F1 | Vettel recuperato e più sfrontatezza verso la FIA: la Ferrari dà segni di vita?

Dopo un inizio di stagione difficile chissà che il Cavallino non possa lentamente risalire la china...

F1 | Vettel recuperato e più sfrontatezza verso la FIA: la Ferrari dà segni di vita?

Zero vittorie in sette gare. No, una vittoria in sette gare e che vittoria. Ma si, pensiamo alla bandiera a scacchi di Montreal e non alla tanto discussa penalità. Fatto sta che la Ferrari, dopo un inizio di stagione alquanto complicato, pian piano sta dando piccoli ma incoraggianti segnali di miglioramento, di coesione, di unità di intenti.

Per prima cosa va osservato come, a dispetto anche dei più scettici in materia, la Rossa abbia recuperato o ritrovato Sebastian Vettel. Al netto della competitività della monoposto il tedesco sta tenendo un rendimento costante massimizzando il potenziale della monoposto. Nonostante poi, lo stesso Seb, non nasconda di non aver ancora pieno feeling con la sua SF90 Leana. 

Un quattro volte campione del mondo – che non ha nessuna intenzione di mollare e ritirarsi – è un’arma in più sulla quale costruire ipotetiche ma non improbabili vittorie future.  Seb doveva essere asfaltato dall’astro nascente Leclerc. Sta invece opponendo concretezza, freddezza, velocità e senso pratico al talento a sprazzi e alle fiammate del giovane e impetuoso monegasco. Entrambi sono un bel mix di esperienza ed entusiasmo, accomunati come sono dalla velocità pura. La sta spuntando Vettel, e questa nel complesso può essere vista come una buona notizia, perché è fisiologicamente normale che il capitano di tante battaglie faccia valere i suoi gradi.

Ma la Ferrari impresentabile per rendimento, prestazione, inserimento in curva e carico è la stessa Ferrari che ha vinto in Canada (o almeno ci è andata vicino) ed ha finalmente capito l’origine dei propri problemi, iniziando a lavorare per risolverli. Manca carico, lo troveremo, ma almeno non si naviga più al buio, c’è un bel faro di sviluppi che può indicare la rotta giusta.

Eppoi è una Rossa che finalmente sembra avere più carattere, anche nella scelta di ricorrere con lo strumento della revisione per prove sopravvenute (raccolte dagli uomini di Maranello) contro la penalità comminata a Vettel in Canada. Una scelta coraggiosa e di rottura nei confronti di una Federazione fin troppo ossequiata. Non è tanto il risultato processuale che conta, quanto il gesto. Per una volta la Rossa lotta politicamente per qualcosa che ritiene giusto, senza adeguarsi allo status quo. E di battaglie politiche una scuderia così dovrebbe farne tante altre, per far rispettare alcuni principi e prerogative delle corse (test in pista, sviluppi, libertà sul motore) che le appartengono per Dna.

Rispetto alla Ferrari allo sbando dei primi  GP, quella vista da Montecarlo in poi appare come una squadra che ha recuperato smalto e piglio, fluida, e non immobile nelle proprie incertezze. La Ferrari è per certi versi resiliente, sa adeguarsi alle difficoltà, vediamo se saprà anche uscirne. Il mondiale è andato, ma c’è un futuro tutto da scrivere. Ancora una volta. Prima o poi sarà la volta buona. Intanto la prima guida va di nuovo forte e la squadra sembra fottersene un po’ di più del politically correct, sbattendo i pugni sul tavolo di una FIA mai così avversa. Sono piccoli segnali, ma indicativi di una vitalità che latitava da un po’.

Antonino Rendina


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