi piloti. Troppe infrazioni nel corso del weekend, e questo non va bene praticamente a nessun appassionato di Formula 1, ed è sceso in campo anche il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem. Il numero uno della Federazione infatti ha lanciato una sorta di ultimatum a quelle piste che abusano dei track limits, questo perché non si vogliono fare dei lavori specifici come introdurre ghiaia o erba all’esterno dei cordoli per non cozzare magari con le esigenze di altre categorie, vedi la MotoGP. Il capo della FIA però non vuole più tollerare fine settimana come quello appena concluso, e lancia quindi un ultimatum a quei circuiti che necessitano di lavori importanti per evitare scempi del genere. Purtroppo, prepariamoci a qualcosa di simile anche a Austin nel prossimo fine settimana di gare.

“Abbiamo avuto questo problema soprattutto in Austria e Qatar – ha detto Ben Sulayem ai media dopo Losail. Devo complimentarmi con gli steward per aver notato tutte queste violazioni, ma non è certamente questa la soluzione: deve essere la pista stessa a migliorare, e so che alcuni fanno resistenza in tal senso, ma non se la situazione rimarrà così, allora si correrà da altre parti, è semplice. I track limits sono un problema, dobbiamo trovare un modo per evitare queste situazioni, e una delle soluzioni è quella di rendere la pista scivolosa in uscita dalle curve, perché nessuno può fermare i piloti, possono farlo solo loro stessi”.

“Si può lavorare sulle altezze dei cordoli, ma così facendo danneggiamo le vetture? O la possibilità di mettere la ghiaia, lì bisogna stare attenti però, perché quanto è profonda? Non vogliamo che qualcuno resti bloccato. Adesso però non dobbiamo farci delle domande, bisogna agire e ascoltare principalmente i piloti e le loro sensazioni. Si deve lavorare già per il prossimo anno, non possiamo permetterci weekend con track limits in continuazione. Quando sei pilota cerchi sempre di cogliere l’occasione, è la loro natura, vuoi essere più veloce e andare anche oltre il limite. Non vogliamo restrizioni, vogliamo che si convincano che se vanno oltre, perderanno tempo, ma saranno consapevoli delle loro manovre”.

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