Ferrari, Vettel: “Binotto ok, il team è composto dalle persone giuste”

Sul GP di Germania: "Mercedes favorite, mi piacerebbe conquistare il podio davanti alla mia gente"

Ferrari, Vettel: “Binotto ok, il team è composto dalle persone giuste”

È un Sebastian Vettel a 360° quello che si è presentato in sala stampa ad Hockenheim per la tradizionale conferenza stampa del giovedì che apre il week-end di gara. Tra passato, presente e futuro, sono stati diversi i punti a cui il tedesco ha risposto, iniziando dall’addio di James Allison. Con la direzione tecnica della Ferrari affidata a Mattia Binotto, responsabile già del settore motori a Maranello.

Non c’è molto da aggiungere al comunicato stampa emesso ieri. Mattia ha grande esperienza, conosce la squadra  come le sue tasche. Ovviamente sarà diverso, però sono sicuro che non cambierà più di tanto. Noi stiamo già lavorando per la macchina dell’anno prossimo, quindi non credo che cambierà parecchio, c’è ancora molto da imparare in questa stagione. Credo che sarebbe sbagliato accantonare la stagione in corso, anche se dal prossimo anno ci sarà un approccio diverso, visto il cambiato di regole. Ma abbiamo un nutrito gruppo di persone in fabbrica che sta lavorando al nuovo progetto”.

In squadra abbiamo le giuste persone. Si è parlato molto sulla stampa delle aspettative del nostro presidente. Innanzitutto la cosa positiva è vedere il suo coinvolgimento all’interno del team, ci spinge con tanta convinzione. Spesso è a Maranello, trascorrere parecchio tempo con noi. La direzione che abbiamo intrapreso è quella giusta, non credo che non ci sia esperienza all’interno della squadra. Anche Maurizio (Arrivabene, ndr) è in F1 da parecchio tempo e sta facendo un ottimo lavoro”.

Sull’idolo Michael Schumacher, che ad Hockenheim ha vinto in quattro occasioni (nessun altro ha vinto quanto lui), Seb ha dichiarato: “Credo che sia stato il primo campione del mondo tedesco e la prima persona che ha reso popolare la F1 in Germania. Prima di Michael non avevamo un eroe locale, c’erano tanti piloti tedeschi ma soltanto uno è stato vincente come lui e capace di vincere tante gare e attirare grande attenzione”.

Sul momento attuale della F1: “La negatività sulla stampa ha influito sul pensiero della gente. Si sono perse un pò  emozioni, le macchine ad esempio sono meno rumorose, più silenziose. Anche se in realtà le monoposto sono più veloci rispetto al passato. Un altro motivo riguarda anche i prezzi troppo alti dei biglietti”.

Capitolo Mercedes: “Sono soddisfatto della monoposto che guido, ma credo che ci manchi qualcosa per mettere in difficoltà le Mercedes sul tempo per giro su questa pista come questa ci mancano tre-quattro decimi fino ad arrivare a sette-otto decimi. Un gap importante che permette loro di vincere con una certa facilità. Sicuramente cercheremo di fare del nostro meglio e questo aumenterà le nostre chance di mettere una certa pressione. Poi possono succedere tante cose e l’abbiamo visto in passato. Ma dobbiamo continuare a gareggiare, altrimenti sarebbe stato inutile venire qui. Questa pista dovrebbe essere più adatta a noi rispetto all’Hungaroring. Cercheremo di reggere il passo della Mercedes, sarebbe molto bello per me salire sul podio in casa”.

Sul dispositivo Halo, il sistema di protezione per il capo dei piloti che dovrebbe debuttare ufficialmente in F1 dal prossimo anno, ha esternato il proprio pensiero: “Vero che esteticamente non è il massimo, ma non credo ci sia nulla che possa giustificare la morte. Abbiamo visto tutti gli incidenti che si sono verificati in pista e stiamo sempre cercando di migliorare”.

Piero Ladisa

 

 

 

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