F1 | AphaTauri, Franz Tost: “Ci aspettavamo di essere più competitivi”
Il team principal ammette: "Dobbiamo recuperare, ci aspettavamo di essere in miglior forma"
Ancora problemi in casa AlphaTauri durante il weekend di Jeddah: prima la vettura di Pierre Gasly, spinta a mano dal pilota stesso nella pit-lane durante le FP3 a causa di un problema non esattamente precisato; poi Yuki Tsunoda, che non riesce a segnare un tempo in qualifica a causa di un sospetto problema di natura idraulica. I guai per il giapponese continuano anche nella giornata di domenica: la squadra lo richiama ai box durante i giri di preparazione e così la sua AT03 non riesce nemmeno a schierarsi in griglia. Continueranno a Faenza le indagini sulla monoposto, che ha avuto un problema con la pressione dell’olio. Resta solo Pierre Gasly, quindi, a difendere in pista l’onore della seconda scuderia motorizzata Honda, conquistando infine l’ottava posizione. Di certo, tutti questi problemi sulla sorella minore della Red Bull potrebbero destare non poche preoccupazioni.
“Congratulazioni a Oracle Red Bull Racing e a Max Verstappen per questa fantastica vittoria. È stata una gara davvero divertente con una gran battaglia tra Max e Charles. Vorrei anche congratularmi con gli organizzatori di questo Gran Premio, c’era una bella atmosfera e penso che i fan abbiano apprezzato la gara: non vedo l’ora di tornare qui” ha detto per prima cosa il team principal Franz Tost.
“Per noi è stata una gara difficile, è sempre deludente quando una vettura non è in grado di schierarsi sulla griglia di partenza. Abbiamo avuto un problema con la pressione dell’olio sulla macchina di Yuki, quindi ci siamo dovuti fermare. Adesso dobbiamo indagare sulle cause – continua Tost – con Pierre siamo partiti dalla nona posizione e nel primo stint di gara abbiamo faticato, non siamo riusciti a prendere il ritmo, così le McLaren sono riuscite a superarci. Siamo stati anche un po’ sfortunati perché lo abbiamo chiamato ai box per montare le Hard proprio quando Latifi è andato a sbattere ed è stata esposta la bandiera gialla, così abbiamo perso alcune posizioni. Pierre ha poi recuperato molto bene e alla fine ha potuto lottare, tagliando il traguardo in P8. Questo è il massimo che potevamo ottenere oggi. Dal punto di vista del ritmo dobbiamo recuperare, perché attualmente non siamo competitivi come ci aspettavamo d’essere. Adesso non vediamo l’ora di tornare in Australia, da dove non corriamo da due anni”.
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