F1 | Montoya: “In Ferrari nessuno si sente sicuro del proprio lavoro”

Il 2023 ha portato in dote alla Ferrari l’ennesima rivoluzione della propria storia recente al vertice della Gestione Sportiva, con l’addio di Mattia Binotto che è stato seguito all’arrivo di Frederic Vasseur. Sulla situazione di difficoltà e di instabilità che regna a Maranello da diverso tempo in quel di Maranello ne ha discusso Juan Pablo Montoya. L’ex pilota colombiano, che in Formula 1 ha guidato per Williams e McLaren negli anni 2000, ha sottolineato come nella scuderia del Cavallino a vigere sia l’insicurezza che porta tutti i membri della squadra a non riuscire a lavorare in maniera tranquilla.

“Una delle cose difficili della Ferrari è che nessuno si sente sicuro del proprio lavoro – ha dichiarato Montoya, intervistato dalla sezione olandese di Motorsport.com – Sembra che tutti stiano aspettando che tu faccia qualcosa di sbagliato per farti licenziare. Almeno questa è l’impressione che ho da esterno. Se guardi Toto Wolff, sai che non andrà da nessuna parte. Se guardi Christian Horner e Helmut Marko, sai che rimarranno dove sono. Ma quando si tratta del team principal della Ferrari, la domanda è quanto durerà quella persona”.

Montoya, continuando a parlare della situazione della Ferrari, ha aggiunto: “In realtà pensavo che avrebbero messo Jean Todt come team principal. Quella sarebbe stata la mia scelta. Non so se avrebbe accettato, ma almeno in passato ha dimostrato di funzionare. E tutti hanno così tanto rispetto per lui che non lo fregheranno. Inoltre è qualcuno che non ha necessariamente bisogno di quel lavoro. E se non hai necessariamente bisogno di un lavoro, e non ti interessa davvero se lo perdi, allora penso che tu abbia più attributi per prendere le decisioni giuste”.

In vista della nuova stagione il colombiano ha detto:  “Tuttavia spero che la Ferrari faccia bene. L’anno scorso è stata una sorpresa avere una macchina così forte all’inizio, ma poi non l’hanno sfruttata al meglio. Ad un certo punto hanno detto: ‘Oh, ma possiamo ancora vincere le prossime dieci gare’. Ma poi non ne hanno vinta neanche una”.