F1 | Pirelli, Mario Isola analizza la gara: “La mescola Soft sorprendente per la sua consistenza”

"La scelta più dura rispetto al 2018 ha consentito ai piloti di spingere al massimo", ha aggiunto

F1 | Pirelli, Mario Isola analizza la gara: “La mescola Soft sorprendente per la sua consistenza”

Lewis Hamilton ha vinto il Gran Premio di Russia dopo essere partito dalla seconda posizione, grazie a una strategia Medium-Soft durante la Virtual Safety Car. Stessa strategia per il compagno di squadra Valtteri Bottas, a completare la doppietta Mercedes. Ci sono state diverse tattiche nei 53 giri del Gran Premio, condizionato da due Safety Car: una al primo giro e l’altra dopo metà gara.

“Le strategie si sono rivelate determinanti in questa gara – ha detto Mario Isola, responsabile Pirelli per F1 e Car Racing. I diversi approcci di Mercedes e Ferrari hanno portato a un finale entusiasmante, con Leclerc che ha spinto al massimo per cercare di recuperare il divario da Bottas e Hamilton. La scelta di Mercedes di partire con le Medium ha permesso loro una maggiore flessibilità, ma oggi gli pneumatici Soft hanno sorpreso per la loro consistenza, lavorando al meglio con temperature più elevate rispetto ai giorni scorsi. I due periodi di Safety Car si sono rivelati la vera chiave di questo Gran Premio, minimizzando i livelli di usura e degrado nelle fasi cruciali e offrendo la possibilità di fermarsi per il pit stop. La scelta più dura di uno step rispetto al 2018 ha consentito ai piloti di spingere al massimo in ogni stint, anziché costringerli a una gestione del passo gara”.

Mercedes è stato l’unico team nella top 10 a partire su pneumatici C3 Medium, a differenza delle due Ferrari, al via su C4 Soft. Hamilton e Bottas hanno effettuato un primo stint più lungo rispetto alle Rosse, fermandosi per l’unico pit stop durante la Virtual Safety Car e passando agli pneumatici Soft. Dopo il pit stop delle due Mercedes, Leclerc si è trovato subito dietro: a quel punto, Ferrari (ma forse Leclerc stesso) ha deciso di cambiare la strategia e optare per una seconda sosta, tornando alle Soft al trentesimo giro. Alexander Albon è stato il pilota ad aver recuperato più posizioni rispetto agli altri, chiudendo quinto con una sosta (Medium-Soft), dopo essere partito dalla pit lane. Quasi tutti i piloti sono partiti su Soft e Medium: unico su C2 Hard nella prima parte di gara è stato Daniil Kvyat, al via dalla diciannovesima posizione. Quattro piloti su quindici classificati si sono fermati due volte, nonostante la strategia teoricamente più veloce fosse quella a una sosta. Tra questi anche Leclerc. I due periodi di Safety Car hanno condizionato pesantemente la tattica di gara.

Comportamento pneumatici.

HARD C2 – Usata solo da tre piloti, nonostante fosse una delle mescole più utili per il secondo stint, considerate le ottime prestazioni di Medium e Soft.

MEDIUM C3 – Una mescola chiave nella strategia Mercedes. Con bassi livelli di degrado, i piloti al via su C3 Medium hanno potuto allungare il primo stint, lasciando aperta ogni strategia possibile.

SOFT C4 – Max Verstappen ha sfruttato al meglio la Soft C4 nella prima parte di gara, con un primo stint da 28 giri che gli ha permesso di recuperare posizioni. Scelta da Hamilton per firmare il giro veloce in gara.

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