F1 | Toto Wolff: “Russell ha bisogno di commettere errori per crescere”
"In Bahrain ha confermato ciò che pensavamo di lui", ha aggiunto
Il mondo della Formula 1 continua a interrogarsi sul mancato rinnovo di Lewis Hamilton, che ad oggi continua ad essere ufficialmente disoccupato. In molti credono che, ragionevolmente il britannico rinnoverà al ribasso con la Mercedes per puntare all’ottavo titolo mondiale, ma non è poi così scontato, visto che non si è mai arrivati a una situazione del genere. Il nome di George Russell continua a girare dalle parti di Brackley, anche sui giornali inglesi, per non parlare dei book di scommesse, che lo danno favorito dopo Hamilton, Bottas e Verstappen per la vittoria del titolo, al pari di Leclerc. Non vorrà dire niente, certamente, ma è comunque un qualcosa da considerare visto il ritardo della firma sul contratto.
Toto Wolff, CEO della Mercedes ha parlato proprio di Russell ad Autosport, dicendo come il giovane inglese abbia bisogno di sbagliare per diventare il migliore di tutti, un po’ gli stessi discorsi fatti per Leclerc due anni fa una volta ufficializzato il suo arrivo in Ferrari.
“Vincere i campionati di Formula 1 vuol dire fare il minor numero possibile di errori – ha detto Toto. Bisogna solo coltivare l’esperienza necessaria. Mercedes si aspetta questo tipo di prestazioni dai suoi piloti, ed è per questo che bisogna dare tempo ai giovani. Per quanto esuberanti possano essere percepiti dopo la prestazione di George in Bahrain, allo stesso tempo saranno criticati quando commetteranno degli errori sotto pressione e in un top team. Per questo motivo sono importanti le esperienze tipo Imola, sono quelle che formano il pilota”.
“Abbiamo creduto in George perché non ci sono tanti piloti che hanno vinto campionati minori da esordienti, soprattutto GP3 e Formula 2. Per noi, sostituire lui con Hamilton è stata una possibilità per confermare quello che pensavamo di lui, peccato che sia arrivata con Lewis fuori per Covid. Avrei voluto che succedesse in modo diverso, ma ci ha dato tanti spunti. E’ stato anche un vantaggio per lui e per la Williams, perché ha appreso tante cose che potrà sfruttare nella sua squadra”.
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