Gran Premio d’Australia 2015, Melbourne: Anteprima e Orari del Weekend

Primo Appuntamento del Mondiale

Gran Premio d’Australia 2015, Melbourne: Anteprima e Orari del Weekend

Orari

Venerdì 13 Marzo

Libere 1: 2:30-4:00 (Sky Sport F1 HD)

Libere 2: 6:00-8:00 (Sky Sport F1 HD)

Sabato 14 Marzo

Libere 3: 4:00- 5:00 (Sky Sport F1 HD)

Qualifiche: 7:00 (Sky Sport F1 HD)

Domenica 15 Marzo

Gara: 6:00  ̶  58giri  ̶  305,574km (Sky Sport F1 HD)

* tutti gli orari indicati si riferiscono all’Italia: tra Italia e Australia ci sono 10 ore di differenza.

Diretta:  SKY Sport F1 HD (differita integrale del gran premio su canali Rai: per maggiori informazioni giovedì sera pubblicheremo l’anteprima flash con orari aggiornati)

Test Invernali

“Per quanto criptici i test invernali siano diventati in questi ultimi anni, non è stato difficile scorgere nelle ultime sessioni il continuo dominio della Mercedes su tutte le altre scuderie. A quanto dichiarato dagli addetti ai lavori – per quanto vadano sempre prese con le pinze certe dichiarazioni – la Mercedes continua a dominare su RedBull, Williams e Ferrari. A proposito di Ferrari, si è ripetuto il solito tram tram degli scorsi anni: una Ferrari stupefacente nei primi test ed entusiasmo al top, per poi scemare pian piano fino ad avere tantissime incertezze all’alba del primo Gp. Sarà la solita storia o forse questo potrebbe essere l’anno buono? È stato incredibile anche quanto in fretta si sono già viste delle novità tecniche: musetti nuovi, ali nuove, e chissà quante altre “diavolerie” si nascondono tra le forme sinuose delle vetture. Ad ogni modo la grande saga del momento è quella che ormai potremmo ribattezzare de “Ritorno al Futuro” e della figura di M della scuderia di Woking dopo lo stranissimo incidente di Fernando Alonso. Riassumo: incidente violento ma non peggio di molti visti nelle scorse stagioni (Webber Valencia 2010 per esempio), Fernando viene soccorso e trovato in stato di schok, al momento parla italiano e pensa di guidare ancora i Kart/ la Ferrari(?). La McLaren incolpa una “mistica” folata di vento del fattaccio, ma Fernando rimane in ospedale per una settimana e, incredibile dictu, su consiglio dei medici decide di saltare il Gp d’Australia! Ora, che la Honda fosse in crisi si era visto fin dai primi test, ma tanto da mettere a rischio la vita del miglior pilota della scuderia inglese a causa di una scossa elettrica (questa rimane l’unica e più plausibile spiegazione al tutto)… Di certo sapremo di più man mano che ci avvicineremo a Melbourne. Nel frattempo auguro a tutti i lettori una buona gara, speriamo, ricca di emozioni. Dopo l’Australia potremo con più certezza parlare di chi ha dominato e di chi ha deluso.” M.B.

Pronostico

“Che si dia il via alle danze, ladies and gentlemen. Ricomincia il campionato di Formula Uno non senza dubbi ancor prima che le vetture siano scese effettivamente in pista per il weekend di gara. Anzitutto il caso Alonso sta facendo ancora molto discutere: cosa è veramente successo al pilota asturiano? Sembra che la verità non voglia venire fuori, o perlomeno quella predicata da McLaren ci è parsa poco credibile. Sta di fatto che qua in Australia perderemo uno dei protagonisti della massima serie e ci dispiace molto, confidando nel fatto che Fernando si sarà completamente ristabilito per il GP di Malesia. Guardando invece alla possibile griglia d’arrivo, la macchina da battere è ancora la Mercedes, che durante i test invernali ha lavorato molto sull’affidabilità, sua unica pecca la scorsa stagione. Dietro la sfida pare farsi interessante, poiché Ferrari, Red Bull e Williams parrebbero allo stesso livello. Non molto è stato mostrato durante i test da poco conclusi ma tutte e tre le scuderie pare appiano lavorato dove occorreva di più ed in particolare le vetture di Sir Frank saranno da tenere d’occhio, poiché potrebbero sfidare le due Mercedes come già occorso l’anno scorso. Una postilla riguardante la Ferrari: pare che saranno mandate a Melbourne due unità motoristiche differenti da quelle usate nei test, con qualche cavallo in meno ma un’affidabilità maggiore, nell’attesa che i problemi alle altre vengano risolti con sicurezza. Anche la Lotus è una novità con il propulsore Mercedes, ma dai test Grosjean e Maldonado pare abbiano avuto riscontri positivi e che quest’anno puntino alla ribalta dopo una stagione da dimenticare. Cosa aspettarci invece da Sauber e Toro Rosso? La casa svizzera pare aver cambiato completamente assetto, dai piloti alla livrea e durante i test ha girato con continuità e con pochi problemi, lo stesso per la scuderia di Faenza, quindi vedremo dove i giovani piloti (3 dei quali esordienti) sapranno portare le rispettive monoposto. Abbiamo poi la Force India, scesa in pista con la nuova vettura solamente negli ultimi test di Barcellona: pochi chilometri per Nico e Sérgio a bordo della VJM08, staremo a vedere. Abbiamo infine la Manor – Marussia, della quale poco o niente possiamo dire non conoscendo al momento neanche i piloti che guideranno le monoposto.” A.V.

Circuito

Nome: Albert Park Circuit.

Luogo: Albert Park, Melbourne, Victoria, Australia.

Costruzione: Il tracciato era già attivo negli anni ‘50, ma successivamente non venne utilizzato a causa delle numerose proteste ambientaliste. Il circuito è costruito unendo le strade perimetrali del lago dell’Albert Park, le quali sono normalmente aperte alla circolazione: si tratta per così dire di un circuito definito semi cittadino. Nel 1996 vennero riviste alcune delle curve originali con lo scopo di diminuire la velocità. Ciò nonostante è rimasto un circuito molto veloce per essere l’unione di strade normalmente aperte alla circolazione. Sempre nel 1996 vennero costruiti dei nuovi box in vista dell’approdo nello stesso anno del campionato di Formula 1 che si trasferì da Adelaide a Melbourne.

Distanza a giro: 5,303km.

Numero di curve: 16, 10 verso destra e 6 verso sinistra.

Senso di marcia: orario.

3 Migliori Parti: curva 1: miglior punto per sorpassare dopo avere attivato per tutto il rettilineo principale l’ala DRS. La staccata di questa curva, secondo i dati della Brembo è al terzo posto tra le frenate che sottopongono i piloti alla maggiore decelerazione, con ben 6,10 G. Si tratta di una decisa curva a destra da affrontare a 145km/h in terza marcia dopo avere scalato dalla settima, seguita da una lunga piega verso sinistra in completa accelerazione. È spesso teatro di guai al via ed escursioni sull’erba anche da parte dei migliori piloti in quanto è molto facile commettere anche un minimo errore che condiziona la linea di percorrenza e lascia poco scampo a chi va anche solo un po’ lungo in staccata. Curva 3: piega molto lenta e stretta verso destra, da percorrere a poco meno di 100km/h in seconda marcia: è un’altra staccata tremenda buona per sorpassare, sempre dopo una zona DRS. Si piazza anch’essa infatti tra le frenate che sviluppano la maggiore forza decelerante, rispettivamente al quarto posto dietro la curva 1, con i suoi 6,07 G. Si può sia terminare la manovra che contrattaccare al sorpasso appena subito, pneumatici permettendo. Curve 11 e 12: un sinistra destra da affrontare in piena accelerazione, specialmente la 12. Dopo avere scalato dalla settima alla sesta ed essere passati da 290 a 220km/h ci si immette in questa sequenza per uscirne a 240.  Qui non c’è spazio per i sorpassi, ma si vede chi fa la differenza, in piede e guida.

Stress Meccanico: il carico aerodinamico medio alto comporta un alto degrado degli pneumatici, con un alto rischio di graining per gli pneumatici anteriori, specialmente per l’anteriore sinistro, il più sollecitato. Vi è anche un alto consumo dei freni, che vengono utilizzati per il 15% del giro, in quindici diversi punti, in cui le staccate sfiorano i 5G di decelerazione. La decelerazione media sviluppata ogni curva è di 4,4 G mentre le frenate più impegnative sono quelle delle curve 1, 3, 13. Rispettivamente il pilota spinge sul pedale del freno con 148, 143 e 161 kg. Durante tutto il Gp una singola macchina produce una energia frenante di 265 kWh, infatti questo tracciato è considerato di categoria Hard per l’impianto frenante. La pista si gomma progressivamente durante il weekend, aumentando così le forze in gioco in frenata, specialmente durante la gara.

Scelta Gomme: PZERO SOFT YELLOW e PZERO MEDIUM WHITE.

Zona DRS: Rettilineo principale (tra curva 16 e curva 1 con detection point prima della curva 14). Rettilineo tra la curva 2 e la curva 3 (con stesso detection point).

Edizioni Precedenti

Ultime 3 Edizioni:

Edizione 2012: per la prima volta trovano a contendersi il titolo 6 campioni del mondo, dopo il rientro in scena di Räikkönen a bordo della Lotus. In qualifica è doppietta McLaren con Hamilton a precedere Button, seguiti da Grosjean (Lotus – Renault) e Michael Schumacher (Mercedes), attardati gli altri piloti di punta, tra cui Räikkönen che non supera la soglia del 107% ed Alonso che non entra in Q3. Al via della gara Button sorpassa Hamilton alla prima curva, dietro si ritirano Grosjean per un contatto con Maldonado e Schumacher per un problema al cambio. Nel frattempo Alonso recupera posizioni su posizioni, quando al 38° giro subentra la SC per permette la rimozione della Caterham di Petrov dal rettilineo. Alla ripartenza abbiamo Button inseguito da Vettel, Hamilton, Webber, Alonso, posizioni che rimarranno invariate fino al termine della gara.

Edizione 2013: GP che attualmente detiene l’età media piloti più bassa con 27 anni, 2 mesi e 20 giorni. Esce di scena la HRT ed i team ridiventano undici. Al termine della Q3 il più veloce è stato Sebastian Vettel (RBR-Renault), seguito a 4 decimi dal compagno di squadra Webber, in seconda fila Hamilton (Mercedes) e Felipe Massa (Ferrari). Al via non è presente Hülkenberg (Sauber – Ferrari) per un problema di alimentazione della monoposto. Vettel parte bene, dietro di lui si insidiano Massa, Hamilton ed Alonso; brutta partenza di Webber che retrocede in settima posizione. Dopo pochi giri cominciano i primi pit-stop, molti piloti del gruppo di testa decidono di montare gomme supersoft. Räikkönen si ritrova così in prima posizione grazie ad una strategia di due soste, mantenendo il comando ed andando così a vincere il Gran Premio dopo il pit-stop di Adrian Sutil al 46° passaggio, precedente battistrada. Ventesima vittoria in Formula Uno per il finlandese, dietro di lui giungono Fernando Alonso e Sebastian Vettel.

Edizione 2014: subentra il nuovo regolamento, che prevede motori turbo V6 accoppiati ad un’unità elettrica (ERS). Venerdì: nella Q1 è subito Fernando Alonso (Ferrari) ad imporsi, mentre nel pomeriggio le due Mercedes di Hamilton e Rosberg monopolizzano l’attenzione. Anche il sabato mattina è Rosberg ad ottenere il miglior tempo davanti a Button (McLaren – Mercedes) ed Alonso. Qualifiche: esce a sorpresa nelle Q2 Sebastian Vettel, il campione in carica della Red Bull. Bene fa invece il neo compagno di squadra Daniel Ricciardo, che al termine delle Q3 ottiene il secondo posto dietro ad Hamilton (32a pole personale) e davanti a Rosberg. Gara: la partenza deve essere ripetuta in quanto la Marussia di Jules Bianchi rimane ferma in griglia. Al secondo start la Caterham di Kobayashi ha un problema al brake-by-wire ed alla prima curva tampona la Williams di Massa, costringendo entrambi al ritiro. In testa intanto si è portato Nico Rosberg, terzo Hamilton che pochi giri dopo è però costretto al ritiro per un problema al propulsore, lo stesso per Vettel. Al settimo passaggio Bottas (Williams) tenta il sorpasso su Alonso finendo però con l’urtare leggermente il muretto: sul tracciato si cospargono diversi detriti, pertanto entra in scena la safety car, dando il via alla prima fase di soste ai box. Le prime tre posizioni rimangono invariate anche dopo il secondo cambio gomme, con Rosberg davanti a Ricciardo e Kevin Magnussen mentre dietro recuperano Button, ora quarto, e Bottas, che dalla sedicesima posizione riesce ad arrivare quinto. Dopo 57 giri Rosberg vince la prima gara del 2014, la quarta personale, davanti appunto a Ricciardo, Magnussen, Button, Alonso, Bottas, Hülkenberg, Rӓikkӧnen, Vergne, Kvyat e Pérez. Tuttavia il pilota australiano della Red Bull sarà squalificato per irregolarità tecnica sulla sua vettura, perdendo il podio ed i punti guadagnati.

Migliore Edizione Per Gli Autori:

Edizione 1993: gara ricordata per l’ultima vittoria in carriera di Ayrton Senna. “The Magic” resta al team di Woking ma perde la motorizzazione Honda, dovendosi così affidare ai meno prestanti Cosworth, non all’altezza dei Renault montati dalla Williams. Il brasiliano interrompe in qualifica lo strapotere del duo Prost – Hill conquistando la pole position. la domenica si deve ripetere la procedura di partenza per ben 3 volte, rimanendo ferme la vettura di Katayama prima, di Irvine dopo. Al 19° passaggio si ritira Schumacher per cedimento del propulsore Ford, al 27° Häkkinen a causa del mal posizionamento di una ruota. Nel frattempo Senna, saldamente al comando, deve lottare con il propulsore che tende a spegnersi sotto i 7000 giri, ma alla fine riuscirà a tenere dietro Prost ed Hill, conquistando il suo quinto GP stagionale e finendo secondo nella classifica piloti. Come nella migliore delle storie, sul podio i due ex compagni di squadra e protagonisti di memorabili battaglie si stringono la mano l’un l’altro, dopo che Prost ebbe vinto il suo quarto mondiale ed annunciato il ritiro definitivo.

Migliore Edizione Per I Lettori:

Edizione 2002: dominio incontrastato Ferrari con la coppia Barrichello – Schumacher in qualifica, nonostante la vettura sia quella dell’anno precedente con piccole modifiche, in attesa del nuovo modello. A semafori spenti le vetture partono bene, soprattutto Ralf Schumacher, che però in fase di staccata vede la traiettoria chiusa da Barrichello alla prima curva; il risultato è un tamponamento alla monoposto del brasiliano, comportando così il ritiro delle vetture dopo uno spettacolare e spaventoso volo della Williams. Per evitare il contatto Schumacher e Räikkönen girano larghi, perdendo posizioni, dietro invece si innesca un secondo incidente che vede coinvolte diverse vetture, di cui il solo Sato riuscirà a ripartire. Entrata in pista la SC, Schumacher si trova quarto dopo Coulthard, Trulli e Montoya. Ripartita la gara senza ulteriori complicazioni il tedesco non ebbe problemi a riportarsi in testa alla corsa, mentre Coulthard fu costretto al ritiro al 33° passaggio per problemi al cambio. Da dietro anche Räikkönen comincia la sua rimonta ma non riesce a sopravanzare Montoya, giungendo così terzo a fine gara. Solo otto vetture giunsero al traguardo delle 20 partenti, tra cui le due Minardi di Webber e Yoong e la Toyota di Salo, debuttante nel campionato.

Pronostici di F1GrandPrix.it

RECORD

Giro prova: 1:23.529 – S Vettel – Red Bull Renault – 2011
Giro gara: 1:24.125 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Distanza: 1h24:15.757 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Vittorie pilota: 4 – M Schumacher
Vittorie team: 10 – McLaren
Pole pilota: 6 – A Senna
Pole team: 9 – McLaren
Migliori giri pilota: 5 – M Schumacher
Migliori giri team: 8 – Ferrari
Podi pilota: 6 – M Schumacher
Podi team: 24 – McLaren

Albo d’oro

  1. 1985 K Rosberg – Williams Honda
  2. 1986 A Prost – McLaren TAG
  3. 1987 G Berger – Ferrari
  4. 1988 A Prost – McLaren Honda
  5. 1989 T Boutsen – Williams Renault
  6. 1990 N Piquet – Benetton Ford
  7. 1991 A Senna – McLaren Honda
  8. 1992 G Berger – McLaren Honda
  9. 1993 A Senna – McLaren Ford
  10. 1994 N Mansell – Williams Renault
  11. 1995 D Hill – Williams Renault
  12. 1996 D Hill – Williams Renault
  13. 1997 D Coulthard – McLaren Mercedes
  14. 1998 M Hakkinen – McLaren Mercedes
  15. 1999 E Irvine – Ferrari
  16. 2000 M Schumacher – Ferrari
  17. 2001 M Schumacher – Ferrari
  18. 2002 M Schumacher – Ferrari
  19. 2003 D Coulthard – McLaren Mercedes
  20. 2004 M Schumacher – Ferrari
  21. 2005 G Fisichella – Renault
  22. 2006 F Alonso – Renault
  23. 2007 K Raikkonen – Ferrari
  24. 2008 L Hamilton – McLaren Mercedes
  25. 2009 J Button – Brawn Mercedes
  26. 2010 J Button – McLaren Mercedes
  27. 2011 S Vettel – Red Bull Renault
  28. 2012 J Button – McLaren Mercedes
  29. 2013 K Raikkonen – Lotus Renault
  30. 2014 N Rosberg – Mercedes

Andrea Villa, Matteo Bramati.

Fonti: Brembo, Pirelli.

 

 

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