Formula 1 | Aston Martin spiega le difficoltà del prossimo GP di Cina

Squadre e piloti non gareggiano a Shanghai da ben cinque anni

Formula 1 | Aston Martin spiega le difficoltà del prossimo GP di Cina

Formula 1 GP Cina Aston Martin – In attesa delle prime libere a Shanghai per il prossimo Gran Premio di Cina, quinto appuntamento del mondiale 2024 di Formula 1, Tom McCullough – Performance Director di Aston Martin – ha cercato di raccontare le difficoltà tecniche che squadre e piloti affronteranno nel prossimo fine settimana, evidenziando come il poco tempo a disposizione prima di Sprint, qualifiche e gare costringerà gli ingegneri ad affidarsi soprattutto sulle sensazioni, aspetto che ovviamente alzerà e non di poco il margine d’errore, soprattutto sul piano del bilanciamento.

Aston Martin, tante domande per il ritorno a Shanghai

“L’impianto e la pista sono abbastanza impressionate. E’ un circuito tecnico e atipico, anche divertente da affrontare dal punto di vista ingegneristico. Ci sono molte curve du media-lunga durata e anche in sequenza che impongono un compromesso dal punto di vista aerodinamico. E’ un banco di prova importante per la vettura visto che offre dei riscontri sia nella media percorrenza che nelle curve a bassa velocità. La pista, in teoria, limita parecchio l’anteriore e la gomma sinistra può ritrovarsi nella condizione di soffrire nelle curve a lunga percorrenza, come ad esempio la prima. Ci aspettiamo un’evoluzione abbastanza marcata, dettata anche dal fatto che il manto d’asfalto non è stato molto utilizzato negli ultimi anni. Si sono tenute poche gare qui in Cina”.

Prima volta in Cina con le nuove vetture ad effetto suolo

Le nuove vetture, ricordiamo, affronteranno per la prima volta lo Shanghai International Circuit, aspetto che ovviamente creerà dei punti di domanda in vista del fine settimana: “Le vetture ad effetto suolo gareggeranno per la prima volta a Shanghai e come squadra non abbiamo molti riscontri su cui basarci. Faremo affidamento sulla strumentazione e sulle simulazioni per avere un minimo di assetto base. Quello che possiamo fare è affidarci ai riscontri che abbiamo ottenuto su circuiti simili, caratterizzati da curve a media lunghezza, oltre che a velocità, mixati a settori in cui la trazione è molto importanti. Ad ogni modo sarà importante massimizzare il tempo di attività in pista nelle prime libere di venerdì mattina”.

Le difficoltà di un fine settimana Sprint così ricco di incognite

Non è mancata infine una valutazione sul format Sprint che quest’anno debutterà proprio in Cina, complicando ulteriormente il lavoro non solo dei tecnici, ma anche dei piloti, i quali dovranno fin da subito avere le idee chiare in termini di bilanciamento e set-up: “I week-end Sprint rappresentano una sfida unica perchè bisogna imparare il più possibile dall’auto in poco tempo. Le qualifiche arriveranno abbastanza rapidamente e non puoi permetterti il benché minimo margine d’errore. Quest’anno i regolamenti sono cambiati e la Shoot-Out si terrà il venerdì pomeriggio subito dopo le libere. La modifica più importante, però, riguarda il parco chiuso, visto che da quest’anno potremo intervenire sull’auto poco prima delle qualifiche del sabato pomeriggio. In definitiva nelle sessioni Sprint ci affideremo alle sensazioni, mentre per le sessioni ufficiali di sabato pomeriggio e domenica avremo la possibilità di affinare il nostro pacchetto per ottenere il possibile in termini di performance”.

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