Pagelle GP Russia: Bottas micidiale, Vettel generoso, Raikkonen c’è!
Fine settimana da dimenticare per Hamilton, Perez ancora protagonista con la Force India...
Poco spettacolare, ma tiratissimo. Il GP di Russia (voto 7) s’è corso tutto d’un fiato sul semi cittadino di Sochi, una sfida al centesimo settore dopo settore tra Mercedes e Ferrari, con la vittoria di Bottas e due Ferrari sul podio.
Valtteri Bottas 10 Il GP lo vince in partenza, con uno spunto che sorprende le Ferrari. Su un circuito che lo esalta, imprime alla corsa un ritmo indiavolato, costruendo nel primo stint un piccolo ma fondamentale vantaggio, che saprà poi gestire con grande maestria e freddezza. Nella “sua” Sochi trova il passo gara che mancava in Bahrein, ribellandosi alla prematura investitura di seconda guida. Valtteri sperde Hamilton e rivendica un ruolo da protagonista. Primo acuto in carriera. FLASH
Sebastian Vettel 9 Ha il merito di riportare la Ferrari in pole dopo un anno e sette mesi. Lo scatto al semaforo è non è malaccio, il problema è quel rettilineo troppo lungo com la Mercedes che ne ha di più. E così alla prima curva Seb perde la prima posizione e molto probabilmente la gara. Ci mette un po’ a carburare e tenere il passo di Bottas, poi dimostra di essere il pilota più veloce in pista, gestendo tra l’altro alla perfezione le gomme. Sochi però è una monorotaia dove non si passa. Generosa e furiosa la rimonta, anche se vana. Gli restano la consapevolezza della enorme competitività della Rossa e i sei punti guadagnati su Hamilton. LEADER
Kimi Raikkonen 8 Bollito a chi? Sfiora la pole – persa di nulla – e corre una gara concreta. La partenza non è delle migliori, ma è bravo a resistere all’attacco di Hamilton in curva due. Corre un GP relativamente tranquillo, dimostrando un buon passo. Mantiene il ritmo eccellente del compagno di squadra solo a tratti, ma è abbastanza veloce da rifilare ben venticinque secondi a Hamilton e controllare agevolmente un podio che è tutto fieno da mettere in cascina. Fine settimana senza sbavature. CONCENTRATO
Lewis Hamilton 5,5 La fotografia del suo fine settimana sono quelle prove libere passate a litigare con la monoposto. Guida nervosa, imprecisa, errori e sbavature gli uni dietro gli altri, fino alla qualifica, dove becca mezzo secondo da Bottas. Lewis in tre giorni non è mai riuscito a trovare il giusto feeling con questo circuito. Fuoriclasse tendente a preoccupanti blackout, gare in cui sembra preda dei peggiori incubi, fino ad arrivare a prendersela con il team, non accettando che il compagno lo batta. Un film già visto tante volte con Rosberg. Si accoda fin dalla partenza ai primi tre senza entusiasmo e senza brillare, chiudendo mestamente quarto. STORDITO
Max Verstappen 6,5 Primo degli altri, lui che doveva essere l’assoluto protagonista della nuova F1, costretto a limitare i danni accontentandosi dei piazzamenti. Un buon quinto posto, impreziosito da una partenza cattiva, delle sue. Non gli resta che sperare nella famosa capacità di sviluppo di casa Red Bull… EFFICACE
Sergio Perez 7,5 Nono in griglia, grande sesto al traguardo. Ringrazia la squadra per l’ottima strategia, ma è la Force India che dovrebbe dire grazie a lui, per la costanza di risultati. Checo è ormai una garanzia, il quattordicesimo arrivo consecutivo in zona punti è l’emblema della maturità di un pilota velocissimo. Che merita un top team. CERTEZZA
Esteban Ocon 7,5 Dopo tre decimi posti di seguito arriva un ben più nobile settimo posto. E per il talentino francese sono quattro piazzamenti consecutivi in zona punti. Segue come un’ombra il ben più esperto teammate Perez, non sfigurando nel confronto diretto. Dimostra una grandissima consistenza, considerato anche l’anagrafe che recita anni ventuno. SORPRENDENTE
Nico Hulkenberg 7 Ottavo in qualifica e in gara, con uno stint lunghissimo con le ultrasoft. Continua a tenere in piedi la baracca da solo, riuscendo a correre in posizioni comunque di rilievo con una Renault molto acerba e non certo irresistibile. VALORE AGGIUNTO
Felipe Massa 6,5 Buona qualifica, dove si piazza in terza fila, e gara positiva, compromessa da una foratura che lo costringe ad una seconda sosta e al nono posto finale. Avrebbe potuto chiudere sesto, più o meno la posizione che spetta in teoria all’attuale Williams, quarta forza in solitaria. Nelle fasi finali di gara, non essendo impegnato in alcuna lotta, poteva dare strada a Bottas e Vettel nello stesso momento. Invece si erge involontariamente ad arbitro di una sfida che non lo riguarda. INTEMPESTIVO
Carlos Sainz 6,5 Scatta dalla quattordicesima piazza a causa della penalità di tre posizioni. Buono lo spunto e ottima la strategia, non gli resta che gestire con relativa tranquillità un decimo posto che muove comunque la classifica. DILIGENTE
Lance Stroll 5 Undicesimo in griglia e al traguardo. Il problema non è questo, né tantomeno i distacchi siderali beccati da Massa, quanto il senso di precarietà e insicurezza che la sua guida trasmette, basti pensare alle tante, troppe, correzioni di sterzo. Nel primo giro è autore di un testacoda nel tratto misto. Il suo è un lento apprendistato, ma per correre in questa categoria bisognerebbe (in teoria) già essere piloti fatti e finiti. Probabilmente il ragazzo si farà, finora però il suo esordio sembra prematuro. IMPACCIATO
Daniil Kvyat 5 Torpedo Dani lascia un po’ a desiderare nel GP di casa. Non riesce ad aggrapparsi al trenino della zona punti, ha la meglio su Magnussen, ma chiude dietro a Stroll. Se la prende con la scuderia, rea di averlo chiamato troppo presto ai box, ma in generale non tiene il passo di Sainz. DELUDENTE
Kevin Magnussen 5 In quella giungla che è la lotta tra le squadre di centro gruppo il danese perde ogni possibilità di lottare almeno per un punticino quando viene penalizzato di cinque secondi per aver superato due volte il limite della pista. Non gli rimane che accodarsi al gruppo. INCOLORE
Stoffel Vandoorne 4,5 Vero che la McLaren è un disastro, e più che vedere il traguardo in quattordicesima posizione probabilmente non può fare. Ma da un giovane di belle speranze ci si aspetterebbe più verve soprattutto in qualifica, invece anche a Sochi non riesce a tenere il passo di Alonso. SPENTO
Marcus Ericsson 5,5 Più lento di due decimi in qualifica rispetto al compagno di squadra, in gara riesce a vedere la bandiera a scacchi doppiato solo di un giro, sebbene per poco. Più efficace sulla distanza rispetto a Wehrlein, ma la Sauber è destinata ad essere il fanalino di coda del mondiale. ORDINATO
Pascal Wehrlein 4,5 Soffre per tutto il GP con le gomme, non riuscendo a sfruttarle appieno. Ultimo, staccato di molto anche da Ericsson, la sua gara è un mezzo calvario. SI TRASCINA
Daniel Ricciardo 6 Buon quinto in griglia, in gara è costretto a fermarsi dopo cinque giri con i freni letteralmente in fiamme. Come Verstappen anche lui spera nel pacchetto evolutivo di Barcellona per tornare protagonista di un mondiale che per ora lo vede relegato al ruolo di comprimario. INSODDISFATTO
Fernando Alonso 6 L’esperienza in McLaren starà sicuramente contribuendo a migliorargli il karma. Il ritiro nel giro di ricognizione per l’ennesima rottura del propulsore Honda poteva essere la goccia che faceva traboccare il vaso. Lui invece torna serafico ai box, va avanti ai microfoni e spiega che più di salire in auto e dare il massimo proprio non può fare. ATARASSICO
Romain Grosjean 4 Fine settimana da dimenticare per il simpatico francese. Afflitto da problemi di affidabilità ai freni, manca il giro buono in Q1 per la solita bandiera gialla che gli tarpa le ali. La sua gara dura giusto di tempo di afferrarsi con Palmer, in un tentativo di sorpasso fin troppo ottimistico. AVVENTATO
Jolyon Palmer 4 Al di là dell’incidente di gara con Grosjean, che lo vede poco colpevole, visto che stava facendo la sua traiettoria, il vero problema è che vede Hulkenberg soltanto con il binocolo. Stessa squadra, ma due categorie diverse. PREOCCUPANTE
Antonino Rendina
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