Formula 1 | Hulkenberg: “I tre anni di stop mi hanno aiutato tantissimo”

"Adesso vedo tanti aspetti sotto punti di vista differenti", ha detto il tedesco della Haas

Formula 1 | Hulkenberg: “I tre anni di stop mi hanno aiutato tantissimo”

Manca poco al ritorno in pista da pilota titolare di Nico Hulkenberg. Il tedesco ha lasciato il Circus nel 2019 dopo il mancato rinnovo con la Renault, e ha partecipato a una manciata di Gran Premi con Racing Point e Aston Martin in sostituzione dei piloti titolari affetti dal Covid-19, in particolare Perez, Stroll e Vettel. La Haas lo ha chiamato per prendere il posto di Mick Schumacher nel 2023 e formare così una coppia di esperienza con Kevin Magnussen. L’ex Force India ha parlato di quanto sia accaduto dopo l’addio, momentaneo a questo punto, e come sia cambiata la sua vita privata, ma anche professionale, perché ha visto il suo lavoro sotto altri punti di vista.

“Posso parlare solo della mia situazione – ha detto Hulk ad Autosport. Il 2019 è stato un anno particolare, volevo che il tempo passasse in fretta, e poi una volta lontano dalla Formula 1 ho sviluppato una comprensione diversa e nuove prospettive su come vada questo mondo. Rifletti su tutto: la pausa invernale ad esempio, pensi che tre mesi siano tanti, ma non è così, perché sei ancora connesso, lavori sempre, e questo tempo trascorso lontano dalla routine Formula 1 mi ha aiutato tantissimo. Mi sono sposato, sono diventato padre, dico, è successo di tutto nella mia vita, e non credo che questo possa influenzarmi sotto l’aspetto professionale”.

“Sono stato terzo pilota, sì, ma è un ruolo totalmente diverso: se non sei in macchina e non devi correre giorno dopo giorno è una sensazione molto diversa. Sei più rilassato, ma è inutile adesso soffermarsi sul passato, perché impari da tutte queste situazioni, provi a correggere il futuro e provi a fare le cose giuste. Ho visto la Formula 1 da una prospettiva diversa, ci sono delle cose che sicuramente cambierò, parlo sempre di aspetti lavorativi, non voglio entrare nei dettagli delle questioni personali. Ho perso delle opportunità in passato, mancava un piccolo step per andare in un top team, è un dato di fatto, ma penso che la Haas mi abbia voluto per un motivo, e credono che sia ancora capace di fare bene”.

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