F1 | T-Tray, Zak Brown: “Sarebbe una violazione molto grave da parte della Red Bull”
"Il solo fatto che sia possibile per loro cambiare assetto in parco chiuso solleva delle domande", ha aggiunto
Convocato nella conferenza stampa dei team principal, il CEO della McLaren Zak Brown non ha potuto schivare le domande dei colleghi giornalisti presenti a Austin in merito al caso T-Tray che ha coinvolto la Red Bull. Il manager americano crede ovviamente che la squadra di Milton Keynes andrebbe sanzionata nel caso in cui avesse usato questo device in regime di parco chiuso, commettendo una violazione pesantissima sul regolamento sportivo della Formula 1. La situazione è tutta in divenire, e sarà interessante capire come la FIA agirà in tal senso.
“Riuscire a correre con un’auto più bassa offre un vantaggio competitivo, rendendola più veloce – ha detto Zak Brown. La FIA ha fatto un ottimo lavoro nell’identificare un elemento sospetto in un singolo team, che, da quanto si è visto, sembra essere l’unico ad avere la possibilità di regolare l’altezza dell’auto dall’interno dell’abitacolo. Non so se l’abbiano effettivamente fatto, ma il solo fatto che sia possibile solleva delle domande. I regolamenti sono chiari: modificare un’auto senza permesso è una violazione sostanziale. La FIA ha deciso di intervenire, ma resta da chiarire perché sia necessario sigillare qualcosa che, in teoria, non dovrebbe essere accessibile in condizioni di Parc Fermé o post-Parc Fermé”.
McLaren, le ali posteriori di Baku hanno superato i test
“Le nostre ali posteriori, per esempio, hanno superato ogni singolo test senza problemi, come quelle di altri team che hanno apportato piccole modifiche. Non vedo quindi un problema in quel senso. Se il dispositivo è stato usato impropriamente, allora c’è sicuramente un vantaggio in termini di prestazioni. Altrimenti, non c’è alcun beneficio. Credo che sia questo l’aspetto che vogliamo chiarire meglio. È importante capire se ci sia stato o meno un uso scorretto, perché potrebbe influenzare il corso delle gare”.
“Personalmente, non sono la persona più tecnica nel nostro team, ma ho fiducia che la FIA risolverà la cosa. Da quanto ho capito, il team in questione dovrà modificare la propria vettura per le prossime gare, anche se non so esattamente quando. La FIA ha il compito di occuparsi di queste situazioni e sono certo che lo farà con trasparenza. Se si tratta di una violazione delle regole del Parc Fermé, deve esserci una conseguenza. Abbiamo visto situazioni simili in altri sport e sappiamo che accadono. Sta alla FIA, come nostro regolatore, garantire una soluzione giusta per tutte le squadre”.
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