Massa: Domenica maledetta domenica

Massa: Domenica maledetta domenica

Dopo il Giappone sono tornato in Brasile. So che è lunga la strada da e per l’Estremo Oriente ma il jet lag non è mai stato un problema per me quindi ho preferito tornare a casa e passare un po’ di tempo con la mia famiglia, non facendomi mancare anche un po’ di allenamento.

Aspettavo con ansia il ritorno in pista a Suzuka, dove mancavo dal 2006, perché è un tracciato che mi è sempre piaciuto molto. L’anno scorso avevo dovuto saltare la gara a causa dell’infortunio di Budapest e, quindi, avevo proprio voglia di correre questa gara. Potete immaginare la delusione che ho provato alla fine di una domenica in cui tutto ciò che poteva andare storto è andato storto.

E’ vero che, sin dall’inizio, le Red Bull erano sembrate praticamente imbattibili ma ritrovarmi in griglia a così tante file di distanza da loro è stato molto frustrante. In qualifica, molto è dipeso dal traffico. Quando ho messo le morbide in Q2, prima ho trovato Button che usciva dai box e poi ho perso ancora più tempo alla Spoon dove mi sono ritrovato dietro Kubica: sono sicuro che avrei trovato in quei due punti quei decimini che mi sono mancati per passare in Q3. Naturalmente quando si parte dalla sesta fila c’è sempre la possibilità di finire coinvolto in qualche casino alla partenza, il che è esattamente quello che è accaduto. E’ stata quindi una domenica davvero brutta per me.

Anche se sono in un momento particolarmente difficile della stagione, con dei risultati negativi nelle ultime due gare, so di poter contare sempre sul supporto della squadra, che mi ha sempre sostenuto, soprattutto nei momenti difficili. Mi ha fatto molto piacere leggere quello che ha detto il Presidente Montezemolo dopo il Gran Premio del Giappone. Sapere che ha fiducia in me significa molto e lo apprezzo tantissimo: lui ha una grande conoscenza dello sport e sa che possono capitare dei momenti particolari qualche volta. Il fatto di poter contare su di lui è molto importante. Ho sempre un grande desiderio di fare bene, per me e per la mia squadra, ed è così sin da quando corro in Formula 1: bisogna pensare in maniera positiva. E poi la squadra è coinvolta in una lotta molto dura per la conquista di due obiettivi – anche se la situazione nel campionato Costruttori si è fatta molto complicata. C’è bisogno dell’impegno di tutti al 110% per riuscirci ed è quello che faremo in queste ultime settimane della stagione.

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