F1 | Ferrari, Carlos Sainz: “A volte bisogna prendere dei rischi”
"La posizione di partenza non è decisiva a Baku, cercheremo di attaccare" ha aggiunto lo spagnolo, che partirà dalla quarta posizione
Ci ha creduto Carlos Sainz: l’ha vista li, vicina, reale, ma poi qualcosa non ha funzionato. Il tempismo, come si dice, è una brutta bestia, e Sainz aveva bisogno di qualcosa che lo risollevasse dal fondo in cui sembrava essere caduto negli ultimi weekend di gara: troppi ritiri, troppe scampagnate nella ghiaia, troppi errori che minano la concentrazione di un pilota che resta inevitabilmente un passo indietro rispetto agli altri tre che corrono e si sfidano a suon di podi e giri veloci. Carlos ci ha provato, a Baku, qui dove nonostante le bandiere gialle e il traffico lo spagnolo sembrava essere a suo agio: segna un tempo incredibile all’inizio del Q3 e si prende la pole position provvisoria. Poi, all’ultimo tentativo, lo spagnolo si prende dei rischi, sfiora i muri, ma la SF-75 scivola, e cosi Carlos alza il piede, scivolando ancora in quarta posizione. Davanti a lui, domani, ancora loro: Charles Leclerc in pole, Sergio Perez e accanto a Sainz ci sarà Max Verstappen.
“È stata una giornata piuttosto positiva nonostante il risultato finale. Mi sono sentito meglio in macchina e avevo buone sensazioni anche quando spingevo al limite. Abbiamo progredito bene attraverso le sessioni e mi sono ritrovato ad essere il più veloce prima dell’ultimo tentativo. Davanti eravamo tutti molto vicini e sapevo che bisognava prendere un po’ più di rischio nell’assalto al tempo conclusivo. A volte va bene, a volte, come oggi, perdi la possibilità di fare un risultato migliore – ha spiegato lo spagnolo – a differenza di altri circuiti la posizione di partenza non è decisiva a Baku e domani può succedere di tutto. Cercheremo di andare all’attacco e guadagnare posizioni durante la corsa così da portare a casa un bel risultato visto che la squadra ci ha messo a disposizione ancora una volta un’ottima macchina. Congratulazioni a tutto il team e a Charles”.
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