F1 | Alpine: il motore è rivoluzionario ma serve pazienza

"Lo stiamo ancora capendo, ma siamo competitivi", ha affermato il CEO Laurent Rossi

F1 | Alpine: il motore è rivoluzionario ma serve pazienza

Il 2022 dovrebbe essere un anno importante per l’Alpine. Il team francese nato dalla Renault ha lavorato tanto, specialmente nel lato motore per offrire ad Alonso e Ocon una vettura, la A522 molto più competitiva rispetto alla macchina dell’anno scorso, e il cambio regolamentare può certamente aiutare. Proprio la power unit però è il grande punto interrogativo della squadra transalpina: per molti addetti ai lavori era inaffidabile ancor prima di scendere in pista nei test di Barcellona, e in effetti qualche problema c’è stato, anche perché è stato rivoluzionato rispetto a quello della scorsa stagione. Alonso non sembra troppo entusiasta, ma dai piani alti si chiede tempo e pazienza.

“A Barcellona non abbiamo utilizzato il DRS – ha detto Laurent Rossi, amministratore delegato dell’Alpine a F1 TV. In più non siamo andati oltre le C2, e la potenza del motore non è stata sfruttate. In Bahrain la modalità del motore era ancora giù perché ancora lo dobbiamo capire, essendo nuovo. Sembra buono e stiamo mettendo insieme il tutto. Giovedì è stata una giornata difficile con un problema al radiatore, perdendo due ore, ma siamo tornati in pista e al passo coi tempi degli altri. Non direi che siamo incredibilmente veloci, credo che nessuno abbia fatto vedere il reale potenziale delle vetture, ma siamo competitivi, e questo è buono”.

“Per prima cosa dobbiamo essere sicuri che questa power unit faccia quello che ci aspettiamo – ha proseguito Rossi. Dobbiamo mappare le aree operative del turbo e del nuovo compressore, essendo separati, quindi è una concezione, una geometria tutta diversa e che stiamo imparando giro dopo giro. Lo stesso vale per l’erogazione dell’energia. E’ tutto completamente diverso: certo, è pur sempre un motore a combustione, ovviamente, ma ne abbiamo cambiato la filosofia. E’ radicalmente diverso, non un’evoluzione ma rivoluzione. Un nuovo propulsore che è in grado di darci un miglior compromesso prestazionale tra le fabbriche di Viry ed Enstone, e quindi giustificare il potenziale vantaggio competitivo di avere dei motori fatti in casa”.

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