F1 | AlphaTauri, Gasly e Kvyat pronti per la seconda tripletta di gare consecutive

I due piloti raccontano le loro sensazioni prima di Silverstone e Barcellona

F1 | AlphaTauri, Gasly e Kvyat pronti per la seconda tripletta di gare consecutive

Un’anteprima tutta particolare per l’AlphaTauri, che in vista delle due gare di Silverstone e la successiva di Barcellona, nella seconda tripletta della stagione, ha deciso di raccogliere le dichiarazioni e Gasly e Kvyat in un unico momento, così da raccontare le loro sensazioni prima dell’ennesimo tour de force al quale dovremo abituarci per il resto di questa stagione strampalata, ma che ci ha riservato uno dei calendari più belli di sempre.

“Dopo le prime tre gare, penso che possiamo affermare che la nostra è una buona macchina – ha detto Gasly. Sappiamo che ci sono delle cose da migliorare, soprattutto sotto il profilo aerodinamico, dove possiamo tirare fuori altre prestazioni. L’auto non presenta grosse lacune in aree precise, dobbiamo solo migliorare due o tre cose per renderla maggiormente bilanciata. La cosa più importante è trovare un po’ più di carico aerodinamico. Per quanto riguarda le nostre performance, dobbiamo considerare che nel gruppo centrale diversi team hanno fatto un grande passo avanti rispetto l’anno scorso, in particolare Racing Point e McLaren e questo ha creato un gap più grande tra noi e loro. Anche la Williams ha chiaramente fatto enormi progressi e adesso è parte della lotta, così come lo è la Renault. Adesso tocca a noi avvicinarci a quelli davanti, sperando di sorpassarli. La scorsa settimana sono stato a Milton Keynes per una giornata di lavoro al simulatore. È stato un po’ diverso dal solito perché, per via delle restrizioni sui viaggi, i miei ingegneri non potevano essere lì con me e abbiamo tenuto i briefing in videoconferenza, con persone collegate da Faenza e Bicester. Non è esattamente la stessa cosa, ma ci si abitua”.

“Adesso avremo davanti a noi un altro triple-header. Avendo già corso tre gare di fila, potrebbe subentrare un po’ di stanchezza. Ad essere onesti, non ho girato così tanto in Ungheria, quindi non ho nulla di cui lamentarmi al riguardo. Ma per il resto del team, meccanici e ingegneri, è una questione diversa: il ritmo è molto serrato e lavorare con le restrizioni amplifica le difficoltà. Non è semplice per loro affrontare tre gare di fila ed è impegnativo per tutti nel paddock. Silverstone è una delle migliori piste della stagione. Ha tante curve veloci come le Maggots e le Becketts, una delle sezioni più belle di tutto l’anno e che rendono tutto particolarmente elettrizzante. Con le attuali monoposto questa è diventata una pista in cui la potenza del motore è ancora più importante rispetto a prima, poiché la prima curva e altre pieghe come la Copse e la Maggots si affrontano in pieno, quindi effettivamente è come avere meno curve. La velocità sul dritto è più importante, ma comunque resta una pista molto divertente. Per la seconda gara di Silverstone avremo tutti a disposizione pneumatici più morbidi, quindi dovremo ripensare ad alcuni aspetti fondamentali per affrontare il secondo weekend. Su una pista in cui gli pneumatici sono molto sollecitati nelle curve ad alta velocità, avremo delle conseguenze sulla qualifica e sulla distanza di gara, anche in termini di sovrasterzo e sottosterzo. La gestione delle gomme sarà dunque un fattore cruciale. Poi andremo in Spagna, dove abbiamo già girato quest’anno. Anche se è passato un bel po’ di tempo, avremo a disposizione i dati dei test invernali e sarà interessante vedere come si sono evolute le vetture. Le condizioni saranno molto diverse da febbraio, perché faceva molto freddo e ora, al contrario, farà caldissimo perché saremo lì proprio a metà agosto. Questo renderà la gestione delle gomme più complicata rispetto alla consueta gara di inizio maggio, specialmente se teniamo conto che questa non è mai stata una pista semplice sotto questo aspetto”.

“È fantastico che la Formula 1 sia riuscita a ripartire e mi ha reso felice poter tornare a correre in Austria e Ungheria – ha dichiarato Kvyat. Con sole tre gare alle spalle, credo sia ancora un po’ difficile identificare i punti di forza e debolezza della nostra vettura. Stiamo ancora lavorando con i miei ingegneri per trovare una solida base da cui partire per ogni weekend di gara. In generale, ero soddisfatto del ritmo gara, ma nelle qualifiche di Budapest non ero pienamente felice del comportamento della macchina. Pensiamo però di sapere il perché e a Silverstone proveremo qualcosa di diverso per migliorare. Tutto sommato sono contento per come sono andate le domeniche, ma se potessimo partire attorno alla decima posizione sulla griglia, avremmo vita più facile e potremmo puntare a gare più solide. Vedremo se riusciremo a tirare fuori qualcosa in più dal giro singolo. La lotta nel gruppo centrale sembra essere molto più serrata rispetto allo scorso anno. La Racing Point, ad esempio, ha fatto un grande passo avanti, così come la McLaren: queste due squadre ci renderanno la vita difficile. Dopo l’Ungheria sono riuscito a fare una sessione al simulatore ed è stato molto utile sia per me che per il team. Ne abbiamo dovuto fare a meno per troppo tempo. I miei ingegneri erano collegati con me in videochiamata. All’inizio sembrava una cosa strana, ma siamo riusciti a lavorare bene”.

“Adesso avremo un altro triple-header e avendo appena terminato altre tre gare di fila, direi che è andata bene, anche se è stato piuttosto impegnativo. Con tante gare devi gestire le tue energie per essere sempre in forma. Certo, è decisamente più dura per i meccanici, ma la cosa positiva è che con tutte queste gare in Europa, non ci sono lunghi viaggi e non si soffre il jet lag. Adesso avremo due gare a Silverstone. È una pista molto interessante e può dare vita a delle belle corse, anche grazie ai suoi lunghi rettilinei. Mi piacere correre lì e spero di poter trovare immediatamente un buon assetto di base, che sarà la chiave per puntare a un buon fine settimana. Per mischiare un po’ le carte in tavola, per il secondo weekend a Silverstone avremo delle mescole più morbide. Cercheremo di capire il loro comportamento il più rapidamente possibile, durante le prove libere, così da poterle gestire al meglio. Poi andremo a Barcellona per la sesta gara della stagione. Sarebbe stata la sesta anche nel calendario originale, ma adesso si disputerà a metà agosto con molto più caldo rispetto ai test invernali o a maggio, il periodo in cui si tiene generalmente la corsa. Sarà divertente e interessante affrontarla in condizioni diverse”.

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